Ufficio Stampa Galleria Civica Trento
Scoli Acosta
Ei Arakawa
Riccardo Balli
Michele Bazzana
Sedzia Glowny
Søren Dahlgaard
Eva e Franco Mattes
Kiki Blood
My Barbarian
Matteo Rubbi
Alessandro Sciarroni
Meir Tati
Jimmie Durham
Giacinto Di Pietrantonio
Rune Gade
An-Marie Lambrechts
David Weinstein
Barbara Boninsegna
Fabio Cavallucci
Terza edizione. Scelti fra piu' di 170 candidati provenienti da tutto il mondo, i 12 finalisti si esibiranno dal vivo in queste due serate conclusive. Tra la giuria e' presente l'artista e performer Jimmie Durham, e critici come Giacinto Di Pietrantonio, Rune Gade, Fabio Cavallucci e molti altri. Le scorse edizioni sono state vinte da Cinthia Marcelle (2006) e Nico Vascellari (2005).
Terza edizione. Artisti finalisti
Sono stati selezionati fra più di 170 candidati provenienti da tutto il
mondo, i dodici finalisti del Premio Internazionale della
performance 2007, l’iniziativa organizzata dalla Galleria Civica di
Arte Contemporanea di Trento in collaborazione con centrale
FIES. I prescelti, che si esibiranno dal vivo durante le serate finali del
5 e 6 ottobre, nella suggestiva cornice architettonica della Centrale
di Fies a Dro (Tn) sono: Scoli Acosta (USA), Ei Arakawa
(Giappone), Dj Balli (Italia), Michele Bazzana (Italia), Sedzia
Glowny (Polonia), Søren Dahlgaard (Danimarca), Eva e Franco
Mattes (0100101110101101.org, Italia), Kiki Blood (USA), My
Barbarian (USA), Matteo Rubbi (Italia), Alessandro Sciarroni
(Italia), Meir Tati (Israele).
L’iniziativa è ormai giunta alla sua terza edizione. Le passate
esperienze si sono rivelate degli autentici successi: ottima è stata
infatti la partecipazione da parte degli artisti, altrettanto
soddisfacente la presenza del pubblico, che è accorso a Dro
entrambe le serate per fermarsi fino a notte fonda in attesa del
verdetto finale e parimenti positivo il giudizio della critica
specialistica, che ha dato ampio spazio alla notizia.
Anche i due vincitori degli scorsi anni, l’italiano Nico Vascellari per il
2005 e la brasiliana Cinthia Marcelle per il 2006, sono sembrate
scelte di qualità. Il primo, infatti, ha ricevuto numerosi riconoscimenti
a livello internazionale ed è presente alla Biennale di Venezia in
corso, la seconda parteciperà quest'anno alla Biennale di Lione.
La giuria chiamata a visionare le proposte del 2007 sarà composta,
come sempre, da nomi di assoluto rilevo nel panorama dell’arte
contemporanea italiana e internazionale e verrà presieduta
dall’artista e performer Jimmie Durham.
Nato nel 1940 in Arkansas (USA), Jimmie Durham è poeta, scrittore
e artista visivo. È conosciuto a pubblico e critici per le sue sculture,
performance e installazioni, realizzate in prevalenza con materiali di
recupero. Spesso le sue opere sono attacchi ironici, ma incisivi, alla
base della cultura occidentale, ancora legata ad una struttura
coloniale, e analizzano in modo critico il rapporto tra società e
architettura, intesa come monumentalità. Di origine cherokee,
Jimmie Durham è stato attivista dell’American Indian Movement
durante gli anni Settanta. Tra le principali rassegne internazionali cui
ha partecipato: Documenta, Kassel, Biennale di Venezia, Sidney
Biennial, Withney Biennial.
Gli altri membri della giuria saranno Giacinto Di Pietrantonio
(critico, direttore della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di
Bergamo), Rune Gade (Professore Associato del Dipartimento di
Arti e Studi culturali, Università di Copenhagen), An-Marie
Lambrechts (coordinatore artistico del teatro Toneelhuis di
Anversa), David Weinstein (direttore degli eventi al PS1, New
York), Barbara Boninsegna (direttore artistico di drodesera FIES),
Fabio Cavallucci (direttore artistico della Galleria Civica di Arte
Contemporanea di Trento).
Scoli Acosta (USA, 1973) è narratore, inventore e musicista. La sua
arte subisce influenze differenti, a partire dal movimento Fluxus fino
al punk. Nelle sue installazioni miscela immagini, oggetti e volti.
Nell’ultimo periodo ha lavorato sull’utilizzo delle maschere.
Ei Arakawa (Giappone, 1977), oggi vive e lavora a New York. Le
sue opere più famose sono reinterpretazioni dei dipinti di On Kawara
ed omaggi all’arte del Gruppo Gutai. Di recente ha preso parte a
Performa05, ed esposto al P.S. 1 Contemporary Art Center.
Dj Balli (Italia, 1972) mescola sound art, letteratura di fantascienza e
performance, ironizzando spesso sulle potenzialità della dance
music e creando situazioni ad hoc per progetti specifici.
Michele Bazzana (Italia, 1979) giustappone processi automatici o
meccanizzati alla loro reazione metaforica e spesso paradossale,
mettendo in discussione gli impulsi che guidano i nostri pensieri e i
nostri comportamenti.
Sedzia Glowny (Karol Wiktor&Ola Kubiak, Polonia). Il gruppo
lavora con diversi media tecnologici ed in particolar modo con la
televisione, indagando il rapporto fra comunicazione, pubblico e
creatività e nutrendo le proprie creazioni di una spiccata componente
sociologica.
Søren Dahlgaard (Danimarca, 1973), studia il processo di
produzione artistica attraverso il movimento corporeo, limitato o
potenziato mediante l’utilizzo di travestimenti in materiali deteriorabili
o mediante l’utilizzo di dispositivi meccanici.
Eva e Franco Mattes (0100101110101101.org, Italia) lavorano
nell’ambito del movimento della net art, attraverso l’utilizzo dei nuovi
media. Creano video, fotografie, installazioni, performance e
sculture, usando spesso il web come realtà alternativa.
Kiki Blood (USA, 1972). Inscena ambienti carichi di atmosfera
drammatica, realizzati attraverso l’utilizzo del corpo e di strumenti
come siringhe, coltelli, trapani ma risolti al contempo attraverso
l’ironia ed il fraintendimento.
My Barbarian (Alex Segade, Malik Gaines and Jade Gordon, USA).
Il gruppo lavora interpretando una serie di personaggi di cui cura
costumi, azioni e musiche all’interno di ricostruzioni legate ai contesti
specifici, a metà fra la ricerca e lo stereotipo.
Matteo Rubbi (Italia, 1980) produce oggetti, riprese video o
immagini tecnicamente molto semplici e dall’apparenza quotidiana.
Lo scopo delle sue opere è quello di allargare i margini di ciò che è
visto come comune, immediato, attraverso forme di insistenza,
sospensione ed allusione.
Alessandro Sciarroni (Italia, 1976). Il suo lavoro si articola in
progetti monografici. Tutte le performance realizzate nel 2007 hanno
come riferimento iconografico Madame Bovary di Flaubert. A partire
dalla drammaturgia dell’autore francese l’artista mette in scena il
ritratto di performer contemporanei.
Meir Tati (Israele, 1973) fa riferimento con le sue opere alla società
ed alla realtà israeliana, trasformando in una sorta di “colorata ed
umoristica illusione” le separazioni, i confini, le violenze ed i conflitti
che la caratterizzano.
Il vincitore, proclamato nel corso della serata del 6 ottobre, si
aggiudicherà un premio in denaro della somma di 5.000 euro.
Il Premio Internazionale della Performance – terza edizione – è
organizzato dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea di
Trento in collaborazione con centrale FIES, con il sostegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, della
Regione Trentino - Alto Adige e del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali.
Immagine di Cinthia Marcelle 2006
Ufficio Stampa
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento:
Chiara Veronesi
T +39 0461 986138
ufficiostampa@galleriacivica.it
Serate finali 5 e 6 ottobre 2007
Centrale di Fies - Dro (Tn)
Ingresso libero