The Focus Puller. Il gruppo ha realizzato negli ultimi anni progetti che praticano la citta' e provocano lo spazio. A Ghent la domanda e': dove si nasconde il cinema tra le pieghe del reale? Con un nuovo lavoro.
ZimmerFrei
Almost Cinema ospita una creazione originale che ZimmerFrei ha prodotto per la città di Ghent.
Il gruppo basato in Italia ha realizzato negli ultimi anni progetti che praticano la città e provocano lo spazio. Molti degli ultimi lavori sono possibili visioni della città. Come la serie Panorama (Roma, Bologna, Venezia, Atene), che condensa il tempo di una giornata intera in pochi minuti. Nella stessa piazza vengono fatti coesistere due tempi vitali diversi e paralleli: quello quotidiano della vita cittadina e quello lunare dei performer rallentati.
O come Memoria Esterna, durante il quale ci siamo immersi a testa bassa nell’archivio parziale e imprevedibile delle storie dei cittadini di Milano, filmando i racconti rimasti attaccati alle strade, alle piazze, alle periferie. E gli Shooting test, che sono stadi di avvicinamento al topos cinematografico, ai ''luoghi del cinema''. La Sardegna come indirizzo perfetto per un western, per esempio.
A Ghent la domanda è: dove si nasconde il cinema tra le pieghe del reale?
ZimmerFrei, con Philip Dick, pensa che il reale abbia strati sovrapposti, dimensioni parallele incrostate una sull’altra, binari che puoi percorrere a piedi, in barca, a cavallo facendo lo stesso tratto di strada e non incontrandoti mai.
Il mondo del quotidiano convive con un mondo liquido di proiezioni. La realtà diventa la colonia delle visioni gloriose, seducenti, patetiche, terrifiche, catastrofiche, che il cinema ha depositato sulla sua superficie. Dopo quarantanni di film hollywoodiani dedicati alla catastrofe i vari incidenti “sembrano film”. Realtà e immagine duellano: “chi sarà più immaginabile?
Leonardo Da Vinci pensava che per “vedere” una composizione bisogna guardare a lungo un muro, o le nuvole, o il fuoco. Lasciare che il disegno emerga dallo strato inferiore del possibile, lasciar materializzare il latente.
The focus puller ragiona sulla potenza immaginifica dello sguardo.
Puoi liberare queste dimensioni nascoste -più evanescenti del quotidiano- facendo dei “buchi” nella visione. Si tratta di creare un’antenna. A Ghent abbiamo scoperto alcuni luoghi che contengono già il cinema in potenza: durante la produzione il nostro impegno sarà semplicemente di “creare l’incidente per lasciare il cinema apparire”.
La nostra antenna sarà sonora.
Vooruit
Sint-Pietersnieuwstraat 23 - Ghent