Un evento dai forti e necessari contenuti socio-politici, offre continui spunti di riflessione attraverso spettacoli e artisti internazionali, differenti per metodologia e linguaggi scenico-artistici. Tra gli ospiti Moni Ovadia, Marcel.li Antunez Roca, Tetes de Bois, Ulderico Pesce, etc.
Festival Internazionale Arti Performative 2007
confinati/folli/militanti
Il Malafestival – ars in mala causa all’interno del circuito Piemonte dal Vivo giunge quest’anno alla VI edizione con il sostegno di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Sistema Teatro Torino, Comune di Avigliana, Compagnia di San Paolo, che ha selezionato l’iniziativa nell’ambito dell’edizione 2007 del bando Arti Sceniche in Compagnia, Fondazione CRT, Istituto IMAIE arricchendosi e rinnovandosi nei luoghi, nei generi, nelle tematiche.
Il tema del 2007 è confinati folli militanti: dalla solitudine, isolamento, ghettizzazione alla complicità nella militanza sociale e politica. Un riscatto del popolo, una festa dei folli. Non per sfogo, ma per esserci… nella pelle, nel sangue, nelle ossa passando attraverso i lati più oscuri della propria identità, attraversando stadi di follia rigeneratrice per giungere a una “diversità” che accomuna e ribadisce il suo esistere e il suo differente pensiero.
La segreta e inconfessabile passione di Pasifae per la bestia nella dissacrante e immorale versione di Marcel.lì Antunez Roca, la luce dei deserti australiani del catalano Joan Baixas, le parole intime di Monteleone nella versione musical teatrale del Tam TeatroMusica con East Rodeo, il non-luogo di Resextensa: questo il confine, il ghetto, la ricerca della propria individualità. L’esuberante stravaganza di Jango Edwards e del Tony Clifton Circus, l’assurdo Crazy Shakespeare de La Città del Teatro e la bizzarria grottesca de La Girandola: ecco la confortante follia. Infine la militanza politica, sociale, solidale dei Têtes de Bois, Ulderico Pesce e Moni Ovadia, dei Krypton o del collettivo Progetto EutopiE.
4 progetti formativo/produttivi sfociano nel Malafestival: da quello con Marcel.lì Antunez Roca (Membrana) a Creative Survival all’interno del C.C. “Lorusso e Cutugno” (SCA Arcobaleno) con il Tam TeatroMusica e gli East Rodeo.
Tra i momenti significativi del Festival, quello con i Têtes de Bois (a Sanremo con Paolo Rossi), Moni Ovadia e Ulderico Pesce il 12 ottobre ad Avigliana col nuovo progetto dal titolo Avanti Pop legato alle condizioni dei lavoratori all’interno delle fabbriche. Un evento musical-teatrale con più di 15 artisti che coinvolge molti nomi di spicco del teatro contemporaneo e che si modella a seconda del luogo in cui viene rappresentato. Lo spettacolo sarà realizzato per Malafestival a partire dalla storia del Dinamitificio Nobel di Avigliana (TO).
Il 14 ottobre ad Avigliana verrà dedicato un pomeriggio al tema del Teatro e Disabilità “We want rock and roll – il disagio del teatro” con spettacoli e interventi di teatro/danza e musicali.
Il Malafestival è un festival dai forti e necessari contenuti socio-politici, offre continui spunti di riflessione attraverso spettacoli e artisti internazionali, differenti per metodologia e linguaggi scenico/artistici, affini per passione, tematiche, obiettivi. Il rapporto tra organizzatori e artisti si fonda su una reciproca comprensione di poetica, intenti, progettualità e questo permette al festival di non tradirsi mai, di mantenere la propria forza, coerenza, qualità, umanità, verso il ritrovamento di un antropologico significato sociale e politico del fare arte.
La naturale propensione alla creazione di reti con soggetti appartenenti a differenti ambiti, la capacità di ascoltare il proprio pubblico e i nuovi “linguaggi” contemporanei senza mai perdere in qualità e sorpresa, ha generato un festival ricco di idee e di propositi che artisti, critici, pubblico affezionato gli donano.
Caratteristica dominante, come sempre, l’accostamento tra arti performative innovative e problematiche sociali contemporanee, approfondite attraverso progetti satellite, incontri, convegni.
Rapporto uomo-macchina, detenzione, disagio e diversità, particolari eventi politici sono gli spunti di riflessione del Festival. I luoghi: un carcere, una ex fabbrica, un ex dinamitificio, un ex ospedale, un ex studio cinematografico…
“Il Malafestival è una piccola eutopia: un luogo felice. E' uno di quei "luoghi" dove il teatro é vissuto e coltivato come necessità primaria, oltre le logiche del marketing culturale e delle strategie del successo. Oltre le illusioni dei grandi eventi e dei grandi nomi che, come la monocoltura, e le coltivazioni intensive alla fine desertificano il terreno, dopo la finta ed effimera abbondanza.
Le logiche dell'onestà e della bellezza, della coltivazione biologica e della diversificazione, della creatività tecnologica e dei rapporti umani, muovono il Malafestival. Per questo ha un alto valore politico, estetico e sociale.
Il Malafestival è davvero capace di percepire un diverso modo di intendere l'impegno politico del fare teatro, un impegno che si esprime attraverso una progettualità e uno stile che esiste prima e oltre gli eventuali argomenti affrontati negli spettacoli e che supera di fatto le convenzionali barriere tra forma e contenuto politico. Grazie alle persone che ogni anno lo creano, il Malafestival è veramente uno dei pochi "luoghi felici" dove "altri teatri" sono ancora possibili.”
Giacomo Verde (Progetto EutopiE)
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11-28 ottobre 2007
Avigliana (TO)
Torino