The Edge of the City. A cura di John Gossage. L mostra presenta una ottantina di immagini in bianco e nero del fotografo newyorkese realizzate, dedicate alla documentazione urbanistica della sua citta' nel corso di quindici anni di attivita' dal 1954 al 1969.
The Edge of the City
a cura di John Gossage
La mostra presenta una ottantina di immagini in bianco e nero del fotografo newyorkese realizzate dedicate alla documentazione urbanistica della sua città nel corso di quindici anni di attività dal 1954 al 1969.
Charles Pratt (1926-1976) ha lavorato, dopo la laurea a Yale, come stage manager a Broadway. Ha studiato fotografia con Sid Grossman, Lisette Model e David Vestal e diviene fotografo professionista nel 1960. Ha pubblicato il suo primo libro, A Sense of Wonder in collaborazione con Rachel Carson, con cui condivideva la passione per la natura e la sensibilità ambientalista. Le sue opere sono esposte al Museum of Modern Art, al Metropolitan Museum of Art, alla Corcoran Gallery of Art e in numerosi altri musei e collezioni americane ed europee. L'archivio completo dei suoi scritti e delle sue fotografie è conservato presso il Center for Creative Photography di Tucson in Arizona.
Per gran parte del periodo in cui si è dedicato alla fotografia, e parallelamente alla realizzazione delle opere che lo hanno reso celebre, Pratt ha definito progressivamente il progetto che volle chiamare The Edge of the City (Il limite della città ). Nato e cresciuto a New York, si sentiva sempre più attratto dai confini urbani "con una sensazione di urgenza, sapendo che il giorno dopo avrebbero potuto non esserci più - spiegava il fotografo - non solo perché inglobati dall'ampliamento, ma davvero, definitivamente scomparsi." Ha documentato anche gli spazi aperti minacciati dal cambiamento: i prati del New Jersey, il porto di New York e le aree di lungofiume, per concentrarsi infine sul cuore di Manhattan. Dalle highways fotografate in lontananza ai primi piani di strade invase dai rifiuti, queste fotografie di un'epoca scomparsa rimangono a testimonianza di un processo di mutamento.
La mostra è corredata dal libro edito da Nazraeli Press.
La Galleria Contemporaneo di Mestre è uno spazio espositivo civico di circa 300 metri quadrati, inaugurato nel dicembre 1998, dedicato alla fotografia e alle arti visive del Novecento.
Orario: da martedì a domenica ore 10-12,30, 15-19, chiuso lunedì
Ingresso intero Lit. 8.000, ridotto Lit. 5.000
Catalogo Nazraeli Press
Info: tel. 041 95 20 10
Uffici stampa:
- Cristina Moreschi, Comune di Venezia Beni e Attività Culturali tel. 041 274 9068, fax 041 274 90 49
- Alessandra Santerini, tel/fax 011 812 31 80, cell.335 68 53 767 santales@tin.it
Galleria Contemporaneo
Piazzetta Olivotti 2 (Via Piave), Mestre