45 on the 33. L'immaginario dell'artista e' profondamente radicato nella cultura psichedelica degli anni '60, e trova espressione con i media piu' diversi. In mostra un progetto site-specific incentrato sull'alterazione degli stati percettivi indotti da vari tipi di dipendenze, tra cui le droghe. Un'installazione immersiva altera l'architettura della galleria, intervenendo sulla percezione prospettica dello spazio.
45 on the 33
La Galleria Cesare Manzo è lieta di presentare nello spazio di Roma 45 on the 33, mostra personale di Justin Lowe. L’artista americano ha preso parte con successo all’ultima edizione di Fuori Uso – Altered states - Are you experienced?, che da Pescara ha viaggiato a Budapest e Bucarest.
L’immaginario di Lowe è profondamente radicato nella cultura psichedelica degli anni ’60, e trova espressione con i media più diversi. Il titolo della mostra 45 on the 33 si riferisce all’ascolto di dischi ad una velocità differente, esemplificando un concetto che è alla base dell’operare dell’artista: l’elasticità della cultura, che genera nuove possibilità attraverso la manipolazione e il fraintendimento. In occasione di questa mostra Justin Lowe ha ideato un progetto site-specific incentrato sull’alterazione degli stati percettivi indotti da vari tipi di dipendenze, tra cui le droghe. Un’installazione immersiva altera l’architettura della galleria, intervenendo sulla percezione prospettica dello spazio. Sono esposti inoltre una serie di ritratti di Padre Yod, personaggio della controcultura hippie californiana, fondatore e leader di una comune spirituale, che negli anni ’70 diede vita a un complesso rock (Ya Ho Wa 13): le immagini vengono disintegrate seguendo il disegno di una ragnatela, prodotta da un ragno sottoposto alla somministrazione di droghe. Completano la mostra due videoproiezioni: la prima è un montaggio di scene di droga tratte dai film Crystal Voyager di George Greenhoughs e Ibiza di Barbet Schroeder; la seconda raccoglie filmati amatoriali degli anni Settanta.
Justin Lowe è nato nel 1976. Vive e lavora a New York. Tra le sue mostre personali: Helter Swelter, Oliver Kamm/5BE Gallery, New York, Slouching Towards Bethlehem, Galerie Frederic Giroux, Paris (2006); Waterfall, The Wrong Gallery, curata da Ali Subotnick, New York (2004); Tra le mostre collettive: Fuoriuso ‘06 Altered States: Are You Experienced? Ex Mercato Ortofrutticolo Cofa. Pescara; Wax, Budapest; MNAC, Bucarest (2006-2007); Greater New York 2005, PS1, New York (2005).
Galleria Cesare Manzo
Vicolo del Governo Vecchio, 8 - Roma
Orari: dal martedì al venerdì 16-20; sabato 15,30-19
Ingresso libero