Festival di video, musica, arti visive, installazioni, sculture, proiezioni fotografiche che vuol essere innanzitutto un osservatorio aperto, la cui forma finale e visibile e' una mostra documentaria organizzata come una scatola sonoro-visiva, in cui sono chiamate a interagire tutte le discipline.
Festival di video, musica, arti visive, installazioni, sculture, proiezioni fotografiche...
L’ Europa dei popoli e delle differenze culturali
A fine millennio sono ventitre le minoranze etniche riconosciute dal Parlamento Europeo (The 23 Cultural European Communities in link with the European Federation of “Maisons de Pays”, Gaellic Eire - Northern Eire - Gaellic Scotland - Scots-Scotland - Wales - ornwall - Brittany - Abcoc Country - Basque - Galicia - Catalonia - Aragon - Friesland - German speakers of Belgium - Luxemburg - Frankish of Mosella - Piemont - Sardinia - Friul - Slovens from Italy- Albanians from Italy - Hungarians from Slovakia - Ruthens from ( Slovakia – Polonia – Ukraine – Hungary – Yougoslavia ), un articolato insieme di realtà linguistiche, politiche e culturali che, refrattarie agli attuali indirizzi di omologazione e globalizzazione, rivendicano il diritto alla differenza.
Freezone ruota attorno a quelle riconosciute in Europa, nella convinzione che solo la registrazione e l’avvicinamento delle loro voci possa concorrere a stabilire le basi di quella consapevolezza della propria multiforme ricchezza culturale che l’Europa deve possedere per potersi definire, non solo economicamente unita. Freezone ne propone il riconoscimento attraverso un’inedita prospettiva, quella della ricerca artistica, in cui lingua e tradizioni vivono attraverso le istanze, estetiche e politiche, dellacontemporaneità. In particolare musica, fotografia e video.
Sono stati scelti linguaggi che con più immediatezza denunciano il rapporto con il territorio e consentono la convivenza di diverse finalità creative, qui enfatizzate nella programmatica e provocatoria mescolanza dei generi.Freezone vuol essere innanzitutto un osservatorio aperto, la cui forma finale e visibile è una mostra documentaria organizzata come una scatola sonoro-visiva, in cui sono chiamate a interagire tutte le discipline.In altri termini una vetrina, destinata ad un futuro itinerario italiano, che prelude all’ampliamento del progetto ad altre esperienze europee, già suffragato dall’interesse suscitato all’estero. Il Direttivo hakassociati artecontemporanea
Inaugurazione 26 ottobre 2007 alle 18
Sabato 27 ottobre ore: 20,30 concerto Sin Fronteras
Antichi Bastioni di Carmagnola (TO)
Ingresso libero