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2/11/2007

Mafonso

Art Anders - Gisela Loechner Galerie, Vogt-Ravensburg

Citta' ad Ovest di una Stella

Citta ad Ovest di una Stella sono epifanie mentali di luoghi senza tempo e senza spazio in cui un’umanità ,assente, è appena ricordata nella essenza mitologica di arcaiche sagome proto-antropomorfe. Un viaggio nella pittura, quella di Mafonso, in cui l’artista ci coinvolge mediante la invenzione/ripetizione classica e mai anacronistica dei suoi trentennali Segni/Simboli ed il loro annullamento caotico nel mare magnum di strutturazione informale che ha sempre caratterizzato e distinto la maggior parte dei cicli di opere a partire da quel lontano gruppo di lavori dal titolo emblematico e preveggente “Alla maniera degli Altri”.

Si era nel 1972 e di lì a pochi anni esplodeva, prima in Europa e successivamente in USA, il ritorno alla pittura nella rivisitazione, libera da condizionamenti ideologici, linguistici e formali, delle correnti storiche del primo novecento attraverso gli umori post-moderni della Transavanguardia in Italia, I Nuovi Selvaggi in Germania ed il Neo Espressionismo nord americano dei primissimi anni ‘80. La mostra allestita in galleria propone opere inedite e mai esposte afferenti al ciclo Città ad ovest di una stella datate 2004 e 2005.Nel Maggio 2005 quindici tele di grandi dimensioni e trenta lavori su carta dello stesso ciclo sono stati esposti presso la prestigiosa galleria Varart di Firenze. Una piccola scultura del 1990 e quattordici lavori su carta, preziosi, raffinati ma anche inquietanti, visionari in cui le forme essenziali, i cromatismi basilari, gli equilibri tra i pieni ed i vuoti traducono una concettualità massimale, potente ed evocativa.

Lavori, dunque, che vanno respirati con lo sguardo e guardati attraverso lo pneuma dell’animo affinché si possa intraprendere quel “viaggio mentale” attraverso cui Mafonso ricorda l’archetipo che, nella propria funzione mnemonica, viene riportato al limite estremo del tempo così come suggerito dall’autore stesso in questo suo breve appunto: “E chiusi gli occhi. L’onda alfa-encefalica iniziò il lungo viaggio nell’infinito della mente. Ho attraversato la dimensione totale del non-tempo rincorso dal fotone di luce primordiale. Ho potuto guardarlo in faccia mentre illuminava città senza mura. Non era il tempo dell’Uomo. Nel groviglio neuronale l’assordante rumore del silenzio infinito, all’improvviso, si è annichilito nella terminata corsa del battito delle palpebre. Ho viaggiato ad ovest di una stella per scoprirvi mistiche città di improbabili Dei.”

Art Anders - Gisela Loechner Galerie
Kirchestrasse, 15 - Vogt-Ravensburg

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