Costellazioni e traiettorie. La mostra presenta una selezione di opere recenti dell'artista, realizzate attraverso l'uso prediletto del supporto in alluminio su cui interviene con i materiali piu' diversi, legno, chiodi, resine e pigmenti, e una tecnica estremamente libera.
Costellazioni e traiettorie
testi di Luca Arnaudo e Arianna Mercanti
Giovedì 8 novembre 2007, alle ore 18.30, la galleria il bulino artecontemporanea inaugura la mostra ''Costellazioni e traiettorie'' di Andrea Carini, autore di una ricerca aniconica che, attraverso l’integrazione fra pittura, incisione e applicazioni polimateriche, si caratterizza per il delicato equilibrio fra materia e luce, tra segno e spazio. La mostra presenta una selezione di opere recenti dell’artista, realizzate attraverso l’uso prediletto del supporto in alluminio su cui Carini interviene con i materiali più diversi, legno, chiodi, resine e pigmenti, e una tecnica estremamente libera. L’opera di Carini si affida dunque alla sensorialità di una materia pittorica concreta che, grazie al gioco sapiente del comporre per sovrapposizioni e trasparenze, raggiunge esiti di forte espressività.
Le trame luministiche e cromatiche della sua pittura si orientano sempre secondo il disegno di “una mappa ordinata e misurata di tracce, segmenti, diagonali, in cui ogni segno - ha scritto in passato Manuela Annibali - è contingente in sè stesso, in rapporto agli altri elementi, alla luce e allo spettatore”. Linee, colore, luce, strutturano il campo visivo secondo un rapporto preciso di tensioni e di forze visive in “un gioco – sapiente e un po’ nevrotico come tutta l’opera di Carini in fondo aspira a essere – su due registri contrastanti, tutto teso a ricercare un dinamismo visivo fatto di ordinatissimo disordine”. (Luca Arnaudo)
L’artista realizza così uno spazio pittorico autentico e non rappresentato, inteso quale astrazione percettiva capace di risolvere in sé il senso prospettico pur in assenza di vere e proprie linee di fuga o di costruzioni esplicitamente volumetriche. “Ogni opera è luogo di un inizio in cui la costruzione segnica si precisa, mentre la coerenza formale si intensifica, suggerendo allo sguardo nuove ed impreviste apparenze. [...] Il pensiero visivo si reinventa nelle efficaci variazioni tra direttrici oblique e incroci instabili di verticale e orizzontale. Non troviamo illusione volumetrica o identificazione con leggi gestaltiche, ma scorgiamo contrappunti lirici ed emergenze poetiche tra le configurazioni della luce”. (Arianna Mercanti)
Inaugurazione ore 18.30
Galleria Il Bulino Artecontemporanea
via Urbana 148 - Roma
Orario: mar-sab, 10-13 e 16-19.30, escluso festivi
Ingresso libero