In mostra 150 opere tra tele, sculture, vasi in ceramica,incisioni calcografiche e xilografiche. Inoltre sono di grande rilevanza alcune sculture lignee, create dall'assemblaggio di vecchi legni raccolti in riva al mare e dai quali l'artista e' riuscito a ricavarei volti e le espressioni dei suoi personaggi.
Personale
A cura di Maria Cristina Maritati
Architetto, pittore, scultore, grafico, nasce a Matino (Le) il giorno di Capodanno
del 1956.Docente di progettazione
presso l'Istituto Statale d'Arte di Grottaglie (TA).Da sabato 10 Novembre a domenica
23 dicembre 2007 presso La Casa degli Artisti di Gallipoli (Le) presenta 150 opere
tra tele, sculture, vasi in ceramica,incisioni calcografiche e xilografiche. Inoltre
sono di grande rilevanza alcune sculture lignee,create dall'assemblaggio di vecchi
legni raccolti in riva al mare e dai quali De Cesario è riuscito a ricavarei volti e
le espressioni dei suoi personaggi. Questa grande mostra, aperta anche alle
scolaresche,
evidenzia ancora una volta la versatilità dell'artista che si muove con pari
padronanza da una disciplina
all'altra, come ha già dimostrato nelle tante mostre precedenti che hanno avuto
luogo in Italia e all'estero.
Col nuovo millennio l'artista incrementa la sua popolarità tramite Internet, grazie
al quale tutto
il mondo arriva a conoscere le sue opere come attestano i continui
apprezzamenti provenienti dai paesi più lontani.Attualmente Giorgio De Cesario
vive ed opera a Gallipoli nella sua casa-museo, Villa Maritati De Cesario, da lui
sapientemente
ristrutturata ed ampliata. Si tratta di un grande e scenografico contenitore d`arte,
una costruzione ultramoderna, caratterizzata da un certo eclettismo di stili un pò
orientaleggianti
e un pò mediterranei,comunque energicamente innovativa, che ben si confà con il
paesaggio urbano circostante.
Oltre ad ospitare la Galleria Permanente dell' artista,la Casa-Museo, di circa 1.000
metri quadrati,
è destinata ad ospitare mostre temporanee,presentazioni di libri, concerti e
performance teatrali
ed è inoltre attrezzata per accogliere, con la formula del b.& b. artisti e amanti
dell'arte provenienti
da tutto il mondo.
Giorgio De Cesario è un artista poliedrico che sfrutta al massimo le sue conoscenze
nei vari campi in cui opera
(architettura, arredamento, design, grafica, fotografia, pittura, scultura) per
farne elemento fondante della sua
arte intesa come espressione pittorica, materica, decorativa, grafica.
Ogni sua opera è caratterizzata, infatti, dall'amalgama di elementi decorativi e
grafici con elementi sculturei
rappresentati per lo più da volti in argilla di colore bianco, all'apparenza
inespressivi, emaciati, corrosi
dal tempo, che balzano dalla tela sovrapposti su colli lunghi e lineari con
l'orecchio ingentilito
da un orecchino che richiama la simbologia egiziana in cui quello destro riceve il
soffio della vita
e il sinistro quello della morte.
Sono per lo più volti e corpi di donna, colti nella loro eroticità e nella loro
quotidianità, che incarnano
l'attualità del nostro tempo, tasselli di una realtà vera e, nello stesso tempo,
immaginaria che De Cesario
vive e si costruisce con intesità da ben oltre quindici anni.(E' il duale che
traspare da tutte le opere).
Epoca in cui, abbandonati Caravaggio e Giorgione (i due artisti che hanno
inizialmente influenzato la sua
pittura e di cui ancora si sente la presenza dell'utilizzo dei chiaro scuri)dà una
svolta alla sua ricerca
con l'impiego di tecniche nuove e diverse con un'opera "La Procreazione" in cui il
personaggio è un bambino
con il volto in rilievo,con una faccia amorfa, con il collo lungo in primo piano,
che ha segnato l'abbandono
dei volti e delle donne stilizzate. Un'opera nata spontaneamente, senza alcun
progetto alla base.
De Cesario, quasi in trance, guidato da una mano esterna, incomincia il suo cammino,
con questo personaggio
dalla "faccia da morto" che va a "colpire" tutti i problemi fondamentali della
nostra società.
Anche se i volti, i personaggi, a prima vista, non sono normali e sembrano non
essere reali, osservandoli attentamente si scopre che ogni volto ha la sua
espressione in funzione dello scopo per cui è nato e si ricollega con la realtà
attraverso la ricerca dei colori che rimandano all'impressionismo e
all'espressionismo per collegarsi al romanticismo,mentre il sistema di ricerca
pittorico-decorativo e grafico richiama il dadaismo.
Ed anche se non emerge con chiarezza il legame con il cubismo la " donna dagli otto
volti" fa preludere ad una estensione anche in questo campo.
Non una pittura, quindi, fine a se stessa, ma la pittura che ci trasmette un
messaggio che viene da lontano. De Cesario, quando produce si apparta dal mondo per
vivere nel suo mondo, in quel mondo che egli si è immaginato, dove attorno ad un
tavolo banchettano molte persone, che vivono da tantissimo tempo e che non hanno una
loro forza espressiva, che però viene data da lui. Praticamente de Cesario é il
burattinaio che muove i fili della loro storia. Sta facendo vivere questi
personaggi. E non soltanto.
Li fa vivere con ironia, non con tragicità.
Fluenti e morbide linee definiscono esili corpi immersi in una dimensione onirica.
Si tratta della raffigurazione di una realtà celata dietro volti realizzati come
raggelanti maschere in
cui si concentra tutto il potere espressivo di una densa comunicazione spirituale. I
volti in rilievo, densamente materici, contrastano e sublimano la forza del diffuso
decorativismo lineare sottolineato
drammaticamente e in maniera quasi ossessiva da figure serpentinate. È evidente il
riferimento al simbolismo
del sogno e alle inquietitudini surrealiste che De Cesario rivisita attraverso un
linguaggio figurativo immediato che gli permette di registrare dolentemente una
drammatica realtà sociale.
Dal 10 novembre al 23 dicembre 2007
La casa degli artisti
via Lepanto, 1/9 Gallipoli (LE)
tutti i giorni dalle ore 16 alle 20
Ingresso libero