Heaven and Earth. La mostra presenta una selezione di 17 fotografie di alcune delle maggiori opere architettoniche del secolo scorso, come la Chiesa di Saint-Pierre de Firminy e il convento francese di Sainte-Marie de la Tourette, progettati da Le Corbusier.
Heaven and Earth
Per celebrare il suo primo anno di attività, la Galleria Manzoni di Bergamo ospita, per la prima volta in Italia, una mostra di Hélène
Binet, fotografa di origini svizzere e francesi che da anni collabora con i maggiori architetti internazionali quali Zaha Hadid, John
Hejduk, Daniel Libeskind e Peter Zumthor.
La mostra Heaven and Earth (Cielo e Terra) presenta una selezione di 17 fotografie di alcune delle maggiori opere architettoniche
del secolo scorso, come la Chiesa di Saint-Pierre de Firminy e il convento francese di Sainte-Marie de la Tourette, progettati dal
grande architetto svizzero Le Corbusier; la Chiesa di St. Mark a Björkhagen (Svezia) dello svedese Sigurd Lewerentz; il singolare
osservatorio astronomico Jantar Mantar di Jaipur (India) affiancate da immagini di architetture contemporanee come quelle del Museo
Ebraico di Berlino di Daniel Libeskind, la Cappella di St. Benedict a Sumvigt (Svizzera) e il Museo Diocesiano Kolumba a Colonia di
Peter Zumthor.
Così l’artista commenta la scelta del titolo della mostra:
«L’ombra ci avvicina all’oscurità primordiale.
L’oggetto architettonico permette di controllare la luce e intrappolare le ombre.
L’ambiente in funzione delle ombre diventa quindi spirituale e trascendente; la spiritualità si rivela attraverso momenti di grande
semplicità terrena».
Il lavoro di Hélène Binet esprime il desiderio di descrivere il significato profondo dell'ombra, non solo come elemento che definisce lo
spazio e la profondità, ma come riferimento a dimensioni più grandi. Dimensioni che appartengono al nostro cosmo e al modo in cui noi
pensiamo la luce e l’ombra.
Hélène Binet coglie l’anima degli edifici che fotografa, riuscendo a plasmare la materia attraverso il giocoso contrasto di luci e ombre,
che diventa il principale soggetto delle sue opere.
Nel suo lavoro emerge una costante ricerca per capire come sia possibile tradurre l'esperienza complessa e tridimensionale
dell'architettura, in un’esperienza bidimensionale come quella fotografica.
Hélène Binet è nata nel 1959 in Svizzera. Ha studiato Fotografia all’Istituto Europeo di Design di Roma e ha lavorato due anni come
fotografa al Grand Théâtre di Ginevra prima di interessarsi alla fotografia architettonica. La sua carriera è costellata da collaborazioni
con numerosi artisti e architetti di fama mondiale quali Raoul Bunschoten, Caruso St. John, David Chipperfield, Tony Fretton, Zaha
Hadid, Zvi Hecker, John Hejduk, Daniel Libeskind, Sauerbruch Hutton, Peter Zumthor.
E’ autrice di numerosi saggi su Alvar Aalto, Geoffry Bawa, Sigurd Lewerentz, Dimitris Pikionis e sull’importanza delle ombre in
architettura. Ha al suo attivo numerose personali e collettive.
Attualmente vive e lavora a Londra come fotografa indipendente e dal 2004 il suo interesse per lo spazio si rispecchia nei suoi più
recenti lavori sul paesaggio. Ha recentemente ricevuto la Laurea Honoris Causa in Architettura dal Royal Institute of British Architects.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Massimo Curzi e Beppe Finessi pubblicato da MAGNOLIA EDIZIONI.
Inaugurazione giovedì 15 novembre 2007, dalle ore 18
Galleria Manzoni
via San Tomaso, 66 - Bergamo
Ingresso libero