Storia, immaginazione, verita' e leggenda. Tra le opere: abiti che sembrano usciti da una battaglia medievale, ma anche le vesti degli sciamani, le suggestioni del Medio Oriente o i tratti culturali del Giappone.
a cura di Carlo Sala
Presso la Galleria di Polin di Treviso va di scena la personale di Dania Zanotto intitolata Storia, immaginazione, verità e leggenda. La galleria è “invasa” dai lavori dell’autrice, ricchi di pathos ed evocazione. Si viene così a creare un rapporto spaziale in cui opere, location e visitatore dialogano in modo profondo e intimo. Il nucleo principale della mostra è costituito da opere realizzate nel 2006. Lavori che partono da storie, miti e spunti culturali, espressi dalla sensibilità soggettiva dell’autrice. Ecco quindi apparire abiti che sembrano usciti da una battaglia medievale, ma anche le vesti degli sciamani, le suggestioni del Medio Oriente o i tratti culturali del Giappone. Questi però non sono una visione descrittiva, ma solo un punto di partenza per una narrazione interpretata in cui echi distanti sono attualizzati ad una cultura visiva contemporanea.
L’oggetto diventa simulacro, portatore di istanze e intriso di sensazioni della persona che immaginariamente lo avrebbe potuto indossare. Si possono “sentirne” l’inquietudine e le suggestioni di attimi che appartengono a esistenze variegate. Momenti che alternano un lato idilliaco a sofferenza. Ad esempio nel lavoro Mecit Entari, in cui la componente sociale è molto forte, una sorta di tributo alla condizione delle donne dei paesi del Medio Oriente. Petali di rosa secchi sono bloccati nell’abito da una cucitura. Questa è metafora del lavoro delle donne, ma anche simbolo della carne umana lacerata dalle tragedie che sconvolgono quelle terre. Le opere della Zanotto creano delle forti suggestioni nel visitatore. Oggetti che sono avvolti da una aura misteriosa. Una trascendenza insita che va al di là di un credo religioso o dogma specifico, portando ad una spiritualità insita in tutti i popoli.
Vernice: domenica 18 novembre, ore 17
Galleria Polin
vicolo San Pancrazio, 20 - Treviso
Ingresso libero