Il sole morente nella stanza azzurra. L'artista cremasco si colloca fra i rappresentanti di quella pittura che affonda le sue radici nei maestri del Quattrocento, in Rembrandt e nella pittura seicentesca della Lombardia spagnola.
a cura di Renzo Margonari
Si terrà al Centro Culturale Le Muse, dal 18 novembre sino al 31 dicembre,
la mostra Agostino Arrivabene. Il sole morente nella stanza azzurra. Opere
recenti, a cura di Renzo Margonari. Le Muse, che ha ospitato nel corso del
suo lungo percorso più che trentennale numerose mostre di artisti, i più
rappresentativi dell'arte contemporanea, dedica quindi una mostra al
pittore cremasco, considerato uno dei testimoni più vivaci e interessanti
di quel tipo di pittura che affonda le sue radici nei maestri del
Quattrocento e "in Rembrandt e nella pittura seicentesca della Lombardia
spagnola piena di buio, pece bruciata, ombre sorde, con squarci e drammi
luminosi dipesi da Caravaggio" (R.Margonari).
Arrivabene è stato definito da Vittorio Sgarbi "un giovane in grado di
dipingere come un antico maestro fiammingo", in occasione della
presentazione della mostra piacentina del 2002 dedicata al Surrealismo
Padano, nella quale era possibile ammirare tre splendide opere
dell'artista. Negli anni successivi è stato invitato dal noto critico a
partecipare a numerose mostre collettive e tematiche di notevole
interesse. Nel 2005 alla mostra "Il Male - Esercizi di pittura crudele"
presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Torino; a "La ricerca
dell'identità: da Antonello a De Chirico" presso il Museo Archeologico di
Aosta e all'ultima "L'inquietudine del volto: da Lotto a Freud" presso gli
spazi espositivi progettati da Renzo Piano per la sede della Banca
Popolare di Lodi. Nel 2007 alla mostra "Vade retro-Arte e omosessualità" a
Palazzo della Ragione, Milano, a "Pittura italiana 1968-2007" a Palazzo
Reale, Milano.
Ma Arrivabene è l'Agostino "dei misteri" secondo il critico Renzo
Margonari, che dice di lui: "Chi si accosta per la prima volta alle sue
opere pittoriche corre il rischio d'essere irretito dalla sua non comune
abilità tecnica che appare ancor più singolare considerando la giovane età
dell'artista. Paradossalmente occorre guardarsi da simile ammirazione,
perché il valore della sua opera risiede, invece, soprattutto nella forza
espressiva delle sue visioni fantastiche, realisticamente rappresentate
con coinvolgente sensualità estetica e cultura profonda. Queste immagini
suggestive sono distanti dal surrealismo cui si sarebbe tentati di
accostarle poiché non corrispondono ad alcuna forma d'automatismo psichico
e non si rilevano mediante interpretazioni psicoanalitiche. Sono,
piuttosto, da intendere come risposta neosimbolista alle preoccupazioni
esistenziali dell'uomo contemporaneo, un avvincente diario intimo
dell'artista ".
Sarà disponibile in Galleria il catalogo edito dalla Silvana Editoriale,
contenente un saggio critico del curatore Renzo Margonari.
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS tel 050 36660 / 36985
Guido Spaini guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci matilde.meucci@spaini.it
Inaugurazione domenica 18 novembre 2007, ore 11
Centro Culturale Le Muse
via G. Giolitti, 10 - Andria (BA)
orari:tutti i giorni dalle 18 alle 21 e festivi dalle 10.30 alle 13 e dalle 18 alle 21
Ingresso libero