Strappare//Vibrare//Rimbalzare//Catturare. Spostare i parametri dell'ordinario, aprire varchi destabilizzanti nel contingente. L'artista con un'installazione site-specific costuisce bianche reti elastiche tese nello spazio, formate da maglie di reggiseni.
a cura di Francesca Agostinelli
Teresa Ragonesi s’intrufola nel mondo delle consuetudini, spesso legate all’universo femminile e preleva oggetti d’uso quotidiano. Quindi passa all’azione, per spezzare i fili restrittivi delle convenzioni e creare trame nuove, libertarie, fantasiose. Spostare i parametri dell’ordinario, aprire varchi destabilizzanti nel contingente, estraniarsi dalle pressioni dei ruoli per giungere a uno smottamento intriso di libertà, di volo e di imprevisto. E’ questo il senso della ricerca. Ma l’incursione questa volta si fa spregiudicata e intima. “A pelle”.
Teresa Ragonesi strappa di dosso reggiseni. E costruisce bianche reti elastiche tese nello spazio, installate nell’aria. Attribuisce valore scultoreo all’intimo, che appende alle reti dopo averne rafforzato le qualità volumetriche, tattili, sensoriali, così da amplificarne la morbida presenza. Ma in senso contundente, da autentico match.
E’ ad un incontro che l’artista ci prepara in questa minacciosa quanto morbida, elastica, candida proliferazione sospesa nell’aria, che dice il vibrare delle emozioni in una rappresentazione carnale. E si lancia alla conquista di nuovi spazi, per irrompere e demistificare con libertà e ironia ogni ipotesi costrittiva. Grandi sfere leggere poggiano a terra pronte nella lo perfetta definizione a entrare in gioco rimbalzando per interazione dello spettatore, complice di questo strappare, vibrare, rimbalzare, catturare.
E’ dalla provocazione che nasce l’incanto di queste sculture sospese, frammento di una proliferazione infinita, che si insinua, work in progress, nell’ufficialità delle gallerie come nell’intimità delle case e in ogni dove senza esitazione. Per incontrare pensiero coinvolgente, destabilizzante, emozionante che suggerisce un’architettura immaginaria. Abitata dal gesto quotidiano di chi mettendosi in gioco ne sovverte le regole perché sa il piacere inquieto che anima ogni idea di rinascita e ogni volontà di rigenerazione.
Inaugurazione ore 18
Galleria AOCF58
via Flaminia 58 - Roma
Orario: lunedì-venerdì, ore 17.00-19.00
Ingresso libero