Firma Boresta. Performance e installazione. Due progetti inediti. Accanto alla surreale ed ironica sede di partito allestita per l'occasione, presso la quale prosegue la raccolta firme fino al 20 dicembre, viene presentato il progetto di Net art No-logo C.U.S.
Sabato 1 dicembre 2007 si inaugura il secondo appuntamento del ciclo di eventi espositivi “Mario a un anno” ideato dall’Associazione Culturale Aevum, a cura di Tania Vetromile, Donatella Apuzzo e Marta Seravalli. Protagonista dell’evento l’artista Pino Boresta che, per l’occasione, presenta due progetti inediti realizzati in collaborazione con l’Associazione Aevum.
Da Piazza Nostra Signora di Guadalupe partirà, alle ore 16.00, il progetto Firma Boresta, una campagna per la raccolta firme in favore della partecipazione di Pino Boresta alla prossima Biennale Internazionale di Venezia. L’operazione muove dall’esplicito diniego di Boresta a firmare e sostenere una campagna promossa da alcuni noti personaggi del sistema dell’arte italiana nel 2005 in favore della partecipazione di artisti italiani all’importante kermesse d’arte veneziana. Motivando, attraverso una lettera pubblica, con la totale sfiducia nei confronti dei meccanismi di selezione degli artisti insiti nel nostro sistema dell’arte contemporanea, Boresta si è lasciato coinvolgere in un divertente botta e risposta che, fra il serio ed il faceto, ha indotto l’artista a perorare la sua causa attraverso un plebiscito popolare, Firma Boresta, un progetto lanciato in occasione di “Mario a un anno” e destinato a proseguire nel tempo.
Il progetto Firma Boresta, in cui è evidente un’esplicita componente di protesta, implica ulteriori evidenze contenutistiche e formali. Il coinvolgimento dello spettatore anzitutto, in questo caso chiamato a firmare e, se lo desidera, a farsi fotograre - decidendo così di comparire nell’opera che l’artista realizzerà al termine della sua raccolta – è uno degli aspetti che contraddistingue la ricerca artistica di Boresta, tesa ogni volta nella ricerca di nuove forme d’interazione con lo spettatore, coopartecipe nella costruzione di modalità alternative di vivere quotidiano.
Diversi anche i rimandi che possono essere rintracciati nell’attualità: il problema della meritocrazia, la sensibilizzazione dei cittadini alla presa di coscienza delle sovrastrutture di controllo, cittadini questa volta chiamati in causa, attraverso il gioco ironico dell’artista, su un terreno che, seppur totalmente loro estraneo per interessi e contenuti di merito, appare viziato di insidie largamente diffuse.
Non da ultimo l’aspetto legato all’auto-referenzialità, predominante nell’operazione artistica di Boresta e utilizzato come elemento di rottura nei confronti della società globalizzata e consumista/consumistica: dalle famose “smorfie adesive”, disseminate nel contesto urbano, dei Documenti Urbani Rettificati (a contaminare manifesti, verbali di multa, cartelli stradali) ai piccoli adesivi in cui, sotto la propria faccia, l’artista chiede di lasciare un messaggio. Proprio sul tema dell’auto-refenzialità l’Associazione Aevum ha inteso soffermare la propria attenzione, legando la mostra di Boresta al primo degli eventi del ciclo “Mario a un anno” dedicato a Ezio Donati. Alle 18.30 verrà inaugurata negli spazi dell’associazione la seconda parte dell’evento: accanto alla surreale ed ironica sede di partito allestita per l’occasione, presso la quale proseguirà la raccolta firme fino al 20 dicembre, sarà presentato il progetto di Net art No-logo C.U.S., ideato da Pino Boresta e realizzato in collaborazione con Aevum.
Nel progetto No-logo C.U.S, visibile ed esplorabile sul sito http://www.aevum.it, Pino Boresta associa le immagini-documento di uno dei suoi interventi urbani più popolari “Cerca e usa la smorfia” (C.U.S.) a brani tratti dal saggio della scrittrice canadese Naomi Klein No logo, già definito quale “bibbia” del movimento anti globalizzazione. Il volto- smorfia di Boresta, da anni disseminato nelle strade di Roma e di altre città italiane, inteso come ironico e irridente “marchio” o “logo” dell’artista svincolato da qualsiasi logica economica e di mercato, diviene mezzo di opposizione all’invadente industria dei marchi e delle firme che quotidianamente cerca di imporre ai “consumatori” il proprio condizionamento pubblicitario.
Con il progetto No-logo C.U.S. destinato alla fruizione sul web, luogo per eccellenza dell’”interconnessione”, viene innescato un possibile contatto tra le riflessioni contenute nel testo della Klein e la possibilità, mediante un’operazione artistica come “Cerca e usa la smorfia” di Boresta, di riaffermare l’individualità del singolo, riappropriandosi al tempo stesso dello spazio urbano attraverso un intervento “disordinante”, tendente ad attivare un rapporto diretto con l’osservatore, non più passivo consumatore ma partecipante attivo invitato a scrivere ciò che pensa riguardo alla pubblicità e alla sua invadente presenza nella vita delle città.
Firma Boresta dell’artista Pino Boresta rientra nel ciclo di eventi espositivi Mario a un anno, ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Aevum con il patrocinio del Municipio Roma 19 Monte Mario.
Inaugurazione ore 18.30
Associazione Aevum
via fratelli Gualandi, 29 - Roma
Ingresso libero