Playtime. Il fotografo si dedica da anni ad un'unica ricerca, quella sull'erotismo. Nei suoi scatti cattura il flusso di energia che si libera dai corpi femminili, spesso costretti in lacci, corsetti o in lingerie fetish, e protagonisti assoluti delle immagini.
a cura di Alessandro Papa e Gloria Bazzocchi
Fotografo di fama internazionale, Gilles Berquet nasce a Clamart nel 1956.
Studia pittura presso l'Accademia di Belle Arti a Montpellier e ad Aix en
Provence, dove si diploma nel 1980. Dall'anno seguente inizia a dedicarsi
alla fotografia, che diviene il mezzo creativo più adatto a esprimere il
suo talento artistico. Votato a un'unica e appassionata ricerca,
l'erotismo, Berquet subisce il fascino di artisti e autori geniali, molto
vicini al surrealismo, come Clovis Trouille e Georges Bataille, ma più di
tutti ama il fotografo feticista Pierre Molinier. La trasgressiva opera di
Molinier, unita a un'estetica visionaria e surreale, costruita su
un'ambigua espressività corporea e su una magistrale capacità di giocare
con la luce, influenzano in modo decisivo il giovane Berquet. A differenza
di Molinier che, ritraendo se stesso, non esita a rivelare come proprie le
ossessioni maniacali per il travestitismo e altre perversioni, Berquet
sembra voler scomparire dietro la propria opera: egli fotografa solo altre
persone, quasi esclusivamente donne.
Di esse ama catturare il flusso di
energia erotica che liberano dai loro corpi, spesso costretti in lacci,
corsetti o in lingerie fetish. Per questo la fotografia di Gilles Berquet
è vibrante, talora mossa e scarsamente illuminata, quanto basta per
rischiarare quell'invisibile potenza sessuale nascosta in ogni corpo
femminile. L'audacia con cui si dedica all'esplorazione dell'immaginario
erotico e la cura che ripone nel definirlo, attraverso opere fotografiche
di una perfezione impeccabile, fanno di lui un grande protagonista
dell'arte contemporanea.
Sin dal 1984 Berquet espone le sue opere in mostre personali a Parigi,
Nizza, Lione, Amburgo (presso il Museo di Arte Erotica), Leipzig,
Rotterdam, Siviglia, Vienna, Roma, Tokyo e Los Angeles. Partecipa anche a
numerose mostre collettive importanti, come "Passions Privées" (1995),
ospitata al Musée d'Art Moderne de la ville de Paris, l'itinerante "Corpus
Del(e)icti" (1998), a Mosca, San Pietroburgo, Odessa, New York e Praga e
infine "Il nudo fra ideale e realtà. Una storia dal Neoclassicismo ad
oggi" alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna (2004).
Di Gilles Berquet sono stati pubblicati numerosi libri in Francia,
Giappone e Stati Uniti: al 1989 risale il suo primo volume di fotografie,
"Les limbes de l'ange", cui seguono "Larme Blanche" (1992), "Ame" (1992) e
"P" (1993). Ma sarà con "La Solitude des Anges", pubblicato in Giappone
nel 1994, che il suo talento diviene noto al grande pubblico dell'arte.
Seguono poi numerosi altri libri, come "Parfums Mécaniques" (1996),
"Défense d'ouvrir" (1996), "97 rue des Plantes" (1997), "Sur Rendez-Vous"
(2000) , "Le Banquet" (2000) e "Mirka" (2007). L'opera di Gilles Berquet è
inoltre compresa in diversi saggi sull'arte erotica, fra cui il
fondamentale "Arte Erotica" di Gilles Néret (Taschen).
Le fotografie in mostra alla Mondo Bizzarro Gallery sono tutte inedite:
opere recenti a colori e in bianco e nero, oltre a foto del decennio
scorso mai pubblicate. Durante la mostra sarà possibile vedere anche i
cortometraggi intitolati "Microfilms" e "La Parade Fantôme" realizzati da
Gilles Berquet.
Inaugurazione: sabato 1 dicembre 2007 ore 18
Mondo Bizzarro Gallery
via Reggio Emilia 32 - Roma
Orari: dal lunedì al sabato 11.30 - 19.30
Ingresso libero