Personale di pittura. L'artista muove da uno studio attento della natura per arrivare alla sua traduzione geometrica, e conduce poi alla rappresentazione dell'uomo come personaggio del circo.
Trapela inequivocabilmente dalle sue realizzazioni, come in queste grafiche che descrivono l’itinerario artistico del pittore, che muove da uno studio attento della natura, svolto in chiave segnica, per arrivare ad una sistematicizzazione geometrica della stessa, attraverso l’armonizzazione ritmica delle forze primarie, e conduce poi alla rappresentazione dell’uomo come personaggio del circo.
Questo ricorrere così frequente al mondo circense, fa pensare ad una simbologia legata all’immagine della nostra società, carica com’è di finzioni entro le quali l’essere umano vive, ormai intrappolato in ruoli che mutano a seconda degli eventi, che come le tende da circo si tolgono dopo lo spettacolo, e nulla resta, se non un ricordo senza alcun riferimento ad una struttura statica.
Il tema del perdersi nel nulla si ripropone nel dramma della Crocefissione, ma questa volta come elemento di riscatto e di esaltazione mistica, anche se ritroviamo un profondo senso di provvisorietà e non di monumentalità, come condurrebbe naturalmente lo svolgimento di tale tematica; simile gestualità, mirante ad affrontare e a superare la superficie piana della tela, viene rivisitata ancora nella scena in movimento, delineata dalla composizione di cavalli posti in precario equilibrio, e sempre intrisa della dinamica degli eventi.
Comunque intorno all’asse esistenzialistico, ruota la seconda serie delle cinque serigrafie dedicate alla civiltà, questa volta cambia però il modo di porsi dell’artista, infatti egli si propone di analizzare, attraverso il monito di una apocalisse realizzabile con l’avvento di un conflitto atomico, il pensiero sociale in termini di equilibri che confluiscono in una simbologia piramidale, mediante la finalizzazione unica del vivere civile.
Ecco il sorgere dunque, di immagini intercambiabili e similari in composizioni isolate ed ingrandite, come veduta di analisi di problemi anch’essi isolati, che emergono alla ribalta temporaneamente, ma che si perpetuano nell’equilibrato sistema della vita fin dalle antiche civiltà, dalle quali dobbiamo attingere per il nostro futuro, in quanto ci hanno tramandato, seppur in modi diversi, la soluzione delle questioni umane e la giusta valorizzazione della conservazione della specie. Daniela Comandini
Inaugurazione: 4 Dicembre 2007 alle ore 17,30
Galleria Vittoria
Via Margutta, 103 - Roma
Ingresso libero