A arte Studio Invernizzi
Milano
via D. Scarlatti, 12
02 29402855 FAX 02 29402855
WEB
Gianni Colombo
dal 3/12/2007 al 12/2/2008
lun-ven 10-13 15-19

Segnalato da

Ufficio stampa-A arte Studio Invernizzi




 
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3/12/2007

Gianni Colombo

A arte Studio Invernizzi, Milano

L'esposizione intende presentare un nucleo di opere che esemplificano i diversi momenti creativi dell'artista, dalla fine degli anni Cinquanta al 1992. L'identita' cinetica e dinamica caratteristica dei suoi lavori e' immagine del divenire della struttura dell'universo, che puo' e deve essere modificata dall'azione dell'uomo. Tra le opere in mostra: Strutturazione pulsante, 0-220 volt, Spazio curvo, e altri.


comunicato stampa

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La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura martedì 4 dicembre 2007 una mostra personale di Gianni Colombo (Milano 1937 - Melzo 1993). L'esposizione intende presentare un nucleo di opere significative che esemplificano i diversi momenti creativi dell'artista, dalla fine degli anni Cinquanta al 1992.

Interesse centrale dell'opera di Gianni Colombo è stato quello di stabilire un rapporto nuovo tra l'individuo e le strutture conoscitive proprie dell'esperienza umana, a partire da quelle percettive, ma intese da lui in un senso ampio, che coinvolge la dimensione corporea (estetica in senso originario) nel suo complesso. Tutto il lavoro di Colombo tende a questa riconfigurazione della relazione, fisica e psichica insieme, tra il singolo e lo spazio che lo circonda: questo legame viene da lui indagato attraverso opere in movimento (reale, visivo, ideale), che tendono a problematizzare le nostre consuete direttrici di esperienza del reale. Nel contraddire le usuali modalità dell'esperienza, Colombo intende renderci consapevoli della nostra posizione nel contesto in divenire dell'esistente, e soprattutto del nostro potere modificatore su di esso. L'identità cinetica e dinamica caratteristica dei suoi lavori è dunque immagine del divenire della struttura stessa dell'universo, che può e deve essere modificata dall'azione dell'uomo nel momento in cui questi ne diviene consapevole.

Tra le opere presentate in questa occasione, "Strutturazione pulsante" del 1959 è emblematica di questo aspetto: la struttura non è per Colombo entità conclusa, ma strutturazione, cioè entità in divenire dinamico, non conoscibile che per approssimazione. Sarà inoltre esposto un articolato gruppo di lavori appartenenti al ciclo dello "Spazio elastico", elaborato a partire dalla fine degli anni Sessanta, che nelle grandi realizzazioni ambientali come nella sua declinazione oggettuale propone ipotesi di configurazioni spaziali modificabili e in continuo mutamento. Un'altro lavoro in mostra, "0-220 volt", realizzato alla metà degli anni Settanta, indaga la relazione con la tecnologia attraverso l'effetto straniante e al contempo evocativo generato da sequenze temporalmente determinate di intervalli luminosi; concepito per essere collocato ad angolo, esso testimonia anche di una vocazione architettonica che proprio per la sua intenzionalità estetico-didattica tende costantemente al paradosso, alla negazione delle categorie costruttive.

Sino agli utltimi lavori "Opus incertum" e "Spazio curvo", del 1992, nei quali l'investigazione spaziale attraverso una dinamica reale e tecnologicamente deformata produce effetti di sospensione e alterazione continue, che intendono sottolinare come, nel percorrere un qualsiasi luogo, non possiamo fare a meno di pensare con il nostro corpo. Le opere in mostra riflettono quella che è stata la matrice dominante di tutta la storia di artista di Colombo: la convinzione illuministica e positiva di una tensione noetica dell'arte, per la quale lo spettatore/visitatore diviene elemento attivo, possibilità di apertura di nuove categorie, di nuovi paradigmi conoscitivi: in questo senso, un progetto etico, teso alla rifondazione della coscienza a partire dall'esperienza.

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Francesca Pola, contributi di Carlo Invernizzi e di François Morellet, le riproduzioni delle opere presentate in galleria e un apparato bio-bibliografico.

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A arte Studio Invernizzi gallery presents on Tuesday 4 December 2007 a solo exhibition of Gianni Colombo (Milan 1937 - Melzo 1993). This exhibition intends to present seminal pieces which describe all the different creative moments of the artist, from the end of the 1950s until 1992, creating this way an ideal course through his work.

The core interest of Gianni Colombo's work has been to establish a new relationship between the individual and the cognitive structures inner to the human experience, starting from the perceptive ones, nevertheless intended by him in a wider sense, which involves the bodily dimension (aesthetic in original sense) on its whole. Colombo's work aims at giving a new shape to both the physical and psychic relationship between the individual and the space around him: this bond is investigated by him through works in motion (real, visual, ideal motion), tending to question our usual guide lines in experiencing the real. By contradicting the ordinary ways of the experience, Colombo is going to make us aware of our position in the progressing context of the existent, and, above all, aware of our modifiing power on it.

The kinetic and dynamic identity characterizing his works is the image of the becoming of the same universe structure: it can and must be modified by human action when man becomes aware of this. Among the works on display for this occasion, "Strutturazione pulsante" (Pulsative Structuration) of 1959 is emblematic of this aspect: for Colombo the structure is not a concluded entity, but "structuration", that is entity in dynamic progress and which can be only known approximating. Moreover, an articulated group of works belonging to the cycle of the "Spazio elastico" (Elastic Space), elaborated from the end of the 1960s, will be exhibited. These works proposes, both in the big environmental realizations and in their object declension, hypotheses of changeable and spatial configurations continuously in progress. "0<->220 volt", another work on display realized in the half of the 1970s, investigates the relationship with technology through the estranging and, at the same time, evocative effect generated by temporally determined sequences of light intervals. This work is conceived in order to be placed on corner and it's also witness of an architectural vocation which just for its aesthetic-didactic intention, tends constantly to the paradox, to the negation of the constructive categories.

Finally, the last works of 1992 "Opus incertum" and "Spazio curvo" (Curved Space), where the spatial investigation through a real and technologically deformed dynamics produces effects of uncertainty and continuous alteration, which intend to underline that we can't help thinking with our body while running across anywhere. The works on display reflect the dominant matrix of Gianni Colombo's history as artist: the enlightened and positive conviction of a noethic tension of arts, which let the audience/visitor become an active element, a possibility of opening to new categories and new cognitive paradigms: in this sense, it's an ethical project tended to re-found the consciousness, starting from the knowledge.

On the occasion of the exhibition, a bilingual catalogue, including an introductory essay by Francesca Pola, the images of the works on display, contributions by Carlo Invernizzi and François Morellet and bio-bibliographical notes will be published.

Immagine: Gianni Colombo 0<->220 Volt 1973-77
Legno, plastica, lampade, alimentazione elettrica

Inaugurazione: martedì 4 dicembre 2007 ore 18.30

A arte Studio Invernizzi
via D. Scarlatti 12, Milano
Ingresso libero

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