Museo Civico di Villa Groppallo e Pinacoteca
Vado Ligure (SV)
via Aurelia, 72/74 (Villa Groppallo)
019 883914, 019 886350
WEB
Arturo Martini
dal 4/12/2007 al 7/3/2008
mart-dom 15 -19
019 883914
WEB
Segnalato da

Emanuela Filippi




 
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4/12/2007

Arturo Martini

Museo Civico di Villa Groppallo e Pinacoteca, Vado Ligure (SV)

Grandi sculture da Vado Ligure. Un tributo a 60 anni dalla scomparsa. La mostra, curata da Cecilia Chilosi, presenta un significativo nucleo di opere che ben testimoniano delle diverse tappe del percorso dell'artista creativo e dei differenti materiali da lui interpretati: gesso, bronzo, terracotta e marmo. L'esempio antiaulico e anticlassico della sua scultura, depurata dal linguaggio della stilizzazione popolare, ha lasciato forti tracce sulle successive vicende artistiche italiane.


comunicato stampa

a cura di Cecilia Chilosi

A sessant'anni dalla sua scomparsa questa mostra rappresenta il tributo di Vado al grande maestro trevigiano che trovò nella cittadina ligure il conforto degli affetti e l'ambiente dove conobbe i suoi più felici momenti creativi.

Sono le vicende del primo conflitto mondiale a portare nel 1916 Arturo Martini in Liguria, prima a Genova, impegnato nell'industria bellica come tornitore e fonditore di proiettili e quindi a Vado Ligure come operaio specializzato presso l'officina Senigaglia. A Vado lo scultore si trasferisce dal 1920, anno del suo matrimonio con Brigida Pessano, dalla quale avrà due figli, Maria (Nena) e Antonio. Nonostante la sua permanenza nella cittadina ligure, dopo i primi anni, sia saltuaria, Martini non interrompe mai i contatti con Vado, cui lo legano la famiglia e la casa scelta come ricovero alle sue opere, che resterà un punto fermo nella sua vita irrequieta.

Nel periodo ligure il linguaggio plastico di Martini giunge a piena maturazione, l'esempio antiaulico e anticlassico della sua scultura depurata d'ogni particolare esornativo dal linguaggio della stilizzazione popolare, è destinato a lasciare implicazioni sulle successive vicende artistiche italiane.

La mostra, promossa dal Comune di Vado e curata da Cecilia Chilosi presenta un significativo nucleo di opere, che ben testimoniano delle diverse tappe del suo percorso creativo e dei differenti materiali da lui interpretati: gesso, bronzo, terracotta e marmo. Verrà allestita nel Museo di Villa Groppallo le cui sale conservano in permanenza alcune opere di Arturo Martini tra cui i quattro magnifici gessi preparatori per il Monumento ai Caduti (inaugurato nel 1924), la prima commissione pubblica che Martini riceve nel 1923, e il Benefattore, monumento funebre in terracotta di don Cesare Queirolo eseguito tra il 1923 e il 1933.

Le opere in mostra

A Vado Martini, in uno dei suoi più felici momenti creativi, da lui stesso definito del "canto", porta a maturazione nella sperimentazione della terra il suo linguaggio. E' con le opere realizzate in questo periodo che egli ottiene il massimo riconoscimento che gli sarà tributato in vita: il primo premio alla Quadriennale di Roma del 1931. Di questa fase del suo lavoro sono testimonianza in mostra il già citato Monumento funebre del Benefattore, la sorprendente opera in terracotta Madre folle del 1929, mai mostrata in pubblico, per volere dello stesso Martini, dopo l'esposizione alla Quadriennale di Roma del 1931 e La Veglia, l'imponente terracotta refrattaria del 1931 che non è più stata esposta al pubblico dal 1989.

Leone e Leonessa, due esemplari in gres smaltato del 1935-36, appartengono alla fase in cui Martini sperimenta la possibilità della riproduzione seriale, grazie alla tecnica del colaggio ceramico, di opere anche di grandi dimensioni, presso gli stabilimenti ILVA refrattari di Vado Ligure, Livorno e Corsico. La Tuffatrice, scultura in marmo bianco di Carrara realizzata tra il 1941 e il 1942, è una delle sedici opere esposte alla Biennale di Venezia del 1942. L'opera, la cui plasticità manifesta interessi postcubisti, testimonia la ripresa della scultura, dopo il periodo di crisi e di allontanamento da essa per dedicarsi alla pittura.

Di grande ed esclusivo interesse sono inoltre due opere - che costituiscono un unicum nel percorso artistico martiniano - proprie di quel "non finito" che esalta la massima rappresentatività insita nella materia e contiene il germe del rinnovamento della sua scultura: Amplesso, monumentale scultura in pietra del 1940, mai presentata dall'artista in vita ma esposta una sola volta alla Biennale Internazionale di Scultura a Carrara nel 1998, si tratta di è un'opera costruttiva, architettonica, la cui forma contraddistinta dall'incastro dei corpi, al limite del figurativo, è suggerita dal blocco nel rispetto della materia. Deposizione, del 1941-42, scultura in marmo bianco di Carrara, è invece esemplificativa della lunga meditazione di Martini sul tema della deposizione al quale dedicò molti lavori nell'arco degli anni. L'esperienza della morte viene rivissuta nel composto dolore della madre che accoglie il corpo del figlio e con esso, nel marmo, diviene unica dolorante materia.

La partecipazione di Arturo Martini a pubblici concorsi è documentata oltre che dai gessi per il Monumento ai Caduti anche dai bozzetti in bronzo per il Monumento al Duca D'Aosta le cui vicende impegnarono l'artista dal 1933 al 1935. In mostra sono esposti i due gruppi scultorei La Forza e gli Eroi e La Fede e La luce e otto bassorilievi raffiguranti La messa al campo, Le Crocerossine, I gas asfissianti, Il riposo in trincea, I reticolati, I rifornimenti, Il Piave , L'assalto, caratterizzati da una mancanza di enfasi celebrativa .

Ente promotore: Comune di Vado Ligure
Con il contributo di Fondazione A' De Mari Cassa di Risparmio di Savona
Patrocinio: Regione Liguria, Provincia di Savona

Comitato scientifico
Roberto Bertagnin, scultore, aulunno prediletto e genero di Arturo Martini Arrigo Cameirana, ceramologo di fama internazionale Cecilia Chilosi, curatrice delle mostre "Bianco-blu. Cinque secoli di grande ceramica in Liguria" (Genova 2004 Capitale Europea della Cultura) e del Progetto "Thesaurus"; Eliana Mattiauda storica dell'arte, direttrice della Pinacoteca Civica di Savona

Ufficio Stampa
eventi e comunicazione - Emanuela Filippi
02.4547.9017 - eventiecomunicazione@gmail.com

Inaugurazione Mercoledì 5 dicembre, ore 17

Museo Civico di Villa Groppallo e Pinacoteca
via Aurelia, 72/74 - Vado Ligure (SV)
Orario: Da martedì a domenica ore 15.00-19.00 Lunedì chiuso

Scuole:
Da martedì a venerdì ore 9.00-12.00 Per le scuole è obbligatoria la prenotazione

Gruppi:
Per i gruppi organizzati (max 20 persone) è obbligatoria la prenotazione Visite guidate e laboratori per scuole su prenotazione

Biglietti:
intero: euro 6, ridotto: euro 4 (maggiori di 65 anni, gruppi organizzati, scuole elementari, medie inferiori e superiori, studenti universitari); ridotto: euro 2. sconto famiglia (due adulti con almeno un minore), residenti a Vado Ligure, clienti del Gruppo Carisa gratuito: bambini fino ai 6 anni, giornalisti con tessera professionale, guide turistiche della provincia di Savona, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatori gruppi

Visite guidate:
Prenotate per gruppi (fino a 20 persone) euro 30 Per le scuole (solo su prenotazione) euro 15

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dal 4/12/2007 al 7/3/2008

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