Piazza Maggiore
Bologna
piazza Maggiore

Francesco Paolo Ruggiero
dal 8/12/2007 al 8/12/2007

Segnalato da

JPS



approfondimenti

Francesco Paolo Ruggiero



 
calendario eventi  :: 




8/12/2007

Francesco Paolo Ruggiero

Piazza Maggiore, Bologna

Nativity - non sara' mai ch'io lasci i figli miei in mano di nemici. Performance. Un gruppo di donne con pancioni posticci, si snoda e percorre il centro della citta' e abbraccia il pubblico ignaro.


comunicato stampa

Una famiglia, un’unica famiglia autonoma dove ognuno può essere sé stesso, senza compromessi, migra dalla performance dello scorso anno: Natività – una performance sul diventare madre.

Un gruppo di donne (non necessariamente biologiche) con pancioni posticci, si snoda e percorre il centro della città di Bologna; parte da via Indipendenza, si ferma in Cattedrale per un momento di riflessione, prosegue fino a piazza Maggiore e a palazzo D’Accursio dove l’azione entra nel vivo integrandosi con un pubblico ignaro: abbracciano e stringono gli osservatori fino a far scoppiare il palloncino che permette loro di apparire gravide. Un aborto volontario, con lo scoppio avviene una vendetta pensata, premeditata contro la Chiesa, contro lo Stato.

“Ma no, giuro sui demoni vindici di
sotterra, non sarà, non sarà mai ch’io
lasci i figli miei in mano di nemici”
Euripide – Medea

Nemici, Nemici per i quali si oserebbe – come Medea – uccidere i figli, per i quali si è disposti a sacrificare il proprio seme. Perché nonostante l’affetto che si può avere per un figlio, il desiderio di vendetta si rivela più forte. Vendetta contro la Chiesa e contro lo Stato, che si arrogano la facoltà di legiferare sulla genitorialità; come se si potesse decidere chi ne ha diritto o meno.

Con un Azione calata nel tessuto urbano, oggi ci costruiremo uno spazio nostro, un luogo rubato a quelle leggi che ci impediscono di essere madri, di essere padri. Che ci costringono a vergognarci di noi stessi e del nostro desiderio di procreazione; che ci impongono viaggi ed esilii da affrontare col cuore pesante come bagaglio e con valige stipate di paure dubbi e speranze.

Una performance pensata come viaggio, come ritorno da una feconda terra promessa; come passaggio davanti a gente che non sà – o non vuole sapere – ma che è costretta a una relazione, è obbligata a sentire il dolore, ed il peso che si deve portare se si vuole essere genitori in Italia. Per questo, oggi uccideremo i figli con le nostre mani, con i nostri abbracci, con tutto il nostro amore.

Piazza Maggiore
Bologna

IN ARCHIVIO [23]
Eugenio Riccomini
dal 23/7/2014 al 23/7/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede