Sara Agutoli
Stefania Mighetti
Kanako Noda
Costanza Palmirani
Angela Sacco
Lucio Terenzi
Cristina Rizzo
Marco Mazzoni
Kinkaleri
Lelio Aiello
Il secondo appuntamento di deja.vu propone i Kinkaleri in "Uso pratico contemplativo", un'azione performativa che lega l'esperienza del corpo a quella del video. Il workshop coinvolge gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, in un lavoro corale con i due artisti invitati (Cristina Rizzo e Marco Mazzoni).
a cura di Lelio Aiello
Sabato 8 dicembre neon>campobase presenta alle ore 18:30 il secondo
appuntamento di déja.vu, progetto a cura di Lelio Aiello, prodotto
dall'associazione culturale aritmia e realizzato in collaborazione
con Accademia di Belle Arti di Bologna, neon>campobase e Cineteca.
Dopo il laboratorio con John Duncan dedicato alla ricerca sonora
nelle arti visive, Il secondo appuntamento di déja.vu propone i
kinkaleri in "Uso pratico contemplativo", un'azione performativa che
lega l'esperienza del corpo a quella del video. Il workshop coinvolge
Sara Agutoli, Stefania Mighetti, Kanako Noda, Costanza Palmirani,
Angela Sacco e Lucio Terenzi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna,
in un lavoro corale e in un progress operativo che durerà cinque
giorni in cui si lavorerà sulla costruzione di una video istallazione
e di una performance dei due artisti invitati (Cristina Rizzo e Marco
Mazzoni).
Se l'oggetto da indagare è il corpo e la sua gestualità, la sua
identità sempre più precaria e la sua inadeguatezza nello stare al
mondo, il soggetto protagonista di tutta l'azione è la sua ombra
proiettata o meglio ancora, così come ci suggeriscono i kinkaleri nel
titolo, di corpi inondati da un fluire di luce in continua
trasformazione tonale, che va dalla purezza del bianco ai toni più
acidi. Un corpo unico, una massa, un unico volume azionato da
movimenti lenti alternati a momenti di isteria e perdita del
controllo. L'occhio elettronico della videocamera osserva lo
svolgersi dell'azione, del disegno, a volte astratto perchè non
dichiara del tutto la sua identità, la sua forma, suggerendone solo
l'origine...la lucina rossa della videocamera lampeggia ad un ritmo
costante e registra su un nastro magnetico luci e ombre di corpi,
anzi di un unico corpo... nel frattempo sono passati due giorni
dall'inizio del workshop...e la lucina rossa continua a lampeggiare.
Kinkaleri nasce nel 1995 come raggruppamento di formati e mezzi in
bilico nel tentativo. I sei componenti si incontrano, unendo le loro
esperienze e studi precedenti maturati in vari campi, con
l'intenzione di realizzare dei progetti specifici, sollecitando
quindi la volontà di operare intorno a delle idee concrete e curando
sempre tutti gli aspetti necessari alle creazioni della propria
attività: progettazione, ideazione, drammaturgia, distribuzione,
gestione. I lavori di Kinkaleri hanno ricevuto ospitalità in numerose
programmazioni ibride di genere, trovando un importante
riconoscimento sulla scena della ricerca italiana e soprattutto
estera. Il gruppo è formato da Matteo bambi, Luca Camilletti, Massimo
Conti, Marco Mazzoni, Cristina Rizzo, Gina Monaco.
Nel 2002 Kinkaleri riceve il “PREMIO LO STRANIERO “Scommesse per
il futuro” e il PREMIO UBU per lo spettacolo
i workshop che propone déja.vu sono laboratori che mettono in
relazione artisti affermati con giovani talenti e si collocano, in
maniera trasversale, laddove gli ambiti culturali delle arti visive,
della ricerca sonora, del teatro, della performance e del cinema si
scambiano i codici, si contaminano, nel tentativo di evidenziarne le
divergenze e i punti di incontro.
Sabato 8 dicembre 2007 alle 18.30
neon>campobase
via Zanardi 2/5, Bologna
Ingresso libero