Sono aperte le iscrizioni a "Documentare il paesaggio urbano" workshop che si terra' dal 16 al 19 dicembre e tenuto da Guido Guidi, uno dei piu' importanti fotografi italiani contemporanei. Il suo lavoro e' diretto verso una lettura analitica dello spazio. Egli utilizza la fotografia come ricognizione critica delle valenze di un preciso territorio.
Stagione di Caccia 2001- Festival Internazionale di Arte Urbana - 3 edizione - Bologna 10-21 dicembre 2001
Workshop di Fotografia: Bologna, 16–19 dicembre 2001
Guido Guidi
DOCUMENTARE IL PAESAGGIO URBANO
Temi e contenuti
Guido Guidi è uno dei più importanti fotografi italiani contemporanei. Il suo lavoro è diretto verso una lettura analitica dello spazio. Egli utilizza la fotografia come ricognizione critica delle valenze di un preciso territorio. Per Guido Guidi fotografare il paesaggio urbano significa “porsi – e porre – nuovi interrogativi circa la nostra percezione di spazi visivi, quotidiani, scrutandone con intenzionalità grandi e piccole, anonime e comunque irreversibili, trasformazioni. Significa anche, ribadire la necessità di un controllo assoluto nella restituzione di quelle veduteâ€, capace “di far guardare con occhi nuovi un paesaggio quotidiano altrimenti inafferrabile†perché discontinuo.
Lo sguardo fotografico non è solo uno strumento tecnico indispensabile per documentare la realtà (rilevamento), ma è anche in grado di contribuire alla costruzione estetica del paesaggio contemporaneo (interpretazione).
Attività /Programma
Il laboratorio consiste in una giornata di introduzione al lavoro e coordinamento (16 dicembre), una giornata di sopralluogo individuale o in piccoli gruppi (17 dicembre) e due giornate di elaborazione dell’esplorazione e approfondimento dell’osservazione (18-19 dicembre).
La descrizione e comprensione dello spazio contemporaneo necessitano di una percezione di esso attraverso un’esperienza legata al movimento; perciò si offrirà l’occasione ai partecipanti di misurarsi con una visività dello spazio nuova, dove la frammentazione dello sguardo, la moltiplicazione dei punti di vista e il recinto-inquadratura specifico del mezzo fotografico possono essere riconnessi attraverso le varie esperienze soggettive.
Il workshop inoltre si relazionerà con gli altri eventi del festival (V. sotto) che indagheranno la città con altri linguaggi e media.
Iscrizioni
Il corso è indicato per studenti, professionisti, artisti e cultori della materia come momento di studio, condivisione e di aggiornamento professionale. Sono richieste basi tecniche medie sulla ripresa fotografica e la disponibilità di una propria attrezzatura (possibilmente anche un cavalletto).
Orario di lavoro: dalle 10.00 alle 18.00.
Costo: L. 300.000 escluse le spese del materiale.
Sarà attiva una convenzione con un laboratorio fotografico per lo sviluppo delle foto in giornata a costo ridotto.
Informazioni e iscrizioni:
Orchestra Stolpnik tel:. 051 357560 (dalle h.17.00 alle h. 19.00)
IL FESTIVAL Stagione di Caccia
Stagione di Caccia è un festival multidisciplinare pluriennale che si avvale della competenza di artisti, filosofi, architetti e scienziati da diversi paesi del mondo per la creazione di un Osservatorio su Bologna e il nuovo paesaggio urbano.
Gli scrittori, artisti visivi, architetti, filosofi, musicisti invitati saranno testimoni di diversi momenti della città e, inserendosi con la propria pratica nel suo tessuto, ne evidenzieranno aspetti, luoghi, visioni che possano scuoterci dall’abitudine a percepire solo quello che riconosciamo, spesso ignorando lo spessore e la stratificazione (verticale e orizzontale) della realtà che viviamo.
L’Osservatorio sarà un luogo policentrico che si espanderà nella città e nel territorio definendosi attraverso lo sguardo estraniato di creativi e di pensatori che cercheranno di abbracciare un luogo, un tempo, una rete di relazioni culturali, creando allo stesso tempo degli eventi micro-storici che andranno ad inscriversi nel flusso della storia della città .
Stagione di Caccia propone diverse possibilità di approccio artistico al territorio; è una molteplicità di sguardi sullo spazio inteso come materia mobile e sensibile ai diversi passaggi che lo modellano e trasformano e che, proprio attraverso la molteplice visione, ci può rivelare nuovi interstizi altrimenti invisibili e suggerire ulteriori possibilità del reale.
Ospiti della terza edizione 2001 saranno: Andreas Gysin (Svizzera), Douglas Parson, (USA), Gregor Kamnikar (Slovenija), Guido Guidi (Italia), Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea (Italia), Jan Ritsema (Olanda), Janos Sugar (Ungheria), Jean Damien Fleury (Svizzera), Orchestra Stolpnik (Italia), Showcase Beat le Mot (Germania), Zeliko Zorica (Croazia)
Il workshop verrà realizzato in collaborazione con la Galleria Facchinato e PhotoLab Service