E' deciso: si muore! Per raccontare Paul Gauguin, l'artista ha inventato una nuova forma di narrazione: un graphic novel in forma di "predicazione". Un testo accompagnato dalle immagini e da lettere e documenti d'epoca, e soprattutto un testo pensato per essere letto ad alta voce.
Un testo pensato per essere letto ad alta voce, accompagnato da splendidi
acquerelli: Marcello Jori predica la grande arte.
È il 1895 quando Paul Gauguin lascia Parigi. Alle spalle le illusioni di
successo e ricchezza, di fronte a sé il sole caldo di Papeete e la sua
ultima stagione di artista, la più intensa. Parte da qui, dall’ultimo
Gauguin, il nuovo libro di Marcello Jori. “È deciso: si muore!” è prima di
tutto un omaggio e un atto d’amore, ma anche l’abbraccio e l’ideale
risarcimento dedicato da un artista contemporaneo (Jori) all’”artista più
abbandonato di tutti i tempi”, Gauguin, che in vita conobbe solo derisione,
povertà e malattia.
Per raccontare Paul Gauguin, Marcello Jori ha inventato una nuova forma di
narrazione: un graphic novel in forma di “predicazione”. Un testo
accompagnato dalle immagini e da lettere e documenti d’epoca, e soprattutto
un testo pensato per essere letto ad alta voce.
“È deciso: si muore!” è un libro d’artista in cui parole e immagini sono
inseparabili: il testo, scritto a mano, si mescola e si fonde ad acquerelli
delicati e intensi che citano le opere di Gauguin. Il risultato è una
meditazione profonda sul destino dell’essere artista. Per Jori, Paul Gauguin
è un martire, un Gesù della pittura: le malattie che lo affliggevano,
l’abbandono da parte della moglie, il trattamento spietato ricevuto
dall’ambiente dei galleristi, critici e artisti francesi sono le tappe di un
cammino di disperazione che porta il pittore verso il suicidio. Tre picchi
di dolore che spingono l’artista a scrivere la fatidica frase: “È deciso: si
muore!”.
L’autore
Nato a Merano, Marcello Jori è stato membro di Valvoline, il gruppo di
artisti e fumettisti che a cavallo fra gli anni ’70 e ’80 rivoluzionò le
arti grafiche. Da allora il suo nome è uno dei più importanti sulla scena
artistica italiana. I suoi lavori sono stati esposti tra l’altro alla
Biennale di Venezia, alla Biennale di Parigi e alla Quadriennale di Roma.
Muovendosi tra fotografia, pittura, fumetto, Jori non ha remore nel passare
dall’arte “alta” a forme espressive più popolari.
11 dicembre 2007 ore 19
MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma, Sala Conferenze
via Reggio Emilia, 54 Roma
Ingresso libero