Diverse sedi
Genova

Alzek Misheff
dal 13/12/2007 al 14/12/2007
14 dicembre ore 17, 15 divembre ore 11.30

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Alzek Misheff



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13/12/2007

Alzek Misheff

Diverse sedi, Genova

Una performance acustico-visiva di Alzek Misheff. L'artista coniuga la ricerca artistica di ambito concettuale con un evento 'marino': la traversata dell'oceano Atlantico a nuoto, dal 14 al 19 agosto 1982, compiuta dall'artista nella piscina del transatlantico Queen Elisabeth 2 in viaggio tra l'Inghilterra e New York. Prevista anche una tavola rotonda.


comunicato stampa

in collaborazione e interscambio tra i due musei genovesi:

Venerdì 14 dicembre 2007 ore 17.00 Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce – Via Ruffini, 3
Tavola rotonda con Enrico Pedrini, Paolo Bolpagni, Sandra Solimano e Alzek Misheff. Incontro aperto al pubblico

Sabato 15 dicembre 2007 ore 11.30 Galata Museo del Mare – Via Calata dei Mari, 1
Performance Fono Figura, con la scultura “La torta del nuotatore” di Vittorio Valente. “LA NAVE E IL NUOTATORE”,l’esecuzione di un dipinto sonoro. Il pennello a infrarossi e il pianoforte a coda Disklavier insieme a Rocco Parisi - bass clarinet virtuoso. Evento aperto al pubblico

Il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce e il Galata Museo del Mare danno inizio a un’inedita collaborazione presentando insieme, nelle giornate di venerdì 14 e di sabato 15 dicembre, una performance acustico-visiva di Alzek Misheff. L’artista coniuga la ricerca artistica di ambito concettuale con un evento “marino”: la traversata dell’oceano Atlantico a nuoto, dal 14 al 19 agosto 1982, compiuta dall’artista nella piscina del transatlantico Queen Elisabeth 2 in viaggio tra l’Inghilterra e New York.

A 25 anni di distanza da questa performance che propose l’arte come “attraversamento” di senso, metafora, riflessione sugli inganni e le insidie della comunicazione, Alzek Misheff - reduce dall’omaggio a Beuys alla Biennale di Venezia di quest’anno - celebra l’evento con un doppio appuntamento: un incontro al museo di Villa Croce (venerdi 14 dicembre alle ore 17) a cui interverranno, oltre all’artista, Paolo Bolpagni, Enrico Pedrini e Sandra Solimano e con l’esecuzione di un dipinto sonoro, La nave e il nuotatore, nella sala del Piroscafo, al Galata Museo del Mare ( sabato 15 dicembre alle ore 11,30). La performance sonora è realizzata con la collaborazione del clarinettista Rocco Parisi e dell’artista Vittorio Valente, artefice de “la torta del nuotatore”, ingannevole leccornia in silicone che ripropone giocosamente il tema dell’ambiguità tra realtà e rappresentazione.

Da oltre tre decenni l’aspetto processuale della ''fono figura'' rappresenta la parte centrale nel lavoro di Alzek Misheff: la generazione del suono e della nota voluta da una parte, il dipingere sulla tela e la riuscita della figura dall'altra, dipendono dalla sensibilità e dalla capacità della mano in una unione totale nel tempo medesimo dell'esecuzione della musica e della pittura.

SWIMMING ACROSS THE ATLANTIC, 1982
In cinque giorni, dal 14 al 19 agosto 1982, quanto dura la traversata tra Inghilterra e New York del transatlantico Queen Elizabeth 2, nuotare nella piscina per quattro ore al mattino e quattro al pomeriggio. Considerare la piscina come spazio di lavoro, ufficio. Rilasciare dall'''ufficio'' ai passeggeri che nuotano insieme all’artista un certificato che dimostra che hanno realmente traversato una porzione dell'Atlantico a nuoto. Entrare ed uscire dalle due dogane, passaporto in mano, immerso in una vasca a rotelle, sospinto dai doganieri.

Tre anni di preparazione, 12 mostre e performance tra Milano e New York, tra le quali, due anni prima del viaggio vero, nasce un’opera teatrale. Sul palcoscenico del teatro Pierlombardo (oggi Franco Parenti), una piscina lunga 10 metri dove viene raccontato il futuro viaggio. A Pavia in piazza e anche a Ferrara.
Non l’acqua e nemmeno il nuoto sono rilevanti.

La metafora del nuotatore come concezione che determina una vita, una fisionomia e comportamento.
Attraversare come verbo, come pensiero, come determinazione, esporsi e subire il mondo e i media in una auto-trappola…negli anni 70 Misheff usava la parola bugia. Una messa in scena, un disegno. Questione di contenitori, piscina e nave. Mentre tutti i contenitori nel mondo si sono ingranditi, si pubblicizzano, si moltiplicano, si inter-scambiano sempre di più e sempre meglio. E’ successo nel frattempo proprio questo : sono diventati tenui e più timidi i contenuti.

Ha voluto sostenere che un particolare titolo può avere una irresistibile forza e per realizzarlo può costare quasi niente. Era una intuizione-anticipazione e rivelazione delle possibilità di manipolazione a livello di comunicazione di una qualsiasi cosa: la così detta epoca “della comunicazione” può essere chiamata “della manipolazione”, del resto in qualche modo sempre esistita.

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
via Jacopo Ruffini, 3 - Genova

Galata Museo del Mare
Calata de Mari, 1
Orario: venerdi ore 17, sabato ore 11.30
Ingresso libero

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