Supportico Lopez
Napoli
via Supportico Lopez, 32
081 445759
WEB
In attesa di risposta
dal 14/12/2007 al 2/2/2008
mart-ven 15.30-19

Segnalato da

Gigiotto Del Vecchio




 
calendario eventi  :: 




14/12/2007

In attesa di risposta

Supportico Lopez, Napoli

Opere di Matthew Antezzo, Tom Burr, Kirsten Pieroth, Sean Snyder. Una mostra che tocca diversi punti del processo compositivo, dal video, al disegno, alla fotografia, all'installazione. Il progetto propone spunti di riflessione estremamente attuali e che rappresentano una possibilita' per meglio comprendere e definire le dinamiche, politiche ed esistenziali, spesso incomprensibili, del vivere odierno. A cura di Gigiotto Del Vecchio & Stefania Palumbo.


comunicato stampa

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a cura di Gigiotto Del Vecchio & Stefania Palumbo

Matthew Antezzo, Tom Burr, Kirsten Pieroth, Sean Snyder

Il 15 dicembre 2007, Supportico Lopez, progetto curatoriale gestito da Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo, inaugura In attesa di risposta. In mostra saranno presentate le opere di quattro artisti tra i più attivi in campo internazionale: Matthew Antezzo, Tom Burr, Kirsten Pieroth, Sean Snyder. Una mostra che tocca diversi punti del processo compositivo, dal video, al disegno, alla fotografia, all’installazione.

Attualmente la serie infinita di riflessioni politico-sociali prodotte dalla nostra società, si traduce in memoria culturale attraverso immagini che diventano vere e proprie icone di riferimento. Alcuni artisti lavorano con queste immagini, riproponendole nelle opere e reinterpretandole, riuscendole a trasformare in nuove proposte di pensiero. In questo modo Matthew Antezzo lavora con immagini preesistenti di personalità importanti tratte da riviste o da internet, creando così il suo personale cosmo di memoria culturale e sottolineando, allo stesso tempo, il potere sempre maggiore dei mass media facendo sconfinare la pittura all’interno del mondo della comunicazione di massa. Così il grande arazzo/ritratto del Subcomandante Marcos e il più piccolo ritratto a matita della leader dell’opposizione democratica birmana Aung San Suu Kyi, rappresentano due interi mondi culturali, politici e sociali espressi attraverso un’immagine immediatamente familiare.

Un progetto che, attraverso lo specifico dei quattro artisti invitati, propone più spunti di riflessione estremamente attuali e che rappresentano una possibilità ulteriore per meglio comprendere e definire le dinamiche, politiche ed esistenziali, spesso incomprensibili, del vivere odierno. Attraverso l’arte e i suoi incipit, sebbene non si tratti di soluzioni, si possono immaginare ipotesi di sopravvivenza civica, poetica ed esistenziale, così come possibili risposte.

Il lavoro di Tom Burr mette assieme l’aspetto più penetrante della forma e della struttura, le sue grandi passioni, da Dan Graham a Robert Morris fino al modernismo, con aspetti legati ad una dimensione di oscuro romanticismo e sospensione narrativa che sottolineano la sensibilità del guardare lo svolgersi delle cose da una prospettiva intima e di esprimere, attraverso la forma, la propria visione.

Sean Snyder riprende una linea più apertamente politica decidendo di mostrarci l’aspetto più debole e più ridicolo del dittatore nord coreano Kim Il Sung. Due composizioni fotografiche che riguardano i tacchi che il dittatore è solito indossare per dissimulare la sua bassa statura, particolare che Kim Il Sung ha severamente vietato fotografare e che rappresenta una stupida vanità, in stridente contrasto con le possibilità mai concesse al popolo nord-coreano. Un’attenta analisi quella di Snyder che spesso si basa sulla rilettura di materiale fotogiornalistico per metterne in discussione il valore politico e propagandistico.

Un viaggio attraverso immagini e forme che si conclude con la passeggiata al contrario che Kirsten Pieroth fa in bicicletta per le strade di Copenhagen, un piccolo sovvertimento di regole precostituite che ribalta l’intero ordine delle cose. Il riutilizzo di oggetti che normalmente appartengono a sfere domestiche, cose di tutti i giorni classificate attraverso la loro forma, funzione o identità culturale e che vengono spostati dal loro contesto originario e sottoposti a nuove ed ulteriori possibilità interpretative ed esistenziali, è una caratteristica del lavoro della Pieroth.

Supportico Lopez è un project space, un luogo in cui la proposta culturale e la discussione sono protagoniste, nel tentativo di aggiungere un altro tassello all'attività ed al fermento della città di Napoli, proponendo ipotesi di confronto e collaborazione.

Opening sabato 15 dicembre 2007 ore 19

Supportico Lopez
via Supportico Lopez, 32 - Napoli
Dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19 e su appuntamento

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Curated by Gigiotto Del Vecchio & Stefania Palumbo

Matthew Antezzo, Tom Burr, Kirsten Pieroth, Sean Snyder

On 15 December 2007, Supportico Lopez, an art exhibition program managed by Gigiotto Del Vecchio and Stefania Palumbo, will inaugurate In attesa di risposta (“Waiting for an Answer”), displaying works by four among the most active artists on the current international scene: Matthew Antezzo, Tom Burr, Kirsten Pieroth, and Sean Snyder. The exhibition will touch on different aspects of the compositional process, including video, drawing, photography, and installation.

Today, the infinite series of political and social reflections produced by our society translate into cultural memory through images that become true icons. Some artists work with these images, using them in their works and reinterpreting them in such a way that they manage to express new thoughts. Matthew Antezzo, for instance, works with images of personalities taken from magazines or the Internet, which he uses to create his personal cosmos of cultural memory and to stress the ever increasing power of mass media. Thus, his works reach beyond the boundaries of painting into the world of mass communication. His large portrait-tapestry of Subcommander Marcos and his smaller pencil portrait of the woman leader of the Burmese democratic opposition, Aung San Suu Kyi, use familiar images to evoke two whole cultural, political, and social worlds.

Through the works of the four invited artists, the exhibition project provides stimuli for a reflection on themes that are of great relevance today, and thereby offers an opportunity to reach a better understanding of the often incomprehensible political and existential dynamics of modern life. Art and its incipits, although they do not provide solutions, help to imagine hypotheses for civil, poetic, and existential cohabitation, as well as possible answers. Tom Burr’s work combines the most penetrating aspects of form and structure - his great passion, from Dan Graham through Robert Morris to Modernism - with a dimension of obscure romanticism and narrative suspension that underscore his sensitivity as he gazes at events from an intimate perspective and expresses his vision through form.

Sean Snyder’s approach is more openly political. He chooses to show us the weakest and most ridiculous side of the North Korean dictator Kim Il Sung. Two of his photographic compositions are centered on the high heels that the dictator usually wears to conceal his shortness, a detail that Kim Il Sung severely forbade to photograph, and a token of his stupid vanity, which clashes harshly with the possibilities the North Korean people were never granted. Snyder’s careful analysis is often based on his reinterpretation of newspaper photographs to challenge their political meaning and their propagandistic intents.

This journey through images and forms is concluded with Kirsten Pieroth’s backwards bicycle ride through the streets of Copenhagen, a small subversion of the rules that ends up subverting the whole order of things. Typical of Pieroth’s work is the reusing of objects usually belonging to the domestic sphere, every-day life things classified by shape, function, or cultural identity, which she removes from their original context to create an opportunity for new interpretive and existential possibilities.

Supportico Lopez is a project space; a place where cultural initiatives and discussion have center stage. Supportico Lopez seeks to add to the activity and ferment of the city of Naples by launching hypotheses for debate and collaboration.

Matthew Antezzo è nato nel 1962 nel Connecticut. La sua prima mostra personale è nel 1991 da Randy Alexander a NY, da quel momento avvia una brillante carriera che lo porta a mostrare il suo lavoro in gallerie private del calibro di Gorge Philippe & Natalie Vallois, Sperone, Basilico Fine arts, Klosterfelde, Maccarone, Blum & Poe, Monica Spruth. Ha inoltre esposto in alcuni dei più importanti musei e mostre di gruppo del mondo, tra cui il Wattis Institute di San Francisco, alla Biennale di Liverpool, al Mamco di Ginevra, all ICA di Londra, alla Biennale del Withney di New York.
Vive e lavora a Berlino e New York.

Tom Burr è nato nel 1963 a New Heaven (USA) vive e lavora a NY. Espone a partire dalla fine degli anni ottanta in gallerie private e musei tra i più importanti internazionalmente. Da American Fine Arts, al White Columns, al Withney Museum of American Art di NY, da Almine Rech a Parigi, alla galleria Neu di Berlino, da Franco Noero a Torino, allo Sculpture Project di NY, ala Secession di Vienna.
Vive e lavora a NY.

Kirsten Pieroth è nata nel 1970 a Offenbach/Main in Germania. Ha esposto da Cubitt a Londra (con Henrik Olesen), alla Contemporary Art Gallery di Vancouver, al Portikus di Francoforte, da Klosterfelde a Berlino, al Museo Charlottenborg di Copenhagen, da Franco Noero a Torino. A partecipato a Manifesta 5 a San Sebastian, al Palais de Tokyo, alla Kunstverein di Francoforte.
Vive e lavora a Berlino.

Sean Snyder è nato nel 1972 a Virginia Beach/USA. Ha mostrato il suo lavoro allo Stedelikjk Museum di Amsterdam, alla sala Rekalde di Bibao, da Lisson a Londra, al Van Abbe Museum di Eindoven, alla galleria Neu di Berlino, da Chantal Crousel di Parigi, alla Wiener Secession di Vienna, al Portikus di Francoforte, alla Biennale di Istanbul, al De Appel di Amsterdam, da Massimo Minini a Brescia, allo ZKM di Karlsrhue, da Leo Konig di NY, all’ICA di Londra, al Wattis Institute di San Francisco. Alla Biennale di Gwangiu, al Palais de Tokyo di Parigi, alla Schirn Kunsthalle di Francoforte.
Vive e lavora a Berlino

Opening Saturday 15 December 2007, 7.00 PM

Supportico Lopez
via Supportico Lopez, 32 - Napoli
Tuesday to Friday, 5.30 to 7.00 PM, and by appointment

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