Joseph Beuys
George Brecht
Giuseppe Chiari
Geoff Hendricks
Ray Johnson
Joe Jones
Milan Knizak
Charlotte Moorman
Daniel Spoerri
Wolf Vostell
Andrea Della Rossa
Marco di Mauro
Opere scelte. Collettiva. L'arte come attivita' ludica e disimpegnata, in balia dello humour e del non-sense, l'arte come flusso di energia che investe tutte le attivita' umane, dai gesti piu' comuni ed elementari fino al teatro, la musica, la danza, le arti visive.
L'arte come attività ludica e disimpegnata, in balia dello humour e del
non-sense, l'arte come "flusso" di energia che investe tutte le
attività
umane, dai gesti più comuni ed elementari fino al teatro, la musica, la
danza, le arti visive. Un'arte "totale", libertaria e antidogmatica,
che
sconfina nel quotidiano e coinvolge attivamente il fruitore, annullando
il diaframma tra l'arte e la vita, l'opera e il pubblico, il creatore e
lo spettatore. Tutto questo è Fluxus, il movimento fondato nel 1962 da
George Maciunas, che promosse la fusione delle varie modalità espressive
nell'happening, evento basato sulla casualità e l'effimero,
sull'azione
scenica senza matrice, sulla libera unione di elementi alogici.
L'happening è un'irruzione nella quotidianità e nella vita reale, in
aperta polemica con i valori estetici su cui si fondano le belle arti.
Al movimento Fluxus è dedicata la mostra collettiva allestita da Andrea
Della Rossa nella galleria Area 24, che coinvolge i principali esponenti
del movimento: Joseph Beuys, George Brecht, Giuseppe Chiari, Geoff
Hendricks, Ray Johnson, Milan Knizak, Charlotte Moorman, Daniel Spoerri
e Wolf Vostell. Beuys riassume la filosofia del movimento nel
timbro “hauptstrom" (flusso primario), apposto su una figurina con il
sacro cuore di Gesà¹. L'artista-sciamano coglie l'aspetto vitale insito
nell'oggetto di culto, promovendo una religiosità laica, istintiva,
libera dai dogmi e dalle pratiche rituali. Brecht, che si distingue dai
compagni per la sua formazione scientifica, riconosce nella legge della
casualità il nesso tra l'action painting e la sperimentazione chimica.
Chiari insiste sul concetto di meditazione, impresso a caratteri
cubitali sulla carta, un supporto fragile ma denso di rimandi storici e
culturali. Hendricks invita a raccogliere i sassi lungo il proprio
cammino e a riconoscervi dei volti, delle presenze vive che la nostra
fantasia è in grado di infondere nella materia inerte. Johnson affranca
l'arte dalle leggi del mercato e ne favorisce la libera circolazione
attraverso la mail-art, che si appresta a diventare il mezzo più
immediato per veicolare idee, sentimenti, ma anche messaggi politici che
sfuggono alla censura. Knizak fa colare il gesso liquido su una
fotografia in bianconero, nell'estremo tentativo di ridare la vita
all'immagine cristallizzata sulla pellicola. La Moorman ritrae il suo
violino come parte di sè, un oggetto dalla forma antropomorfa capace di
tradurre il suo spirito e le sue emozioni. Jones progetta un sistema per
suonare il piano senza doverlo estrarre dalla valigia, attraverso un
tasto applicato sul manico, per vivere in simbiosi con la sua musica.
Spoerri raccoglie ed applica su tavola una ceneriera, due tazzine di
caffè e due tovaglioli usati, testimonianze vive di un incontro tra
amici. Vostell sfida la dimensione temporale con sottile ironia,
ritraendo se stesso con una decina di orologi lungo il braccio.
Marco di Mauro
Immagine Joseph Beuys, Sacro Cuore di Gesu', 1975
Inaugurazione sabato 15 dicembre ore 19
AREA24 art gallery
via Ferrara 4 - Napoli
Orario: dal martedi al venerdi ore 17,30-20 e su appuntamento.Festivi chiuso.
Ingresso libero