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Palmi (RC)
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Strawinskij. Colori e musica
dal 17/11/2001 al 25/11/2001

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Maurizio Carnevali



 
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17/11/2001

Strawinskij. Colori e musica

Casa della Cultura, Palmi (RC)

Il consueto appuntamento musicale si colora di una novità: al concerto difatti si accompagnerà una mostra di dipinti di Maurizio Carnevali, che farà da cornice alla musica. Si esibiranno i due pianisti Cristiano Grifone e Carlo Palese in un inedito duo di pianoforti, con musiche di Bach, Debussy e la rielaborazione del Petrushka di Strawinskij. Proprio alla favola tragica della marionetta trasformata in uomo da un Ciarlatano troppo potente si ispira il ciclo pittorico realizzato da Maurizio Carnevali e per la prima volta esposto a Palmi.


comunicato stampa

I colori e la musica di Strawinskij alla Casa della Cultura di Palmi

Domenica alle 18.30 alla Casa della Cultura di Palmi (RC) il consueto appuntamento musicale organizzato dall'Associazione Amici della Musica si colora di una novità: al concerto difatti si accompagnerà una mostra di dipinti di Maurizio Carnevali, che farà da cornice alla musica.

Si esibiranno i due pianisti Cristiano Grifone e Carlo Palese in un inedito duo di pianoforti: non sarà, dunque, un concerto a quattro mani ma due pianoforti insieme suoneranno musiche di Bach, Debussy e la rielaborazione del Petrushka di Strawinskij.

Proprio alla favola tragica della marionetta trasformata in uomo da un Ciarlatano troppo potente si ispira il ciclo pittorico realizzato da Maurizio Carnevali e per la prima volta esposto a Palmi.

La storia di Petrushka ha origine nella fantasia popolare della vecchia Russia e non è mai stata codificata o trascritta.
Così, Strawinskij potè dare la Sua immagine del buffone Petrushka come un personaggio allucinato e incapace che ama inutilmente la Ballerina fatua che per opportunismo vive a fianco del potente Moro potente e violento.

Il Petrushka di Carnevali è invece un personaggio mite e sofferente, che per amore della Ballerina debole e distante, ma pure innamorata di lui, sopporta le angherie e le violenze del Moro e che come definitivo pegno d'amore le donerà la propria vita, strappatagli dal Moro.
Dall'alto campeggia la maschera grottesca del Ciarlatano ubriaco, bizzarro, che mentre impone la sua mutevole volontà alle creature inanimate, ne muove i fili del destino; e quando alle marionette impone d'abbandonare la loro identità originaria, esse trascineranno in questa nuova esistenza l'anima nascosta di quello che fino a quel momento avevano rappresentato.
Unici amici di Petrusha saranno Pulcinella e Arlecchino, omaggio di Carnevali alla Commedia dell'Arte a cui Strawinskij stesso si era ispirato per il balletto "Pulcinella", di poco successivo a Petrushka.

"Ho voluto dare una nuova interpretazione della fiaba, avvalorando la tesi che proprio le storie non scritte sono quelle che non muoiono mai, perché ogni volta che qualcuno le racconta si trasformano, si rigenerano arricchendosi del carattere degli uomini e dei luoghi ove approdano" ha scritto Maurizio Carnevali: questa immortalità delle storie continuerà sempre a ispirare a far godere gli appassionati di musica, di colori , di sensazioni sempre nuove.

I colori di Petrushka
Il balletto Petrushka di Igor Strawinskij, da cui è nata l'idea di questo ciclo di dipinti, mi ha attratto per la profonda misteriosità che esprime, pur muovendosi su una trama apparentemente semplice.

In un giorno di festa, alla presenza di una folla curiosa e colorata, un burattinaio, il Ciarlatano, comincia a muovere i suoi burattini inanimati: Pe trushka, la Ballerina e il Moro. D'improvviso decide di infondere loro il soffio della vita. Da quel momento i personaggi, quasi "liberati" dal fardel lo di una autorità suprema, si muovono con le loro acquisite peculiarità. Ne scaturisce una tragedia grottesca che vedrà i tre personaggi impr igionati in un triangolo passionale il cui epilogo è la morte di Petrushka, il solo a soccombere per amore della tanto desiderata Ballerina.

Nel balletto, nonostante l'escursione tragica della trama, il senso della fiaba non è mai tradito e Petrushka resta fino alla fine il buffone alluci nato, disposto a combattere la sua battaglia d'amore e di giustizia. La drammaticità è sottolineata puntualmente da una mimica straordinaria, che crea una tale condizione di attesa degli eventi da lasciare il pubblico con il fiato sospeso. Un vero capolavoro di psicologia musicale.

Petrushka ha origine nella fantasia popolare della vecchia Russia. Pur cercandolo, non sono mai riuscito a trovare un testo che raccontasse in modo "definitivo" la sua storia. Così, ho anch'io dato una nuova interpretazione della fiaba, avvalorando la tesi che proprio le storie non scritte sono quelle che non muoiono mai, perché ogni volta che qualcuno le racconta si trasformano, si rigenerano arricchendosi del carattere degli uomini e dei luoghi ove approdano.

Dunque proprio perché "interpretativi", questi dipinti danno un'idea diversa dalla scarna traccia documentale che tramanda Petrushka come un buffone smargiasso e maldestro, la Ballerina opportunista e fatua e il Moro potente e inattaccabile, che si muove con pachidermica violenza per difendere ciò che ritiene gli appartenga. Così come diversa è dall'idea di Igor Strawinskij, che vede Petrushka come l'eroe incapace, fisicamente quasi repellente e disposto all'estremo sacrificio per amore della Ballerina che, invece, si presta alla corte del Moro, perché lui, ricco e potente, potrà garantirle ciò che Petrushka non potrebbe mai.

Nella mia fantasia i personaggi si sono insinuati assumendo caratteri diversi da quelli fin qui descritti: Petrushka non appare come un essere repellente, ma un uomo mite e in qualche modo dai bei lineamenti, che per amore sopporta stoicamente le angherie e le violenze fisiche e morali, tanto da ess ere costretto ad assistere, dalla finestra della prigione dove era stato rinchiuso, agli amplessi, quasi stupri, consumati sul corpo dell'amata Ballerina dal Moro violento e fisicamente potente che la pretende per sé; lei, pur amando Petrushka, non sa sottrarsi alla volontà dell'arrogante. Il Mo ro determinerà la morte di Petrushka e l'infelicità della Ballerina, costretta a soggiacergli consumandosi nel ricordo del suo amato.
Il Ciarlatano, quasi una maschera grottesca, ubriaco, bizzarro, campeggiando dall'alto dei dipinti, impone la sua mutevole volontà alle creature inanimate, muovendo i fili col piglio di chi sa che sono quelli del destino; e quando alle marionette impone d'abbandonare la loro identità originaria, esse trascineranno in questa nuova esistenza l'anima nascosta di quello ch e fino a quel momento avevano rappresentato.
La sovrapposizione annulla la distinzione tra il burattino e l'uomo e l'uno e l'altro si fondono in una nuova vita resa possibile dalla negazione totale del proprio ruolo.

La presenza delle maschere della Commedia dell'Arte non è casuale, poiché in esse si rintraccia la natura stessa di Petrushka, assimilabile a que lla di Pulcinella.
Saranno Pulcinella e Arlecchino gli unici amici, in qualche modo anche parenti, che accorreranno in aiuto del nostro eroe, senza pe rò riuscire a modificare l'evolversi tragico degli eventi.
La mostra si sviluppa attraverso quadri che per il ritmo e il taglio sono quelle scene dipinte dal pittore di borgo per il cantastorie, che le aveva c ommissionate e volute in una certa sequenza sul grande lenzuolo, che srotolato, appeso ad una trave, veniva da lui stesso "cuntato".
Io bambino rapito dal racconto, a volte cantato, inseguivo il cantastorie di rione in rione, ignaro di inseguire l'ultimo dei giullari autentici, per poter sentire anc ora una volta delle gesta di Musolino.

La fiaba di Petrushka ora vive in una nuova dimensione: quella figurale, che si aggiunge a quella della musica e della danza che già tanto famosa l' avevano resa, ma resta in costante attesa delle ali della parola che sapranno portarla nell'incantesimo di nuove vite.

A proposito, vi voglio raccontare di.
Maurizio Carnevali

La mostra sarà aperta al pubblico per tutta la settimana.

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