Teatro Arsenale
Milano
via Cesare Correnti, 11
02 8321999 FAX 02 8375896
WEB
Progetto Artaud
dal 8/1/2008 al 2/2/2008
mar - sab 21.15; domenica 16.30

Segnalato da

Matteo Torterolo




 
calendario eventi  :: 




8/1/2008

Progetto Artaud

Teatro Arsenale, Milano

In programma due spettacoli teatrali, una serie di conferenze, letture e proiezioni cinematografiche sullo scrittore francese. Un autore profetico e geniale che, come tutti gli artisti rivoluzionari, aboli' le categorie e fece appello a tutti i sensi alla ricerca spasmodica di un'opera "totale".


comunicato stampa

Il Progetto intende rappresentare l’ideale continuazione della mostra ARTAUD – VOLTI E LABIRINTI, realizzata al Pac di Milano due anni fa circa e che tenne a battesimo Per farla finita col giudizio di dio in una performance di Annig Raimondi e Graziano Piazza, in collaborazione con Outis.

Due spettacoli e due serate speciali in programma nel mese di gennaio 2008, per raccontare Antonin Artaud e la sua dolorosa avventura nel mondo in qualità di grande poeta e grande testimone del ‘900. Un autore profetico e geniale che, come tutti gli artisti veramente rivoluzionari, abolì le categorie e, esplorando ad ampio spettro, fece appello a tutti i sensi alla ricerca spasmodica di un’opera ‘totale’.

Scrive Artaud: “Io rimprovero agli uomini di questo tempo di avermi fatto nascere con le più ignobili manovre magiche in un mondo che non volevo, e di volere con manovre magiche similari impedirmi di farci un buco per lasciarlo. Per vivere ho bisogno di poesia, e voglio vederne intorno a me. E non ammetto che il poeta che sono sia stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico perché voleva realizzare in natura la sua poesia”.

PROGRAMMA

Dal 9 al 13 gennaio 2008 – Teatro Arsenale
VAN GOGH
liberamente tratto da Antonin Artaud
drammaturgia scena e regia Salvo Gennuso
con Elaine Bonsangue, Paola Valenti, Alessia Sorbello, Anna Bellia
in video Marcella Parito, Giovanni Cacciatore
voce fuori campo Fiorenzo Fiorito
costumi Giorgia Salvo
video Stefano Rigano
musiche Giancarlo Trimarchi, computergrafica Mammasonica
luci Massimo Di Stefano
engineering Anna Privitera
produzione Statale 114

Scegliere un testo come Van Gogh il suicidato della società significa esercitare un po’ di presunzione o di sana incoscienza su una materia che è lava incandescente, che non si presenta come forma teatrale tradizionale, anzi, che ha il punto del saggio filosofico, unito all’ira del pamphlet.
Le nostre case e le nostre strade e le nostre città sono popolate d’orrori, e l’arte con la sua follia ha i suoi luoghi separati, i suoi manicomi: i musei. Il teatro ha il suo spazio, il teatro sempre più cimitero, catalogo di cose morte, che Artaud riporta alla vita mettendo alla berlina il perbenismo della società e il suo acquietarsi fra le pieghe della vita.
Così Statale 114 costruisce il suo spettacolo: come uno spettacolo che nasce dai morti e che grida alla vita, come una tragedia senza attori, con un coro di voci che danza sui quadri e ne mette in mostra i colori.

La compagnia teatrale Statale114 (fondata nel 2003 da Marcella Parito, Elaine Bonsangue e Salvo Gennuso) concentra il suo lavoro di ricerca verso una nuova idea di messinscena e di sinergia fra i diversi linguaggi dell’arte; Tra le sue produzioni ricordiamo Sei donne nude, 4 atti unici di Beckett (Respiro, Non io, Va e vieni, Cosa Dove), Il complesso di Thenardier, di José Pliya, Filottete#1 di Heiner Müller, Schifo di R. Schneider, con Graziano Piazza.
Statale 114 da tre anni lavora con l’università di Catania ad un progetto sulla nuova drammaturgia, grazie al quale ha prodotto tre spettacoli e la pubblicazione integrale dei testi di Josè Pliya, prestigioso autore francese già presente nel cartellone della massima istituzione teatrale francese, la Comedie Francaise, ed ancora inedito in italia.
Statale 114 collabora fattivamente all’organizzazione del festival di teatro digitale Cultania, dove Van Gogh ha debuttato con grande successo lo scorso ottobre.

Orario spettacoli: martedì-sabato h 21.15; domenica h 16.30
Prezzo: € 16-12
Info e prenotazioni: Teatro Arsenale tel. 02 8321999/8375896;
http://www.teatroarsenale.orgteatro@teatroarsenale.org

dal 17 gennaio al 3 febbraio 2008 – Teatro Arsenale
PER FARLA FINITA COL GIUDIZIO DI DIO
di Antonin Artaud
regia Annig Raimondi
con Riccardo Magherini, Annig Raimondi
video Virginio Liberti e Aqua Micans
musiche originali Maurizio Pisati
installazione scenica Ernesto Jannini
tecnico Elena Nappi
luci Fulvio Michelazzi
costumi Ambra Rinaldo
produzione Teatro Arsenale/ScenAperta/Egumteatro, nato in collaborazione con il Pac di Milano e Outis in occasione della mostra su Artaud di due anni fa.

La storia di quest’opera è la storia di un testo “maledetto”, proprio come lo fu per lungo tempo il suo autore. Nel 1947, Fernand Pouey, direttore delle trasmissioni letterarie di Radio France, propose ad Artaud di registrare una trasmissione. Nacque così Per farla finita col giudizio di dio, ed ebbe come interpreti Maria Casarès, Roger Blin, Paule Thévenin e lo stesso Artaud il quale, attraverso l’utilizzo di xilofoni, gong, percussioni e timpani - fu impegnato in una vera e propria performance ritmica e glossolalica. La messa in onda, programmata nel febbraio 1948, venne bloccata dall’allora direttore generale della radio francese, nonostante il parere positivo di una quarantina di intellettuali, tra cui Raymond Queneau, Jean Cocteau e René Clair. Un mese dopo, il 4 marzo, Artaud morì nella clinica di Ivry-sur-Seine. Una censura lunga quarantun’anni cadde allora su questa testimonianza estrema ed altissima di uno dei padri del teatro contemporaneo: soltanto nel 1999, infatti, Radio France trasmetterà la pièce radiofonica.

Orario spettacoli: martedì-sabato h 21.15; domenica h 16.30; lunedì riposo
Prezzo: € 16-12

Domenica 20 gennaio 2008 – Cineteca Italiana c/o Spazio Oberdan
ANTONIN ARTAUD: L’OSCURA POESIA DELLA CRUDELTA’
Letture cinema musica
una collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana in occasione di Cineteca60

PROIEZIONI

- L’OCCHIO TAGLIATO/ARTAUD
Montaggio a cura di Donatello Fumarola e Ciro Giorgini a partire dalle immagini di A. Artaud, comprendente l’opera radiofonica Per farla finita con il giudizio di Dio. Prod. RAI, 2004, 25’.
- LA COQUILLE ET LE CLERGYMAN
R.: Germaine Dulac. Sogg.: Antonin Artaud. Fot.: Paul Guichard. Francia 1927, b/n, 35’, muto.
Ossessionato da un’immagine femminile, un sacerdote ha strane visioni di morte e lussuria e deve combattere con i propri impulsi erotici.
«Il film non racconta una storia ma sviluppa una serie di stati d’animo che derivano l’uno dall’altro come il pensiero deriva dal pensiero, senza che tale pensiero riproduca la consequenzialità razionale dei fatti» A. Artaud. Accompagnamento al pianoforte di Antonio Zambrini.

LETTURE

testi scritti da Artaud fra il 1925 e il 1928 tratti da ‘L’Arte e la Morte’, lettere e poesie del periodo di Rodez, verranno letti da Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Maria Eugenia D’Aquino

Orario: h 21.30
Ingresso: € 5 + tessera
Info e prenotazioni: Fondazione Cineteca Italiana, tel. 02 77406300

Lunedì 21 gennaio 2008 – Teatro Arsenale
PER ARTAUD. SANGUINETI E AMICI
serata speciale no-stop con interventi di Edoardo Sanguineti, Niva Lorenzini, Franco Vazzoler, Erminio Risso, Paolo Zublena, Marco Berisso, Demetrio Stratos, Annig Raimondi, Riccardo Magherini, Antonello Cassinotti e altri

In programma dibattito animato - Sanguineti legge Artaud , lettura di brani da le Storie Naturali di Sanguineti, performance di glossolalie dell’artista Antonello Cassinotti, testi ed esecuzione del Pubblico Dormitorio Massuero & figli e un breve video di Demetrio Stratos in Per farla finita col giudizio di dio (per gentile concessione di Daniela Ronconi Demetriou).

Teatro Arsenale
via Cesare Correnti, 11 Milano
Orario: h 21.15
Ingresso: € 9

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