Collettiva. In mostra i risultati del lavoro di Antonello Sestili, caposcuola del movimento della New Photography, e di due tra gli autori piu' rappresentativi che vi hanno aderito; Francesco Giordano e Simona Montilla. In occasione dell'inaugurazione una conferenza sui principi teorici e pratici della New Photography.
Sono presentati i risultati del lavoro di Antonello Sestili,
caposcuola del movimento della New Photography, e di due tra gli
autori più rappresentativi che vi hanno aderito: Francesco Giordano e
Simona Montilla.
Oltre all’esposizione di stampe fine art si terrà, in occasione
dell’inaugurazione, una conferenza aperta alla stampa ed al pubblico
con lo scopo di presentare il linguaggio della New Photography ed
principi teorici e pratici dell’antisimmetria. Nel corso di questo
incontro saranno proiettati ampi stralci del cd multimediale
“Paesaggi terrestri” e saranno commentate dagli autori alcune
opere presenti nell’esposizione.
La composizione antisimmetrica si avvale del supporto di un software
che combina aspetti di psicologia della percezione a modelli logico-
matematici.
Parallelamente, quindi, sarà presentata l’ultima versione del
programma NewPhography per mezzo del quale è possibile generare i
nodi, i vettori significativi, il reticolo antisimmetrico e
numerosissimi modelli astratti ed allo stesso tempo di verificarne la
relazione con le immagini già realizzate.
Introduzione
La New Photography è il tentativo di rappresentare la realtà
visibile con la massima estraniazione possibile. L’oggetto della
visione non è più l’ “oggetto” da riprodurre ma diviene
l’adeguamento formale di uno o più modelli astratti.
Questo non significa, però, che la fotografia debba rinunciare al suo
specifico. Al contrario essa rimane profondamente tecnica e nitida:
ciò che cambia non è la materia da riprendere ma, semplicemente, i
riferimenti della ripresa.
Tutto si realizza attraverso l’introduzione e l’utilizzo di canoni
differenti ispirati non dalla simmetria, che caratterizza la visione
fin qui universalmente accettata, ma dall’antisimmetria che, a suo
modo, si adegua ai formati attualmente utilizzati negli spazi
comunicativi e di cui sia culturalmente che percettivamente si
avverte da anni l’esigenza.
Questi modelli compositivi di “buona sproporzione” e di “non
inquadratura” che fanno ricorso a discipline non propriamente
artistiche, prima fra tutte l’informatica, possono dare risultati
interessanti in tutte le altre arti visive.
Immagine: Antonello Sestili
Inaugurazione 12 gennaio ore 18
Officine Fotografiche Ass. Culturale
Via Casale de Merode 17a, Roma
Orario: dal lunedi al venerdi 16 - 19.30, sabato 10 - 13
Ingresso libero