Webgallery
Roma
via Barnaba Oriani, 16
393 4405382
WEB
Antonio Pierri e Cosimo Angeleri
dal 12/1/2008 al 12/1/2008
18-22
393 4405382

Segnalato da

Giovanni Lauricella




 
calendario eventi  :: 




12/1/2008

Antonio Pierri e Cosimo Angeleri

Webgallery, Roma

Angeleri indaga della materia il significato primitivo, come traccia dell'esistenza. I temi di Pierri ricoprono la superfice pittorica uniformemente. Performance di Claudia De Pascale.


comunicato stampa

IdroMessaggio di Antonio Pierri / n+1=n-1 di Cosimo Angeleri

Due artisti Antonio Pierri e Cosimo Angeleri, insieme nello stesso spazio si esprimono con le proprie opere insieme ad una performace di Claudia De Pascale che mima in una danza astratta il contenuto critico di arte sotto i piedi.

Titolo ovviamente polemico che da il carattere alla rassegna che ogni domenica, o quasi, si ripete già da alcuni mesi a cura di Giovanni Lauricella.

Cosimo Angeleri è un artista che indaga nella materia quel significato primitivo che il tempo gli ha arrecato, al di là dell'uso stesso che ha avuto. Materia come traccia dell'esistenza ma anche e sopratutto riflesso del proprio esistere, spontanea sorgente di domande che invitano a riflettere.

Tutto diventa pelle e rivelazione, ma non nel senso del divenire, quanto nel senso di scoprire, restituire. Cosimo Angeleri è deliberatamente "con-fuso" con le sue opere, vuole in esse trovare se stesso, riscoprirsi e restituirsi. Vi è, nel suo lavoro, una sorta di erotismo virtuale, un tentativo di ricondurre al sapore, il sapere, o la semplice scoperta che lo rivaluti; un po' come il bambino che riconduce tutto alla bocca, primo mezzo di conoscenza, prima entità rivelatrice della propria esistenza.

Così lo interpreta Michele Greco nel suo testo critico.

Un percorso complesso che parte dai requisiti elementari del tracciato umano dove, è lo stesso Angeleri che lo dice, i materiali e le combinazioni d'oggetti cambiano, l'improbabile rimane . Così contrappone all'oggetto l'altra parte della materia, quella che non c'è, quella di cui forse si sente la mancanza, o che forse l'artista ne coglie l'importanza per portare avanti le sue Assenze. In pratica si invita guardare le opere oltre il proprio aspetto, un viaggio che trascina lo spettatore in ambiti imperscrutabili.
Se il colore per Rothko è la ricerca dell'assoluto per Angeleri è l'oggetto anche quando è improbabile, con fantasia, elabora un immaginaria equazione matematica che ci vuole far addentrare in scoperte sorprendenti.
n+1=n-1 dove aggiungere e sottrare pieno e vuoto collimano nel loro valore nullo o infinito. Ad un altro livello significano un'equidistanza tra ciò che è assoluto, superiore, e lo scarto (contrapposto), il marginale che è infimo, ciò che è sputato via.
Oggetti assoluti, come li definisce l'artista, pieni di significati nascosti che creano un fascino accattivante.

Antonio Pierri è un versatile artista capace di affrontare varie tematiche con la stessa efficacia degna di un maestro dell'arte. Famosi sono i suoi temi che ricoprono la superfice pittorica uniformemente. Animali di piccole dimensioni tutti uguali, disposti in una sequenza apparentemente caotica, scandiscono una ripetizione che fa un coinvolgente ritmo cromatico ed una vivace composizione artistica, così come in un altro genere di quadri sono altrettanto vibranti i piani prospettici che interpone in uno spazio immaginario.

Come non soddisfatto delle proprie ricerche scruta in improbabili sfasci di auto un altro genere di composizione rese ironiche dall'uso di automobiline che usano i bambini per giocare.

Il suo capolavore resta sempre La stanza di mamma di cui espone una foto. Una grande istallazione, elogiata da Achille Bonito Oliva e da Enzo Cucchi, che rievoca in dimenzioni originali l'arredo di una camera da letto dei propri genitori, esposta qualche anno fa a Roma al S. Ambrogio, di cui riporto integralmente la poetica versione dell'autore.

Ho visto gente piegata dall'angoscia di avere avuto tutto
E sentirsi incapaci
Altri avere avuto niente e sentirsi inutili
Altri ancora soffocati da troppo affetto o chi da troppa
Disciplina trovarsi costretti da sentimenti inconfessabili
Figli di politicanti di ideologie anticonformiste sentirsi
Preconfezionati
Chi vivere costantemente l'abbandono
Di un padre impegnato di una madre un po' sorda che
Non arrivava mai
Chi non avendo avuto mai avuto un vero dialogo vorrebbe
Inchiodarli al muro
E chi l'ha già fatto
Chi non può farne a meno
Chi li disconosce chi non l'ha mai conosciuti
E chi ne ha troppi.
Ognuno è potenzialmente incazzato coi propri genitori
Ed ognuno (di noi) ha risolto con un personal-trainer
Od un personal computer
Chi con il datore di lavoro, un animale domestico, un pupazzo a sostituirli e non solo loro
E chi invece amandoli così come sono
Consapevoli dei limiti propri assumendosi le responsabilità
Proprie rinunciando talvolta
A ciò che si voleva essere e che comunque non sarebbe stato
vive nel terrore di sapere che un giorno potrebbe
Diventare genitore.
Ciao mamma

L'appuntamento è domenica 13 gennaio all'Arte sotto i piedi, h.18-22. Via Barnaba Oriani 16, Roma.

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Gianni Piacentini
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