La Scuderia
Bologna
piazza Verdi, 2
051 6569619
WEB
Immagini e parole in gioco
dal 23/1/2008 al 7/2/2008
tutti i giorni, 9-23

Segnalato da

Giusi Diana




 
calendario eventi  :: 




23/1/2008

Immagini e parole in gioco

La Scuderia, Bologna

Le immagini tendono a diventare parola e le parole si trasformano in immagine per superare antichi steccati fra i linguaggi. La curatrice della mostra Giusi Diana presenta dieci artisti di diverse generazioni, tutti siciliani. Inaugurazione ore 18.


comunicato stampa

a cura di Giusi Diana


“Immagini e parole in gioco” è il titolo della mostra che La Scuderia di Bologna ospiterà dal 24 gennaio all'8 febbraio 2008.
Le immagini tendono a diventare parola e le parole si trasformano in immagine per superare antichi steccati fra i linguaggi. La curatrice della mostra Giusi Diana presenta dieci artisti di diverse generazioni, tutti siciliani, i quali come scrive catalogo: "pur nell'assoluta autonomia delle singole personalità, condividono da diversi anni un percorso strutturato intorno alla pittura-scrittura-scultura oggi più che mai passibile di nuovi sviluppi e interpretazioni.”

Gli artisti: Calogero Barba, Lillo Giuliana, Michele Lambo, Franco Politano, Giuseppina Riggi, Salvatore Salamone, Franco Spena, Giusto Sucato, Agostino Tulumello, Andrea Vizzini esprimono con le opere presenti in mostra una maniera originale di intendere la realtà dell’arte e i suoi linguaggi, combinando insieme in maniera critica: forme, colori e parole, perseguendo la logica del recupero sia oggettuale che scritturale.

Calogero Barba presenta l’opera “Spallata monolaterale” dove, come scrive Giusi Diana in catalogo: "l’elemento autobiografico entra a far parte di un gioco ironico e semi-serio di trasposizioni visivo-verbali".
Lillo Giuliana dedica al critico e artista Francesco Carbone un vero e proprio tributo con un’opera in marmo bianco di Carrara. L’artista presenta una scultura "in cui l’elemento iconico, le stelle scolpite nel marmo, si fa unico potente vettore di senso, significante e significato allo stesso tempo".
Michele Lambo per questa occasione ha realizzato l’opera “Omeomerìe”. "Un multicolore alveare di piccoli favi di carta stampata, circonda e protegge il nucleo centrale della composizione: un deposito di lettere nere che giacciono in disordine, ricche di potenzialità espressive. Una sorta di luogo archetipico e mentale della potenza generatrice della parola, messo in relazione con l’operosità brulicante della Natura".
Franco Politano propone “La notte delle lingue taglienti”, "un’opera dall’arguta efficacia che pone l’attenzione nei confronti dell’oggetto, giocando ancora una volta con il linguaggio. Non un titolo calembour, questa volta, ma un titolo evocativo, dalla forte fascinazione narrativa".
Giuseppina Riggi presenta “scritture di Sensi”, "una tela stratificata da eleganti segni e tracce calligrafiche, di risonanze scritturali vicine all’estetica orientale. Una riflessione la sua sul rapporto tra parola e immagine che si fa più intimista e soggettiva, in cui la scrittura si visualizza attraverso il riverbero luminoso della griglia di segni."
Salvatore Salamone espone “Il disco di Demetra”, "un oggetto totemico dalla forte valenza sacrale. Il mito di Demetra (ambientato proprio in Sicilia) dea greca dell’agricoltura e delle messi viene riproposto attraverso questo disco di argilla che ricorda il disco solare, da cui non a caso si irradiano spighe di grano-raggi di sole".
Franco Spena con l’opera “Sguardi” "fa ricorso al riciclo di parole, immagini e oggetti (riciclo verbo-visivo-oggettuale). Caratterizza l’opera una sorta di riproposizione in chiave postmoderna della poetica dell’objet trouvè duchampiano, che si vena di contestazioni Pop sulla società dei consumi".
Giusto Sucato dentro la poetica antropologica e del recupero dei materiali di scarto presenta in questa mostra bolognese un recente e divertente lavoro sui pesci-lattina, "opere che nascono a partire da materiali poveri e quotidiani come le latte alimentari usate proprio per la conservazione del pesce in scatola; ne risulta una straordinaria assonanza poetica e visiva tra l’uso del materiale di scarto e l’immagine iconografica".
Agostino Tulumello espone un’opera dal titolo “Scotch Time”, dove "il nastro adesivo di plastica blu dall’aspetto di liscio satin si dispone in morbide onde. Qua e là tra le sue volute fanno capolino tonde, sinuose lettere B in voluttuosi caratteri tipografici".
Andrea Vizzini presenta un’opera di pittura dal titolo “Stele” in cui "L’artista sente l’esigenza della rappresentazione che si fa luce all’interno di uno spazio cavo tridimensionale e metafisico".

Immagine: Andrea Vizzini, Interno Teoretico - Tecnica mista su tela Cm. 96 x 126. Courtesy Galleria d’Arte Ravagnan, Venezia

Inaugurazione giovedì 24 gennaio ore 18.00

La Scuderia
Piazza Verdi Bologna
tutti i giorni dalle 09.00 alle 23.00

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