ex Teatro San Leonardo - ora Si'
Bologna
via San Vitale, 67
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L'azione non agente
dal 23/1/2008 al 27/1/2008
19-22.30
051 6242160
WEB
Segnalato da

Federica Rocchi



approfondimenti

Febo Del Zozzo



 
calendario eventi  :: 




23/1/2008

L'azione non agente

ex Teatro San Leonardo - ora Si', Bologna

Performance con video ispirata a Jackson Pollock, tratta dallo spettacolo teatrale di Febo Del Zozzo. Al centro dell'installazione la particolare pratica creativa del pittore americano. Evento organizzato dalla Compagnia Laminarie nell'ambito di Artefiera Off.


comunicato stampa

di Febo Del Zozzo
video Bruna Gambarelli, Fabio Fiandrini, Lino Greco, Hans Namuth
con Febo Del Zozzo
voci Stefano Volpe, Elisa Turco Liveri, Francesca Fuiano, Desirèe Piromalli
suoni Febo Del Zozzo, Andrea Martignoni
allestimento Febo Del Zozzo
produzione Laminarie

Se la tela è a terra, lavoro meglio. Mi sento più vicino al quadro, ne faccio parte, posso camminargli intorno e lavorare da tutti e quattro i lati, starci letteralmente dentro. Quando sono nel dipinto non mi rendo conto di quello che faccio. E non ho timore di approntare modifiche, perché l’opera ha una sua propria vita. Solo quando perdo il contatto con il quadro, allora ne esce spazzatura. Altrimenti regna l’armonia pura, un delicato dare e prendere, e viene fuori un bel lavoro.

Jackson Pollock

Dal 24 al 28 Gennaio nell’ambito di ARTEFIERA OFF, la compagnia Laminarie presenterà presso il Teatro San Leonardo una performance con video dal titolo Jackson Pollock. L’azione non agente. L’intervento performativo è tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Febo Del Zozzo che ha debuttato lo scorso febbraio all’Arena Del Sole di Bologna, ottenendo un ampio consenso di pubblico e critica.

La performance, della durata di circa 20 minuti, richiama alcuni elementi scenici e sonori dello spettacolo e presenta un video inedito realizzato a partire da immagini di repertorio, opere di Pollock e alcune immagini tratte dal documentario di Hans Namuth che mostra Pollock al lavoro.

La performance con video Jackson Pollock – l’azione non agente intende porre al centro dell’installazione la particolare pratica creativa del pittore americano: nel suo procedere di artista, Pollock mostra il passaggio dalla rappresentazione all’azione. Il segno pittorico diventa una traccia non casuale: si impone così un modello di “arte rivelata”, mentre l’aspetto comunicativo dell’opera passa in secondo piano.

La performance, pur essendo incentrata sull’approccio all’opera pittorica, traccia per segmenti alcune relazioni personali dell’artista attraverso interventi sonori che richiamano le tre figure femminili Lee Krasner (la moglie), Peggy Guggenheim (la collezionista) e Ruth Kligman (l’amante), e la figura del critica d’arte Clement Greenberg.

La performance Jackson Pollock. L’azione non agente e il suo inserimento nell’ambito delle manifestazioni di ARTEFIERA OFF, nasce dal legame instaurato nel corso degli anni dalla compagnia Laminarie con il settore delle arti visive e si basa sulla compresenza di tecniche diverse, dall’arte figurativa, al video al teatro.

La compagnia Laminarie, dopo il successo del debutto di Jackson Pollock. L’azione non agente a Bologna, ha ricevuto un invito per replicare lo spettacolo presso la Pollock and Krasner House and Study Center di New York e si sta preparando per presentare i risultati della propria ricerca teatrale negli Stati Uniti.

La performance con video Jackson Pollock. L’azione non agente sarà replicata dal 24 al 28 gennaio 2008 dalle 19.00 alle 22.30 (con inizio ogni 30 minuti) presso il Teatro San Leonardo di Bologna. L’ingresso è libero.

JACKSON POLLOCK - note biografiche

“Quando [Pollock] depose il pennello, dopo aver dipinto per ore e ore, immerso in una concentrazione estrema, una tela larga più di 6 metri e alta dal suolo fin dove la mano poteva arrivare, il pittore si trovò improvvisamente ai vertici dell’arte, non solo newyorkese ma internazionale… Era il gennaio di un grigio inverno tormentato dalla guerra, e in nessun altro luogo nasceva qualcosa di paragonabile per originalità e forza espressiva.”
Kirk Varnedoe a proposito dell’opera di Jackson Pollock Mural.

Fondamentale artista nella storia dell’arte del Novecento, Jackson Pollock nasce il 28 gennaio del 1912 nella cittadina di Cody nel Wyoming. Nei primi anni Trenta, Pollock conosce e apprezza le pitture murali di Josè Clemente Orozco e Diego Rivera; per tutto il decennio viaggia molto negli Stati Uniti. In cerca di motivi ispiratori, Pollock intraprende una serie di viaggi verso l’Ovest. Le sue lettere testimoniano le esperienze vissute: notti trascorse in carcere, serate al tavolo da gioco nelle bische dei neri, incontri mercenari. Ma la maggior parte del tempo vive a New York, dove si stabilisce definitivamente nel 1934. Nel 1936 lavora nel workshop di David Alfaro Siqueiros. Nel 1943, realizza per Peggy Guggenheim l’opera Mural, grazie alla quale si trova improvvisamente al vertice dell’arte contemporanea.

Nel 1943, Peggy Guggenheim gli dedica la prima personale nella sua galleria-museo di New York Art of this century; la stessa Peggy Guggenheim gli offre un contratto che durerà fino al 1947, permettendogli di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nell’autunno del 1945 sposa Lee Krasner e si stabilisce a Springs East Hampton. L’inverno 1946/1947 segna un passaggio radicale nella pittura di Pollock, che si esprime anche nell’abbandono completo di ogni forma espressiva grafica. A questo periodo risalgono le opere più significative della tecnica del dripping. (letteralmente "sgocciolamento"), consistente nel far gocciolare il colore su una tela posta in orizzontale, determinandone la colatura con gesti rituali e coreografici in cui erano presenti reminescenze dei riti magico-propiziatori praticati dagli indiani d'America.

Nel 1950 Peggy Guggenheim organizza una sua personale al museo Correr di Venezia. Nonostante la sua fama raggiunga un livello internazionale e le sue opere siano esposte in tutto il mondo, egli non viaggia mai fuori degli Stati Uniti. Jackson Pollock muore in un incidente automobilistico a Springs l’11 Agosto 1956 all’età di 44 anni.

LAMINARIE
La compagnia teatrale LAMINARIE, fondata nel 1994, ha sede a Bologna ed è condotta da Bruna Gambarelli e Febo Del Zozzo. Il principale obiettivo dell’attività verte sullo studio di linguaggi originali nell’ambito del teatro contemporaneo. Oltre alla produzione di spettacoli rivolti ad un pubblico composto da adulti, Laminarie dedica una parte del proprio lavoro alla realizzazione di spettacoli per i bambini.
Nel corso di oltre dieci anni di attività, Laminarie ha sviluppato una particolare poetica teatrale strettamente correlata all’architettura e alle arti visive. Laminarie realizza spettacoli costruiti appositamente per spazi non teatrali che presentano caratteristiche strutturali originali (ad esempio, nel contesto della città e della provincia di Bologna: Palazzo D’Accursio, sede del Comune; la Ferriera Cà d’Alessio di Porretta Terme; la Biblioteca Sala Borsa; l’antica Salara cittadina; la Galleria d’Arte Moderna etc.). Attraverso l’impiego del mezzo teatrale e una rigorosa attenzione alla qualità estetica dei progetti, Laminarie tenta di far emergere i significati impliciti dei diversi luoghi che ospitano gli spettacoli. La ricerca teatrale che sta alla base dei progetti artistici della compagnia Laminarie parte dal desiderio di avvicinare adulti e bambini ai linguaggi contemporanei del teatro, del cinema, e dell'arte visiva, permettendo al pubblico di entrare in relazione con l'opera attraverso l'esperienza di spettatore. Nel contesto di questa poetica, produrre un evento appositamente per uno spazio significa rispettare la natura e i limiti che il luogo impone, per avere in cambio la possibilità di realizzare progetti di ricerca significativi, perché coinvolgono persone che compiono l’esperienza teatrale in luoghi unici.

NOTE BIOGRAFICHE
La compagnia teatrale LAMINARIE nasce nel 1994 dal lavoro teatrale di Bruna Gambarelli e Febo del Zozzo. Il suo linguaggio secco, particolarmente sensibile alla consistenza fisica della scena e dell’attore, s’impone all’attenzione della comunità teatrale nel 1996 con TU MISURA ASSOLUTA DI TUTTE LE COSE, vincitore del premio ‘Iceberg’ di Bologna e del premio ‘Dani Teatra Mladih’ assegnato dalla giuria del Festival Internazionale di Mostar. Dopo POEMA DELLA FORZA (1997), presentato nei principali festival italiani del settore e a Sarajevo, il gruppo si segnala ancora per EUDEMONICA (1998-2000), progetto triennale di “ricerca della felicità” diviso in altrettante tappe, o ‘stratagemmi’, che trovano sede rispettivamente a Bologna, Palermo e Plovdiv (Bulgaria). Un lavoro, quest’ultimo, ardito e rigoroso, in cui coincidono sperimentazione teatrale e coinvolgimento etico, filosofia e pratica attoriale, all’insegna di alcune tracce testuali di Schopenhauer, Simone Weil, Louis Jouvet e Jordan Radičkov. LAMINARIE rivolge uno sguardo particolare anche al teatro per l’infanzia con IL PRINCIPE STREGATO (1999), LA GUARDIANA DELLE OCHE (1999) e FIABA IN CITTA’ (2002). Infine, se ESAGERA (2000), tratto da ‘I racconti di Kolyma’ di Varlam Šalamov, conferma la maturità di una ricerca in atto, gli ultimi lavori sembrano portare LAMINARIE verso un inedito ripensamento delle qualità polifoniche della parola teatrale (SERPENTI E BISCE, 2002) e verso la sperimentazione visiva come dimostra L, video finalista al Premio Riccione TTV 2002. Nel giugno 2003 la compagnia presenta in coproduzione con Il Cassero, all’ex Salara e nella piazza coperta della Biblioteca Sala Borsa di Bologna, la nuova rappresentazione dedicata all’infanzia JACK E IL FAGIOLO MAGICO: una sintesi di diversi linguaggi – teatro, cinema, arte contemporanea (opere pittore di Giuliano Guatta) – raccolti in un unico evento che si sviluppa in forte relazione con le strutture architettoniche. Il video tratto dallo spettacolo Jack e il fagiolo magico è finalista del Premio RiccioneTVV/Expanded Theatre - Festival Performing Arts on Screen – Concorso Italia 2004 e menzionato dalla giuria finale “per la gradevole compresenza di elementi diversi e l’interessante composizione visiva che combina con leggerezza repertori anche lontani fra loro” e scelto per il Festival Shorts, cortometraggi sulla danza e sulle arti sceniche, presso la prestigiosa sede Laban Centre di Londra. Nel dicembre 2003, nell’ambito della rassegna di teatro e danza contemporanea Colloqui con Y curata da Terzadecade, LAMINARIE presenta presso l’Auditorium di Molinella (Bo) lo spettacolo ELEMENTI DA UN’AUTOBIOGRAFIA, che prende le mosse dalla trilogia autobiografica di Elias Canetti. Lo spettacolo rientra nel Progetto Triennale ELEMENTI DA UN’AUTOBIOGRAFIA, nato a seguito di un ricerca su testi autobiografici che la compagnia Laminarie ha intrapreso a partire dal 2000 con lo spettacolo Esagera tratto dall’opera di Varlam Salamov, e che prosegue con la rappresentazione dedicata all’opera autobiografica di Edmondo Peluso presentata il 24 novembre 2004 presso il Teatro Bismantova a Castelnovo ne’ Monti (RE). Nell’ottobre 2004 inizia il Progetto STORIA SENZA NOME. Il processo di ricerca ha portato alla realizzazione del laboratorio e video LUDO, Il gioco serio delle fiabe (prima sosta). Il 1 aprile 2005 debutta lo spettacolo LE FERRIERE DI EFESTO (seconda sosta) presso la Ferriera Ca’ D’Alessio di Porretta Terme (BO), che viene poi presentato nel maggio 2005 a Roma al Teatro Furio Camillo nell'ambito del progetto ALTRE SCENE 05 Lampi di Teatro e Danza dell' Ente Teatrale Italiano in collaborazione con Arcus spa. Lo spettacolo viene poi allestito al Teatro San Leonardo di Bologna nel settembre 2006, nell’ambito di bè bolognaestate06, con la partecipazione dell’antica bottega del fabbro Prata. Il 29 agosto 2005 LAMINARIE presenta STORIA SENZA NOME, fiaba itinerante in Palazzo d’Accursio. Lo spettacolo è stato costruito appositamente per essere rappresentato nel Palazzo Municipale di Bologna. Ed è proprio il palazzo che ha suggerito le soluzioni sceniche adatte alla storia senza nome grazie alle suggestioni architettoniche, pittoriche e ai rimandi simbolici presenti nelle varie sale che lo compongono. A novembre 2005, il lavoro sui palazzi istituzionali della città si arricchisce di un’ulteriore tappa, attraverso la produzione di PAROLE INSULSE, demolire, rifare, cambiare, legare parole, nuovo spettacolo itinerante rappresentato a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna. Parole insulse è un gioco di parole condotto da un tipografo-compositore attraverso i colori e le suggestioni delle sale del palazzo, che gioca con l’impatto visivo delle scene e l’astrattezza dei continui rimandi linguistici. Nel 2006, Laminarie produce il video EFESTO, tratto dallo spettacolo LE FERRIERE DI EFESTO. Il video entra nell’opera come un amplificatore della narrazione, ripercorrendo la fase di ricerca e rielaborando alcuni degli elementi che sono confluiti nell’opera. Il video EFESTO ha vinto nel Giugno 2006 il secondo premio al Concorso Arte e Lavoro indetto per il centenario dalla CGIL. Nel febbraio 2007, debutta la nuova produzione teatrale JACKSON POLLOCK. L’AZIONE NON AGENTE presso l’Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna. A Maggio 2007 Laminarie realizza il progetto LONTANOVICINO a Tokyo, presso il centro culturale di ShiodomeItalia nell’ambito della Primavera Italiana curata dall’Ambasciata d’Italia. Il progetto prevede la realizzazione dello spettacolo itinerante Jack e il fagiolo magico e di due workshop dedicati ai bambini nell’ambito del convegno internazionale Design e Infanzia.
Nel settembre 2007 debutta lo spettacolo dedicato ai bambini EMAKI - storie arrotolate in Biblioteca Sala Borsa a Bologna. Lo spettacolo è uno dei 12 progetti selezionati in Europa nel 2007 dalla Japan Foundation nell’ambito del Performing Art Japan Program.

Teatro San Leonardo
via San Vitale 63 - Bologna
dalle ore 19.00 alle ore 22.30
repliche ogni 30 minuti
ingresso libero

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Arnold Dreyblatt
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