Art Gallery Valore
Palermo
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L'Innocenza del Vivere
dal 8/2/2008 al 19/2/2008

Segnalato da

Art Gallery Valore




 
calendario eventi  :: 




8/2/2008

L'Innocenza del Vivere

Art Gallery Valore, Palermo

La collettiva presenta una serie di opere apparentemente diverse e lontane tra loro ma accomunate dall'interrogarsi sul ruolo e la funzione dell'artista, oggi, nella societa'. A cura di Maria Tersa Prestigiacomo, Sarah Vesco, Roberto Valore.


comunicato stampa

a cura di Maria Tersa Prestigiacomo, Sarah Vesco, F.sco Roberto Valore

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9.45 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30, fino al 20 febbraio; Il lunedì mattina, il mercoledì pomeriggio ed il sabato mattina chiuso, domenica chiuso. Ingresso Libero.

Artisti partecipanti: Carmen Currò, Dario Giancane, Giuliano Giuliani, Daniele Luraschi, Aurelio Valentini, Patrizia Tomarchio, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola Massa.

Maria Teresa Prestigiacomo scrive: pelle chiara, capelli d’oro, bello, faccina d’angelo, aspetto da principino azzurro, l’autore, forse, di uno degli ultimi omicidi scanditi dai telegiornali, ritmati sui nostri pasti quotidiani davanti alla televisione. Omicidi, stupri, violenze di gruppo, pedofilia, rapine… In questo mondo disincantato, diventa difficile affrontare un discorso sull’Innocenza del Vivere giacché l’innocenza ci viene strappata dall’infanzia….

”Le mie fiabe sono imprigionate in un roveto di giorni senza tempo… e Lady Morgana svanisce in una bolla/ e riceve in ammezzato a giorni alterni”: così recitano i versi di una splendida poesia di Nicola Romano che evidenziano quanto in un mondo di decadenza di valori vi sia poco posto per L’Innocenza del Vivere.
Da qui l’esigenza di una pausa di riflessione, d’arte, che conducesse per mano una manciata di artisti, valenti artisti, sotto l’egida di un sigillo: una sfera di valori forti che sorreggesse le loro opere, in una mostra dal tema comune, un tema importante.

A questo punto, sotto la spinta di un gallerista attento e di critici forse in parte carismatici, sono state prodotte delle opere che ciascun artista ha ritenuto maggiormente confacenti alla “consegna”. Ne sono derivate opere apparentemente diverse e lontane tra loro ma, invece, un fil rouge le unisce e conferisce loro una certa “sacralità” nell’interrogarsi, insieme, sul ruolo e la funzione dell’artista, oggi, nella società.
L’artista è specchio del suo tempo soltanto nell’adozione di tecniche nuove o rispecchia il suo tempo, pur adottando tecniche “tradizionali”, bensì nel determinare pause di riflessione, lanciando input alla comunità in cui vive? La domanda è aperta.

Ma a questo punto, c’è da dire che Aurelio Valentini, con le sue sobrie e composte opere, esplora l’universo dell’infanzia e ci regala intense pagine di delicata poesia, prustiana recherche d’un tempo perduto, di una felicità fatta di niente; Patrizia Tomarchio, attraverso la sua spiccata atmosfera fiabesca ed il suo stile pittorico naif, con una tavolozza di colori pastello, canta di sogni che hanno forma di violini-palloncini o di una donna che sogna una rosa che le dia un’illusione, la sua “ Innocenza del vivere”; Daniele Luraschi, invece, con tratti semplici, con la purezza di un artista che si affaccia da poco tempo alla ribalta dell’arte, racconta dell’Innocenza del Vivere in armonia con la natura, nel bosco, lontani da quelle che sono le contaminazioni “pericolose” del mondo antropizzato; Giuliano Giuliani forse, è il più misterioso, enigmatico, con i suoi volti dalla particolare tecnica, originale che lo diversifica dalle altre, denunciano, forse, la perdita della loro innocenza ed infine, una pittrice emergente, Carmen Currò , valente ritrattista, capta sguardi innocenti di ragazzine e di giovani donne, di bambine e di straniere: il mondo non ha ancora divelto sogni ed illusioni…

Concludendo, intenderei ricordare una frase che lo sceneggiatore di E.T. fa recitare al suo protagonista: “Il mondo finirà quando l’uomo finirà di sognare”… e…
Perderà… L’Innocenza del vivere.
Maria Teresa Prestigiacomo


Sarah Vesco scrive: questa è la tematica attorno alla quale graviteranno gli artisti della collettiva che si terrà nella Galleria palermitana Art Gallery Valore, Via Principe di Paternò 46, giorno 9 Febbraio p.v.
Otto artisti che si distinguono oltre che per l’alta cifra stilistica anche per la capacità di proporre alcune delle evidenze più vitali del linguaggio artistico contemporaneo. Una marcia in più è data dal fatto che non vengono presentati solo dipinti; la collettiva unisce, infatti, attraverso la tematica centrale, più forme d’arte, la pittura così come la scultura.

Di quest’ultima si fa portavoce Dario Giancane, precoce plasmatore del ferro e di tutte le leghe metalliche. L’artista, classe 1982, si laurea col massimo dei voti presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 2006. Già dal 2003, intraprendendo la sua carriera artistica, partecipa a numerose collettive. Solo nel 2007 ricordiamo: Collettiva Arte Contemporanea Confindustria, Lecce, Collettiva presso la Galleria 091 di Palermo, Mostra in occasione di Cantine Aperte presso la Cantina Vinicola “Valle dell’Asso”, Galatina di Lecce, e “Cantele”, Guagnano di Lecce.

Tra le opere proposte, significativo e valido esempio della sua arte, “Le Sbarre della Democrazia”, ferro ageminato con ottone. Tale tecnica, infatti, è tra le predilette dall’Artista. Dei giovani talenti presenti in questa collettiva bisogna dire che oltre a offrirci l’esperienza loro pervenuta dagli studi e dalle conoscenze didattiche perfezionate, sanno modulare i colori e il proprio stile secondo un personale modo di percepire gli eventi e di esprimere in maniera convincente la propria sensibilità e il proprio modo di accostarsi alla tematica scelta, una tematica che, come mi suggeriscono classiche reminiscenze, riporta alla mente la poesia di Vincenzo Cardarelli e uno dei suoi temi ricorrenti: il fascino e la fugacità della bellezza adolescente, la breve stagione della vita in cui ci si prepara a conoscere inconsapevoli e come per gioco le gioie future. Ma è proprio l’inconsapevolezza che non permette di gustare queste gioie mentre chi, come il poeta, e come nel nostro caso gli artisti, ha già raggiunto la saggezza di “fanciullo cresciuto suo malgrado” e potrebbe apprezzarle, vede troppo profondamente la realtà per goderne appieno. Una realtà non sempre piacevole come quella raffigurata nell’opera di Maria Felice Vadalà, “In ostaggio”, un acquarello dedicato a Ingrid Betancourt, la donna politica indiana rapita il 23 febbraio 2002 dai guerriglieri del Farc, una delle fazioni armate del paese.

Maria Felice Vadalà, dopo aver conseguito la maturità classica e quella artistica, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti e prediligendo le tecniche incisorie ha esposto in parecchie collettive. Oggi è qui presente oltre che con la già citata “In ostaggio” con altri acquarelli: “Macelleria” tratto dal libro di Emma Dante ed “Innocente”.
L’innocenza del vivere, questo trait d’union di tutta la mostra e di tutti gli artisti è quindi forse un guardare al passato, al –fanciullino- che è in noi, con affetto e nostalgia ma anche con maliziosa ironia, con lo sguardo dell’uomo maturo in grado di distinguere tra immaginazione e realtà. Seguono la tematica proposta anche le opere di Tiziana Viola Massa. Classe 1978, si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo.
La sua è una pittura che miscela un impasto cromatico e materico molto forte con una linea morbida e sinuosa. L’Artista, che gode di una sua notorietà, ha già realizzato tre personali, nel 2004, nel 2005 e nel 2007 e ha esposto in mostre collettive in diverse città: Palermo, sua città natale, Trapani, Roma, Ischia, Rimini, Bari. Dopo un viaggio a Roma, entra in più profondo contatto con le varie espressioni artistiche della nuova generazione pittorica italiana e dopo una nuova ricerca, approda ad una pittura che se pur sempre figurativa, propone materiali che si assemblano con la tela: lana, stoffe e vari tipi di carta. Tale tecnica è visibile nell’opera “La lettura di Alex sul mio sonno” che l’Artista propone nella presente collettiva. Alcune sue opere pittoriche, inoltre, si trovano in Collezioni Private, presso Enti Provinciali e in numerosi siti d’arte italiani. La peculiarità di questa collettiva consiste nel vedere insieme manufatti di artisti diversi, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze personali, i quali si mettono a confronto e si raffrontano perché solo nel reciproco scambio di idee e nella Collaborazione l’Arte può progredire.
Sarah Vesco

Inaugurazione 9 febbraio 2008

Art Gallery Valore
Via Principe di Paterno', 46 - Palermo
Orari: 9.45 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30,
Ingresso libero

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