Storie e ritratti di Sicilia. Nei suoi ultimi dipinti compaiono giovani in motocicletta, signore che passeggiano per la strada, e una vera e propria carrellata di personaggi, ai quali dedica un ciclo di intensi ritratti. Ritornano nei suoi dipinti raffigurazioni della madre, della moglie e di altre figure femminili, che sembrano incarnare l'essenza della sua terra natale.
Le opere più note di Giovanni La Cognata (Comiso, 1954) sono probabilmente i paesaggi, attraverso i quali abbiamo imparato a conoscere e amare la Sicilia. Quelle distese di campi e terre riarse dal sole e gli scorci cittadini, raffigurati nelle calde ore pomeridiane estive, quando quasi nessuno osa sfidare la canicola e scendere nelle strade, che appaiono deserte. Negli ultimi cicli di opere però le città sembrano rianimarsi, nei suoi dipinti compaiono giovani in motocicletta, signore che passeggiano per la strada, e una vera e propria carrellata di personaggi, ai quali viene dedicato un ciclo di intensi ritratti.
La figura ha sempre rivestito una grande importanza nell’opera di La Cognata, anche se forse è rimasta un po’ in ombra rispetto all’altra produzione. Sono opere più intime, più viscerali, attraverso le quali l’autore sembra mettere a nudo le proprie emozioni. Come se i personaggi ritratti non fossero che una parte di se stesso.
Ritornano nei suoi dipinti raffigurazioni della madre, della moglie e di altre figure femminili, che sembrano incarnare l’essenza della sua terra natale.
Donne fiere e forti, che rivelano nel loro sguardo l’appartenenza ad un mondo antico, ancestrale, fatto di tradizione e di sentimenti profondi. Barbara Frigerio
Studio Forni
via Fatebenefratelli, 13 Milano
Ingresso libero