30/11/2001
Sogno di un diavolo
Auditorio, Buttrio (UD)
Questa sera alle ore 21.00 andrà in scena in prima regionale Sogno di un diavolo, a cura dell'associazione Turk 182.
Sabato 1 dicembre ore 21.00 andrà in scena in prima regionale, dopo i
successi ottenuti a Friuli DOC ed all'estero, Sogno di un diavolo
presso l'auditorio di Buttrio;
a cura dell'associazione Turk 182.
"Un altro giorno è passato, senza il calore del sole, il canto di un usignolo, il lento trascorrere delle stagioni ed io sono sempre qui." Con queste parole, quasi sussurrate inizia il monologo con cui Anthares si presenta (sul palco del Friuli DOC per la prima) ad un immaginario pubblico di vivi, che per un oscuro arcano possono scorgere la realtà al di là della morte.
Un vecchio che da mille anni incrocia chi transitando dalla vita alla morte si reca alla sua destinazione eterna, termine che suggerisce l'infinito e tutte le sue bellezze ma che ci viene ricordato non essere merce da piccoli traffici, anzi ben migliore è un risveglio ogni mattina; con l'incognita, la sorpresa di una vita da fare, non il vuoto ripetersi degli avvenimenti.
Anthares, una divisione così netta tra il bene ed il male da essere privo di identità seppur forte appariranno le sue posizioni riguardanti il modo di concepire la morte, le divisioni che la religione ci fa immaginare di un mondo dopo morte perfetto, regolato da sublimi musiche celestiali, si scontra con un'immagine alquanto medioevale (come aspetto) ricca di sfarzo e dai contrasti tra classi.
Ecco la figura di un Gran Maestro sadico e furbo, a sostituire la visione del dio buono e misericordioso, un diavolo con ali nere e membranose a raffigurare il più tradizionale S. Pietro, fino a concludersi con una madre in ginocchio che prega aggrappata al mantello di un demone e non della madonna di turno.
Una visione non macabra ma sicuramente dura, tagliente, devastante nel modo di distruggere tutto ciò che ritenevamo più sublime e rassicurante.
Un diavolo che borbotta di scenari oscuri, che minaccia orribili punizioni ma che allo stesso tempo ci avverte di non credergli, poiché tutto ciò è solo una farsa, una sorte di bugiardo che nel confessarci di aver sempre mentito ci invita ora a credergli (ricordate Baudolino di Umberto Eco).
Nel suo vagare coi pensieri racconta di gesta passate e mitiche guerre, interrotto dal suo obbligo nel giudicare chi arriva al suo cospetto, un modo per darci una visione satirica di alcuni comportamenti sicuramente presenti anche nelle nostre vite, dall'eterna indecisione di una giovane ragazza, all'arroganza di un artista, passando per l'operaio delle classi umili, colui che ha rinunciato agli studi per il lavoro (quanti oggi lasciano la scuola troppo presto per entrare nelle fabbriche) al piccolo imprenditore retaggio di una classe sociale troppo spesso presa dalla smania di se.
Tutti posti di fronte alle proprie incertezze, paure, una sorte di lunga confessione alla (ri)scoperta di sé.
Attori
Mattei Monica
Marton Elena
Pizzamiglio Michela
Ponton Davide
Savio Luca
Felcaro Stefania
Direttore di scena Primo Erica
Regia Maki
Auditorio di Buttrio (UD)