Il suo lavoro puo' essere descritto come un processo filosofico articolato in diverse tappe, tutte incentrate sulla necessita' di ripensare in termini critici il rapporto dell'uomo con il suo ambiente. Tale istanza di base viene declinata dall'artista in modalita' sempre diverse e mutevoli, non soggette a uno schema fisso ma variabili a seconda dei luoghi e delle circostanze in cui egli si trova a operare. A cura di Luigi Fassi.
a cura di Luigi Fassi
Il lavoro di Tue Greenfort può essere descritto come un processo filosofico articolato in diverse tappe, tutte incentrate sulla necessità di ripensare in termini critici il rapporto dell’uomo con il suo ambiente. Tale istanza di base viene declinata dall’artista in modalità sempre diverse e mutevoli, non soggette a uno schema fisso ma variabili a seconda dei luoghi e delle circostanze in cui egli si trova a operare. Nella prassi di Greenfort l’ambiente non è mai osservato come un sistema chiuso e pacificato, da riportare a una dimensione ingenuamente idillica di contro allo sfruttamento dell’uomo, ma piuttosto come un campo dispiegato di forze contrastanti, biologiche e politiche, tutte da verificare e da analizzare nelle loro componenti essenziali. Nel procedere dei suoi interventi più recenti, l’artista si è occupato di una molteplicità di problemi legati all’uso e alla produzione delle energie.
In A Water Shade of Pale (2005) ha convertito il motore di un traghetto sul fiume Elba in Germania in un meccanismo capace di funzionare con puro combustibile vegetale, senza alcuna aggiunta di additivi etilenici, in armonica sintonia con le coltivazioni locali. Il tema di un utopia alimentare è invece l’oggetto di From Petroleum to Protein (2007), dove è stato riportato alla luce un esperimento scientifico realizzato negli anni Sessanta, per poter nutrire masse povere di popolazione con proteine ricavate dal petrolio. L’installazione Ecke des Monats (2005), affronta ancora il tema della nutrizione, mostrando l’aggressività latente nelle strategie di marketing di un azienda tedesca produttrice di latticini che lancia sul mercato ogni mese una nuova edizione di Yogurt per incentivare il desiderio di acquisto in un pubblico ormai saturo e privo di una reale necessità.
Lontane dalle pratiche dell’attivismo ambientale, le operazioni di Tue Greenfort sono piuttosto modelli critici atti a sollevare interrogazioni e domande con uno stile sobrio e diretto, erede della tradizione dell’arte concettuale europea. Lo Humor filosofo di molte sue installazioni si condensa con una riflessività , tesa a interpretare le grandi strategie economiche e politiche che informano la contemporaneità globalizzata.
La permanenza in residency di Tue Greenfort a Napoli è strutturata come tappa di avvicinamento alla prima mostra istituzionale italiana dell’artista presso la Fondazione Morra Greco. Il progetto dell’artista si svilupperà con una consueta modalità site specific, in confronto con la storia del cinquecentesco edificio della Fondazione e con il contesto economico e sociale del territorio.
Opening 8 marzo 2008 ore 18
Fondazione Morra Greco
Largo Avellino, 17 - Napoli
lunedi/venerdi 10-14
Ingresso libero