Fondazione Morra Greco
Napoli
largo Avellino, 17
081 210690 FAX
WEB
Lorenzo Scotto Di Luzio
dal 21/10/2015 al 9/1/2016
24 ore su 24

Segnalato da

Anna Cuomo




 
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21/10/2015

Lorenzo Scotto Di Luzio

Fondazione Morra Greco, Napoli

Pane al Pane. Installazione site specific realizzata nel contesto di Progetto XXI (ed. 2015) e nell'ambito della rassegna "L'albero della Cuccagna". Una pioggia di vino rosso cade dal soffitto per depositarsi in un'ampia vasca.


comunicato stampa

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli e la Fondazione Morra Greco sono liete di annunciare la presentazione dell’opera Pane al Pane di Lorenzo Scotto Di Luzio (Pozzuoli, 1972), realizzata nel contesto di PROGETTO XXI (ed. 2015), in collaborazione con Fondazione Morra Greco, Napoli, e nell’ambito della mostra L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Nutrimenti dell’arte (a cura di Achille Bonito Oliva con il patrocinio di EXPO MILANO 2015), progetto espositivo che si articola in vari interventi su tutto il territorio nazionale presso musei pubblici e fondazioni private.

Il n°3 di Largo Avellino, un tempo negozio di barbiere, è il luogo scelto da Lorenzo Scotto di Luzio, che decide di inaugurare per la Fondazione Morra Greco un nuovo spazio espositivo, posto a livello stradale ed esposto allo sguardo dei passanti, con l‘installazione site-specific dal titolo Pane al Pane, che consiste nella realizzazione di un sistema idraulico ispirato al tema dell’abbondanza. L’opera, una pioggia di vino rosso che cade dal soffitto per depositarsi in un’ampia vasca di raccolta, approfondisce e sviluppa il già ampio repertorio di lavori dell’artista caratterizzato da allegorie cariche di ambiguità, in continuo conflitto tra austera eleganza e senso del grottesco. Con Pane al Pane sembra realizzarsi il più opulento dei baccanali: la pioggia dissimula, rende immaginifica la percezione della natura stessa, ma poi sporca e marcisce. L’installazione, che è nata sogno e morirà mattatoio, diviene tangibile nella totale percezione degli odori, dei cambiamenti cromatici, della diminuzione dei volumi, offrendosi nelle sue constanti variazioni durante tutta la durata dell’esposizione. Allo stesso tempo, la sua frontalità diviene condizione necessaria nell’annullamento del valore percettivo del contorno, per mostrarsi semplicemente come un quadro che ad ogni nuovo sguardo è sempre diverso.

Fattasi largo negli ultimi decenni con il progressivo crollo delle ideologie sancito con la caduta del muro di Berlino, l’abbondanza, idea di un consumo illimitato apparentemente libero dall’esauribilità di risorse e materie prime, si sgretola con il crollo delle torri gemelle a New York e la conseguente crisi economica, lasciando così il terreno ad una delle grandi paure dell’uomo contemporaneo, già al centro delle profezie pasoliniane alla fine degli anni settanta: la paura della povertà. Qui si ingigantisce la dimensione da happy hour e, attraverso l’uso di un’enorme quantità di vino spruzzato nella realtà scivolosa dello spazio espositivo, l'artista dichiara schiettamente che la ricerca dell’abbondanza, come lo spreco a cui essa è costantemente legata, sono al centro della riflessione compiuta attraverso l’opera. Pane al Pane, espressione che costituisce un appello morale al principio di realtà, agisce da contrappasso verso un falso ideologico tutto da disinnescare.

Formatosi presso lo studio napoletano di Giuseppe Desiato, Lorenzo Scotto di Luzio, subito dopo gli studi all'Istituto d'arte, volge la sua attenzione a elementi dell'universo popolare e dell'ideologia, declinandoli in chiave fantastica, tragicomica o straniante. Dal 1992 al 1994 promuove, insieme a Giulia Piscitelli e Pasquale Cassandro, il progetto multimediale "Studio Aperto". Articolando fra loro media diversi, dal disegno al video, dall'installazione alla fotografia, dalla scultura alla performance e all'opera sonora, Scotto di Luzio partecipa a numerose mostre collettive quali, fra le altre, Intenzione Manifesta (2014), Castello di Rivoli-Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, The 6th Momentum Biennial, Moss in Norvegia, Futurama. Arte in Italia (2000) al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Castelli in aria. Arte a Napoli di fine millennio (2000) e Napoli anno zero. Qui e ora (2002), Castel Sant'Elmo a Napoli, Le opere e i giorni (2003) alla Certosa di San Lorenzo a Padula.

Nel 2007 il museo Madre dedica all’artista, a cura di Mario Codognato, una mostra personale.

Inaugurazione Giovedì 22 ottobre ore 19.00

Ex negozio di barbiere
largo Avellino, 3 Napoli
L’installazione è visibile dall’esterno 24 ore su 24.

Fondazione Morra Greco
largo Avellino 17 80138 Napoli

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Lorenzo Scotto Di Luzio
dal 21/10/2015 al 9/1/2016

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