Saburo Teshigawara, coreografo giapponese, con il suo 'solo' Absolute Zero è stato presentato nei più importanti teatri e festival internazionali. Lo spettacolo fonde mirabilmente un'ardita sperimentazione cinetica con la poesia di un intenso viaggio emozionale e con un'incomparabile precisione stilistica. Una creazione al contempo estremamente semplice ed estremamente complessa, in cui la chiarezza assurge a ideale, scavalcando le barriere delle convenzioni e gli schematismi dei generi, capace di rendere visibile l'invisibile e viceversa.
Saburo Teshigawara/ KARAS
coreografia, scenografia, luci, costumi Saburo Teshigawara
scelta delle musiche Kei Miyata e Saburo Teshigawara
immagini video Shun Ito (I parte ), Saburo Teshigawara (II parte ), Ravi
Deepres (III parte)
interpretazione Saburo Teshigawara, Kei Miyata
direzione tecnica Shun Ito
coordinatore tecnico e operatore luci Sergio Pessanha
direttore di palcoscenico Simon MacColl
suono Willie Bopp
assistenza e guardaroba Rihoko Sato
tour manager Harriet Lesch
La tournèe 2001 è realizzata con il sostegno dell'Agenzia per gli Affari
Culturali del Giappone
Saburo Teshigawara, coreografo e danzatore giapponese, invitato per la prima
volta in Italia da Franco Battiato lo scorso anno per il festival da lui
diretto 'Il violino e la selce', è uno dei più grandi interpreti della scena
mondiale della danza contemporanea.
Il suo 'solo' Absolute Zero è stato presentato nei più importanti teatri e
festival internazionali riscuotendo un successo incredibile di pubblico e di
critica: 'Un grande momento di danza nella bellezza' ('Le Figaro'), 'Si
rimane ipnotizzati per novanta minuti. Al centro di tutto c'è la sua grazia
inconfondibile' ('The Independent').
Il suo percorso artistico è una continua ricerca di una nuova forma di
bellezza: la danza come forma d'arte in grado di far interagire il movimento
e la musica con le metodologie di esplorazione della coscienza e con una
consapevolezza della storia di queste discipline.
Absolute Zero fonde mirabilmente un'ardita sperimentazione cinetica con la
poesia di un intenso viaggio emozionale e con un'incomparabile precisione
stilistica. Una creazione al contempo estremamente semplice ed estremamente
complessa, in cui la chiarezza assurge a ideale, scavalcando le barriere
delle convenzioni e gli schematismi dei generi, capace di rendere visibile
l'invisibile e viceversa.
Saburo Teshigawara
Nato nel 1953 a Tokyo, danzatore, coreografo e regista, Saburo Teshigawara,
dopo aver studiato danza classica, ha fondato la Compagnia KARAS nel 1985.
Conduce workshops e progetti educativi sia a Tokyo che in Europa, nei quali
incoraggia la nuova generazione ad esprimere le proprie possibilità .
Nel 1986 riceve un premio al Concorso Coreografico Internazionale di
Bagnolet ed attrae immediatamente l'attenzione dell'intera scena della danza
europea.
Le Figaro lo definisce come 'La coreografia di Nuovo Giappone'.
Saburo Teshigawara apre un nuovo orizzonte sulla scena della danza'.
Teshigawara viene elogiato come un danzatore e coreografo di impostazione
completamente nuova, che non si ispira a nessuno stile già esistente, e
differisce completamente dalla tradizione giapponese e dal Butoh.
Egli ha
cambiato l'immagine della danza giapponese.
Anche in patria, ha creato a
getto continuo ed eseguito coreografie sia in 'solo' che per gruppo. La sua
fresca espressività che trascende i generi ha attirato un'ampia gamma di
pubblico e di sostenitori alla danza giapponese, che a lungo era stata in
ribasso, ed ha stimolato ed influenzato l'arte giapponese più in generale.
Molti i premi ricevuti, sia in patria che all'estero, in questi anni, che
l'hanno visto molto attivo in Europa, dove continua a creare 'pieces'
commissionate e prodotte da festival e teatri.
E' lui stesso a creare
scenografie, costumi e luci, trasformando la qualità dello spazio con luci,
suoni, aria e corpo, e creando il suo particolare mondo.
Dal 1990 collabora
con il TAT di Francoforte, influenzando molto la scena europea della danza.
Egli e la sua compagnia, KARAS, vengono invitati ogni anno da teatri e
festival internazionali nelle principali città europee, dove spesso
costituiscono il momento culminate della manifestazione.
Nel 1992 è stato invitato dal Next Wave Festival di New York, un invito
descritto come 'Tardivo debutto newyorkese. Che egli avesse un nuovo
contributo da dare era ovvio. Programma innovativo, ed eseguito in modo
eccezionale' dal New York Times.
Nello stesso anno egli ha creato ed eseguito 'Noiject' in un enorme
magazzino di Yokohama, in Giappone. In questa 'piece' il palco è coperto di
piatti di ferro, e la musica di un rumore furioso si fonde e confonde con la
danza. Con precedenti opere e con questo spettacolo egli ha dato un grosso
shock al pubblico giapponese e ricevuto il premio per la Esecuzione
innovativa del Tokyio Journal.
Quest'opera è stata eseguita in 16 festival e teatri, da Avignone a Londra,
dallo Atlanta Olympic Arts Festival al Next Wave, allo International
Nouvelle Dance Festival di Montreal, dove egli è stato invitato tre volte,
e
dove ha ricevuto per tre volte il Premio del Pubblico (scelto dagli
spettatori).
Nel 1994 e 1995 è stato invitato da William Forsythe al Neue Oper di
Francoforte, per cui ha creato 'White Clouds under the Heels Part I & II',
primo coreografo giapponese di sempre a creare un brano di repertorio per un
balletto stabile nazionale europeo. La collaborazione tra Teshigawara,
chiamato dalla stampa il 'super-esteta', o 'il misterioso magico
coreografo', e la più innovativa delle Compagnia di danza in Europa, ha
attratto molta attenzione. Die Zeit ha scritto: 'questo lavoro è una calma
meditazione di forza affascinante - la fragilità dell'esistenza, vetro e vetro
rotto, proiezione e riflessione, spazio e tempo, eternità e vanità - egli ha
creato un modo altamente suggestivo. Teshigawara è maestro nell'esprimere il
culmine in modo statico'.
Nel 1995 ha presentato la 'solo piece' 'Here to Here', prodotta dal TAT,
opera che mostra su una scena cubica puramente bianca musica, luce, ombra,
ed il corpo di Teshigawara. I critici hanno scritto che 'si tratta di
un'opera ermetica dall'estetica asceticamente pura' (Die Welt), e che 'non
si può immaginare che la danza possieda più concentrazione, seduzione ed al
tempo stesso una così alta rifinitura estetica' (Hamburger Albenblatt). Si
è
trattato di un effetto sensazionale tra i critici tedeschi, in occasione
della 'prima'.
Teshigawara ha ricevuto il premio Pegasus al Festival
Teatrale Esitvo di Amburgo.
In occasione della performance al Festival
D'Automne di Parigi, il Nouvelle Observateur ne ha scritto in questi
altisonanti termini: 'è un capolavoro di intensità stupefacente, che ha
catturato l'attenzione del pubblico dall'inizio alla fine senza fare la
benchè minima concessione... 'nel confrontarci con un'opera così perfetta,
siamo gettati in uno stato di incantesimo.' continuando a scriverne, le
parole non farebbero che ridurre la qualità , e ci sarebbe il timore di
perdere quella non-umana e quasi tremante bellezza'.
Nel 1996, Teshigawara crea 'I Was Real  Documents', coprodotto da Brussels
Kubsten Festival des Arts e dal TAT di Francoforte. Di esso viene detto che
'meriterà considerazione come commento conclusivo su ciò che rimane da dire
negli ultimi giorni del secolo' (Ballet Tanz International).
Notevoli le
reazioni al Festival D'Automne di Parigi ed in altri luoghi d'Europa. In
occasione dell'esecuzione del lavoro a Berlino, nel 1997, il Taggespiegel
scrive che 'questa performance di Saburo Teshigawara ha stabilito una nuova
scala di valori per la danza in questa città , che ha sempre cercato di
essere al centro della danza'. Molti i successivi inviti in tutti il mondo
per questo lavoro.
Nel 1998, egli presenta a un nuovo lavoro in 'solo' a Tokyo: 'Absolute
Zero'.
Le recensioni dicono che 'è stato come ricevere un colpo in testa
vedere di fatto che questo coreografo dalla notorietà internazionale sia
anche uno dei più stupefacenti danzatori del mondo - era difficilmente
possibile credere che un essere umano potesse danzare a tale velocità , o con
tale respiro. Era come se tu stessi guardando l'atomo della danza esplodere
nell'aria. Persino il tempo sembrava girare su se stesso e volgersi verso il
passato' (The Daily Mainichi).
Dopo altre rappresentazioni in Tokyo nel
1999, questo lavoro è stato portato in Europa.
Come scrive il Frankfurter Allgemeine, 'dalla fisicità emerge il sentimento,
dalla materia, lo spirito. Sulla invisibile linea tra passato, presente e
futuro Teshigawara rivela ai nostri sensi nuove inimmaginate dimensioni, che
espandono l'irreparabile presente in un campo di possibilità ': egli ha
sempre fatto da pioniere alle nuove possibilità die diversi aspetti
dell'espressione artistica.
E' un artista le cui nuove creazioni sono sempre
attesissime.
Oltre a vari workshops tenuti allo Studio KARAS a Tokyo, un progetto
educativo, chiamato S.T.E.P. (Saburo Teshigawara Education Project) è
iniziato dal 1995
Biglietto intero 30.000/20.000
info 0289011644
4 e 5 dicembre 2001
ore 20.30
Teatro dell'Arte
viale Alemagna 6 - Milano