Palazzo Rezzonico
Barlassina (MB)
piazza Cavour, 3
036 257701 FAX 036 2560593
WEB
Valerio Gaeti e Albano Morandi
dal 23/2/2008 al 15/3/2008
venerdi' e sabato 17-19, festivo 10.30-12,30 e 17-19

Segnalato da

Albano Morandi



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Valerio Gaeti
Albano Morandi



 
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23/2/2008

Valerio Gaeti e Albano Morandi

Palazzo Rezzonico, Barlassina (MB)

Gaeti espone lavori recenti: piccole fusioni di bronzo di soldatini e animali, giocattoli con lunghe e stranianti appendici filiformi e una serie di fotografie. Le declinazioni estetiche delle opere di Morandi si dipanano in storie fatte di un seducente mondo dei materiali, scritto da composizioni che raccontano in uno spazio suasorio, illusivo e allettante.


comunicato stampa

Continua l’impegno del Comune di Barlassina nel cercare di fornire alla cittadinanza lo strumento dell’Arte Contemporanea per una lettura del nostro tempo, delle sue idee e delle sue contraddizioni.
Il giorno 24 febbraio, alle ore 11.00, nei locali del Palazzo Rezzonico si inaugura la mostra di due artisti: Valerio Gaeti e Albano Morandi.

Valerio Gaeti, di origine mantovane,vive a Cantù dove ha frequentato l'Istituto d'Arte con Giuliano Vangi, e successivamente l'Accademia di Brera con Alik Cavaliere: "...REGGO LO SPECCHIO ALLA NATURA è il titolo del lavoro esposto a Palazzo Rezzonico, la frase è ripresa da Shakespeare ed è forse esemplificativa di tutto il percorso creativo che ha caratterizzato tutto il percorso creativo dell'artista in questi ultimi anni. Da parecchio tempo la sua scultura si nutre infatti di elementi naturali: legno, midollino, cenere, semi, fiori essiccati, bacche, ghiande, ecc. Sono assemblati a costruire strani reperti fossili e inusuali cassette classificate, piene di vite stratificate, sedimenta, in un continuo rapporto di scambio tra l'artista, le proprie ansie, le proprie tensioni e la natura che tutto circonda, rimodella, ricrea... In questa mostra sono esposti i lavori più recenti: piccole fusioni di bronzo di soldatini e animali, giocattoli a cui sono cresciute lunghe e stranianti appendici filiformi con spine, foglie ecc.; e una serie di fotografie dell'artista, impreziosite da elementi tridimensionali il più delle volte naturali, innestati e assorbiti dalle foto stesse. Lo scultore sembra aver avviato una straordinaria operazione di pulizia celebrale: in un angolo della sua infanzia ha ritrovato vecchi giochi sui quali la natura è intervenuta, trasformandoli in creature assurde e surreali. Ha svuotato i cassetti zeppi di foto, e su quelle foto si sono miracolosamente incastonate ghiande, semi, oggetti, quasi fossero gemme preziose. Corniciate in piccole teche sono diventate reperti archeologici di un affascinante e privato museo della mente e della memoria..." (ottobre 2007, Giampaolo Mascheroni)

Albano Morandi, è nato a Salò (BS) è si è diplomato in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma con Toti Scialoja. Ha esposto in mostre personali e collettive nelle principali città europee e degli Stati Uniti. Tra l'altro ha partecipato all' 11ma e alla 12ma Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma nel 1986 e nel 1996 e, la scorsa estate, nella sezione eventi collaterali della 52ma Biennale di Venezia. "L'arte è anche mistero, magia, odore, polvere, sudore, freddo, fatica, attesa, eternità, birra. Vive un tempo dal ritmo più antico del mondo. Ma oggi, il fiato dell'arte soffia sempre meno in un paese dove la cultura tradizionale e il tempo della vita sono in rapida estinzione programmata. La delusione è che anche nel catasto delle cose 'nuove' le proposte sono già state fatte e soprattutto già viste da qualcuno. Ed è proprio in alternativa a questa noia dello scoprire senza neppure un po' d'entusiasmo né di sorpresa avanzi d'informale generico che si colloca l'esperienza seguita da Albano Morandi. Convinto che l'arte non deve inventare più nulla, ma solo cercare di perfezionarsi, ci presenta finalmente delle emozioni e anche un punto di partenza per la verifica del proprio lavoro, della sua validità. […] Morandi inventa, anzi ricicla, racconta senza mai riconsegnare un reportage. È un'arte ricca di allegorie visionarie, tutte vere, che concentrano uno strano fascino e una grande suggestione, nelle quali l'aspetto narrativo è sottilmente preponderante. Ma la volubilità di fondo della Morandi, con il suo inquieto distacco, e le sue segrete foga, esuberanza, frammentarietà, è solo intuita nel suo lavoro che è concentrazione riflessiva, consistente, densa. Le declinazioni estetiche delle opere di Morandi si dipanano in un racconto fatto di molteplici storie raccontate allo specchio. Un taccuino lasciato aperto, un seducente mondo dei materiali, scritto da opere in grado di raccontare e da composizioni che vogliono gridare in uno spazio suasorio, illusivo e allettante. Di fatto Stephane Mallarmé aveva avvertito che 'il mondo esiste per finire in un libro'."
(Luca M. Venturi Area incondizionata inquietudine e distacco inAlbano Morandi

La manifestazione, come negli anni precedenti, sarà accompagnata da alcuni incontri che cercheranno di approfondire e, anche se parzialmente, illustrare il clima, i temi e le idee dell’arte contemporanea e della nostra epoca.
Gli incontri si effettueranno per il periodo della mostra nel giorno di Martedì negli stessi locali dell’esposizione alle ore 21.00 e tratteranno i seguenti temi:

26 febbraio – relatore Prof.Massimo Donà
Professore Ordinario di Filosofia Teoretica Università “Vita e Salute” - San Raffaele Milano -
“CONOSCENZA E COMUNICAZIONE” -

4 marzo – relatore Prpf. Angela Madesani
Critica d’arte - Docente di Storia dell’arte presso Accademia di B.B. A.A Milano e L.A.B.A. Brescia
“ATTUALITA’ DEL SURREALISMO” –

11 marzo – Valerio Gaeti e Albano Morandi
INCONTRO CON GLI ARTISTI -

Immagine: Albano Morandi, Architettura italiana (1996), acquerello e cera su carta di quaderno e scatola, cm. 20 x 17 x 6,5

Inaugurazione Domenica 24 febbraio 2008 - ore 11.00

Palazzo Rezzonico
P.zza Cavour, 3 – 20030 – Barlassina
Orario: Venerdì e Sabato 17.00 – 19.00 - Festivo 10.30 – 12,30; 17.00 – 19.00

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