Un ciclo di incontri sulla Poesia del '900. Il I appuntamento e' dedicato a Eugenio Montale, con "Cuore d'altri non e' simile al tuo" che illustra le modalita' di rappresentazione della figura femminile e dell'esperienza amorosa.
Da martedì 4 marzo 2008 il Museo Diocesano dedica un ciclo di incontri alla Poesia del Novecento: sei appuntamenti dal titolo Le parole sono la meraviglia del mondo a cura di Maria Teresa Girardi e Uberto Motta, in collaborazione con il Piccolo Teatro, letture di Anna Nogara.
Il primo incontro, martedì 4 marzo alle ore 21 presso la Sala dell’Arciconfraternita del Museo Diocesano è dedicato a Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura nel 1975, cui questa manifestazione riserva uno spazio privilegiato, muovendo dal riconoscimento della centralità della sua poesia nel Novecento, intendono rendere omaggio all’asciutto senso di responsabilità con cui egli ha offerto la sua lezione, di uomo e di poeta.
Cuore d’altri non è simile al tuo, questo il titolo, tratto da una citazione montaliana, illustra le modalità di rappresentazione della figura femminile e, conseguentemente, dell’esperienza amorosa all’interno della poesia italiana del Novecento. Montale per primo, da questo punto di vista, ha saputo cogliere che la donna, all’interno della dialettica affettiva, possiede e sviluppa non tanto (o solo) qualità sentimentali, quanto virtù che le consentono di scrutare meglio la sostanza autentica del reale. Come verrà indicato, si tratta di un’intuizione già presente nei Canti di Leopardi. Si osserveranno quindi riprese e sviluppi di tale motivo in testi di Giudici, Risi, Raboni, Testori, Pasolini, fino ad Aldo Nove, nonché di alcune tra le maggiori poetesse italiane del Novecento (Morante, Merini, Valduga).
GLI ALTRI INCONTRI
Martedì 11 marzo - Un esistere sordo e inquieto (Dario Bellezza). Il secondo percorso, prende avvio da una famosa poesia di Camillo Sbarbaro, Taci, anima stanca di godere, in cui sono declinate tematiche ricorrenti in tutta la tradizione lirica dell’età moderna: l’aridità del vivere, l’alienazione, la disperazione silenziosa che corrode ogni forma di positiva vitalità, la condizione, insomma, che ormai convenzionalmente si definisce ‘male di vivere’.
Martedì 18 marzo - Ti distendi e respiri nei colori (Sereni). Il terzo percorso assume come chiave d’apertura il confronto tra due testi celeberrimi: La pioggia nel pineto di D’Annunzio e I limoni di Montale. Con quest’ultima poesia, infatti, il giovanissimo Montale, mediante il rovesciamento della retorica dannunziana, inaugura il discorso poetico novecentesco, ponendo, in termini nuovi, il problema della rappresentazione del reale.
Giovedì 27 marzo - Vola alta, parola (Luzi). Il quarto appuntamento, avrà come filo conduttore la poesia stessa, la parola poetica, sul cui valore, sulla cui condizione e funzione, nel rapporto con la realtà, e con l’esperienza, dell’io e del mondo, e ultimamente, con la verità, si sono variamente espressi i poeti del Novecento.
Martedì 1 aprile - Questa brutta città che è la mia. Da un verso di Dario Fo, è un omaggio alla città di Milano, rappresentata, celebrata e amata da molti poeti del Novecento.
Martedì 8 aprile - Con le armi della poesia (Pasolini). L’ultimo incontro, è dedicato a testi riconducibili al genere della poesia civile, intesa nel senso più ampio della poesia che prende parola su momenti, condizioni, eventi della storia e della società per farsene coscienza critica, spesso, e nei casi migliori, per farne occasione di una meditazione che, mossa dal contingente, è capace di trascenderlo
Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95 Milano
Ingresso al Museo: 8 euro, Ridotto 5
Il biglietto consente di assistere all’incontro