Galleria Carla Sozzani
Milano
corso Como, 10
02 653531 FAX 02 29004080
WEB
Due mostre
dal 7/3/2008 al 5/4/2008
martedi', venerdi', sabato e domenica 10.30-19.30, mercoledi' e giovedi' 10.30-21, lunedi' 15.30-19.30

Segnalato da

Galleria Carla Sozzani



approfondimenti

Saul Leiter
Muga Miyahara



 
calendario eventi  :: 




7/3/2008

Due mostre

Galleria Carla Sozzani, Milano

La mostra Early Color, presenta le immagini realizzate dal 1948 al 1960 da Saul Leiter, pittore e fotografo americano. Il giapponese Muga Miyahara ha scelto di esporre due fra i suoi numerosi progetti fotografici: "Tokonoma" e "A Memory of A Fish is There".


comunicato stampa

Saul Leiter
Early color

La Galleria Carla Sozzani presenta, con la mostra Early Color, le fotografie realizzate dal 1948 al 1960 da Saul Leiter, pittore e fotografo americano.

Saul Leiter nasce a Pittsburg nel 1923 e viene educato alla scuola talmudica.
Il suo interesse per la pittura si manifesta nella tarda adolescenza.
Nel 1946, all’età di 29 anni si trasferisce a New York per diventare pittore.
Nella maggior parte dei suoi dipinti esplora un linguaggio fondamentalmente astratto, composto da una tavolozza dai colori attenuati ed evanescenti.
Le sue interpretazioni pittoriche della realtà risentono dell’intimismo europeo, tipico di pittori come Bonnard e Vuillard, per i quali Leiter proverà sempre grande ammirazione.
Poco dopo il suo arrivo comincia ad esporre nelle gallerie del Lower East Side e alla Tanager Gallery, che ospita artisti come Philip Guston, Philip Pearlstein e William de Kooning.
Nonostante la critica gli sia favorevole non ottiene i risultati economici sperati.
In questi anni conosce il pittore astratto espressionista Richard Pousette-Dart che stava testando, attraverso la manipolazione del negativo, le nuove possibilità offerte dal mezzo fotografico. E’ proprio l’incontro con Dart a rivelare a Leiter il grande potenziale creativo della fotografia.
Oltre all’amicizia con Dart, quella successiva con W. Eugene Smith e la mostra di Henri Cartier-Bresson al Museum of Modern Art nel 1947 influenzeranno moltissimo il suo modo di fare e di concepire la fotografia.
Le prime fotografie sono esclusivamente in bianco e nero, soprattutto per il costo elevato delle stampe a colori.
Nel 1948 comincia ad utilizzare la pellicola a colori, con la quale realizzerà i suoi scatti più celebri.
Nel suo libro The New York School: Photographs 1936-1963, Jane Livingston scrive: “Il fatto che il colore diventi il soggetto delle fotografie porta Leiter su un altro piano, un piano che è inequivocabilmente artistico”. Martin Harrison, editore e autore di Saul Leiter Early Color scrive: "La sensibilità di Leiter ...lo allontana dai confronti intimi con il disagio urbano di solito associati a fotografi come Robert Frank o William Klein. Per lui la macchina fotografica rappresenta un modo alternativo di guardare, di inquadrare gli avvenimenti e di interpretare la realtà”. Leiter riesce a trovare e ad immortalare momenti di tranquillità nel caos di Manhattan, partendo da circostanze improbabili per creare idilli urbani, come un pittore anticonvenzionale di scenari metropolitani.
Nel 1953 Edward Steichen include le sue fotografie in bianco e nero nella mostra Always the Young Stranger al Museum of Modern Art, mentre è del 1950 la prima esposizione a colori, ospitata dal Club degli Artisti, un luogo di ritrovo per i pittori Astratti Espressionisti dell’epoca.
Alla fine degli anni Cinquanta inizia la sua carriera come fotografo di moda, le sue fotografie a colori appaiono su “Esquire” e poco dopo su “Harper's Bazaar”.
Nei successivi vent’anni Leiter continua a lavorare come fotografo di moda, pubblicando su “Show”, “Elle”, “British Vogue”, “Queen” e “Nova”.
L'opera di Leiter è compresa principalmente nella monografia della Livingston The New York School e in quella di Harrison: Appearances: Fashion Photography Since 1945. I suoi lavori fanno parte della collezione del Museum of Fine Arts di Houston, dell' Art Institute di Chicago, del Victoria and Albert Museum di Londra, del Whitney Museum of American Art di New York e di molte altre prestigiose collezioni.

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Muga Miyahara
Tokonoma & A memory of a fish is there

Muga Miyahara, nato e cresciuto a Tokyo, studia e si diploma al scuola d’arti visive di Tokyo. A soli 23 anni ottiene la prima esposizione personale “Muga Miyahara exhibition” presso la galleria Den di Tokyo ed inizia la sua carriera come fotografo freelance. Nel 2001 entra in contatto con l’agenzia giapponese “Image” e ben presto diventa fotografo di moda. In questi anni Muga Miyahara ha collaborato con prestigiose riviste di moda, quali Vogue, Elle, Harper’s Bazar, L’Officiel ed ha anche realizzato diversi progetti per la pubblicità.
In occasione della sua prima esposizione in Italia, che avrà luogo dal 8 marzo al 6 aprile presso la Galleria Carla Sozzani, il fotografo giapponese Muga Miyahara ha scelto di presentare al pubblico due fra i suoi numerosi progetti fotografici: “Tokonoma” e “A Memory of A Fish is There”.
“Tokonoma” letteralmente il posto della bellezza, nella casa tradizionale giapponese rappresenta lo spazio riservato ad accogliere gli ospiti e alla memoria degli antenati. Generalmente decorato da una composizione di Ikebana e da un rotolo di carta di riso con una calligrafia o un dipinto, questa stanza è reinterpretata attraverso l’introduzione di oggetti non convenzionali.
“A Memory of A Fish is There” racconta l’esperienza personale del fotografo “Quando ero bambino, odiavo mangiare il pesce. Ma mio padre continuava a ripetere Mangia il pesce! Mangia il pesce! E questo mi angosciava”. In questa scatti, che ritraggono una modella nuda, costretta a mangiare il pesce, Muga Miyahara rievoca la sofferenza, l’inquietudine e il tormento di quel ricordo così vivo ed indelebile nella sua memoria.

Immagine: Saul Leiter

Inaugurazione sabato 8 marzo 2008 dalle ore 15.00 alle ore 20.00

Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – Milano
martedì, venerdì, sabato e domenica, ore 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00
lunedì, ore 15.30 – 19.30

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