Ogni opera della serie intitolata "No-Identity" ha origine da vecchie fotografie stampate in bianco e nero da un anonimo professionista. Sono una sorta d'objet trouve' proveniente da qualche solaio, da antichi album di famiglia, da scatole polverose... A cura di Elisabetta Tolosano.
a cura di Elisabetta Tolosano
Scrive il curatore: Andrea Marte “utilizza” la fotografia senza essere un fotografo. Le sue tecniche miste sono il risultato d’alchemici passaggi che coniugano la riproducibilità dell’immagine al gesto pittorico.
Ogni opera della serie intitolata “No-Identity” ha origine da una fotografia, una vecchia fotografia analogica, stampata in bianco e nero su carta baritata da un anonimo professionista. Le fotografie che Marte sceglie per i suoi lavori sono vecchie d’almeno trent’anni. Sono una sorta d’objet trouvè proveniente da qualche solaio, da antichi album di famiglia, da scatole polverose o da qualche bottega di brocante.
Non importa chi sia la figura rappresentata, una suora, una bambina, un militare in un momento di pausa, un ragazzo che esce dall’acqua del mare, un uomo con papillon e cilindro. L’importante è che sia un ritratto singolo in posa; in interno o in esterno, non importa.
Le colle, gli oli bruciati distesi sulle copie fotografiche stampate su carta da pacco diventano metafora di una tecnica che ”imprigiona lo spirito nella materia”, che cancella il superfluo e fa emergere l’essenza della forma originaria. Un’immagine nuova rinasce con diverse luci e colori sotto il gesto dell’artista.
Il suo segno personale, ricrea un contesto all’immagine, la reinventa, ne fa emergere il fascino misterioso del tempo; il suo intervento trasforma con il nero o con velature di colore l’ambiente o il paesaggio che circonda il soggetto.
Andrea Giuseppe Marte, nato a Locri (RC), vive e lavora a Torino. Laureato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, insegna educazione artistica e storia dell’arte.
inaugurazione 11 marzo 2008 alle ore 18,30
Galleria Dieffe
via Porta Palatina 9, Torino
dal martedì al sabato dalle 16,00 alle 19,30.
la mostra è visitabile anche in altri orari, su appuntamento
ingresso libero