Why is It Always Like This? In mostra una nuovissima serie di dipinti realizzata nelle ultime settimane e che ruota intorno ad una sorta di famiglia di alberi animati, come siamo abituati a vedere nei cartoni. La tonalita' grigia dei colori e l'impasto consistente accentuano l'aspetto esistenziale e ambiguo dei quadri.
KLERKX è lieta di presentare la prima personale in Italia dell’artista Roman Wolgin (1978, Mosca) che fra due settimane approderà alla Kunsthalle Sankt Gallen in Svizzera.
Verrà presentata una nuovissima serie di dipinti realizzata nelle ultime settimane e che ruota intorno ad una sorta di famiglia di alberi animati, come siamo abituati a vedere nei cartoni. In questi dipinti colpisce il contrasto tra una pittura tecnicamente e formalmente classica e un umorismo di ciò che sembrano voler raccontare. Nonostante il richiamo al mondo dei fumetti e dei cartoni animati, l’ironia narrativa dei personaggi sembra appartenere ad una fantasia apocalittica, ansiosa e spesso sessuale. La tonalità grigia dei colori e l’impasto consistente accentuano l’aspetto esistenziale e ambiguo dei quadri.
Attraverso un’analisi più attenta si scopre la rapidità dell’esecuzione e la fluidità delle pennellate, molto spesso materiche. Le figure dei suoi dipinti, personaggi tratti da un mondo naturale, sembrano condividere una condizione segreta, che rimane invece sconosciuta all’osservatore. Le creature solitarie e un pò tragicomiche di Roman Wolgin esplorano la fragilità della vita e dell’identità che si trasforma improvvisamente in qualcosa di inaspettato. La pittura è molto intuitiva, gestuale, rapida e possiede grande valore narrativo, anche se interrotto da un forte senso di solitudine. Le tele dell’artista spaziano dalle dimensioni più ridotte a quelle monumentali e dalla carta alla tela e alle tavole in legno.
Roman Wolgin appartiene alla prima generazione di artisti russi che hanno iniziato la loro carriera, alla fine degli anni Ottanta, fuori dal proprio paese, in un momento di grande trasformazione e di euforia che ha condotto essi stessi a crescere altrove. Gli elementi di angoscia e di dubbio che affiorano da queste opere, richiamano una determinata condizione politica e sociale del paese di origine dell’artista. Si potrebbe pensare che egli, piuttosto che condividere l’ottimismo della “Perestroika” e del “Glasnost”, si mostri sconsolato nei confronti di tali cambiamenti stravolgenti.
La luna, le stelle, il cielo scuro, le montagne e le rocce fanno da sfondo alle vite dei piccoli omini-alberi che sembrano quasi oppressi da questa immensità. La vastità della natura suggerisce al tempo stesso il dato spirituale e metafisico. Lo sguardo dei protagonisti è spesso vuoto e ansioso e a volte essi pongono delle domande - “Why Is It Always Like This?” - alle quali non vi è risposta ipotizzata. Infine, il richiamo alla sessualità avviene in forma spontanea, quasi infantile e mai volgare, dove l’inconscio è libero di comparire in un luogo lontano e tranquillo dell’immaginazione, ma ancora inquieto. Roman Wolgin, attraverso la sua sensibilità, crea un mondo parallelo al nostro, dove si accede quasi nella più profonda intimità.
La formazione artistica di Roman avviene in Olanda presso la prestigiosa Rijksakademie (2003-04). Da 2004 vive e lavora a Berlino. Roman è rappresentato da Diana Stigter ad Amsterdam, Store a Londra e KLERKX a Milano. In aprile 2008 si inaugura una doppio personale presso la Kunsthalle Sankt Gallen in Svizzera (con Armen Eloyan).
Inaugurazione venerdì 14 marzo 2008 alle ore 19
Galleria Klerkx
via Massimiano, 25 - Milano
Orari: Ma – Sa 1 – 7 PM
Ingresso libero