Max Bill / fotografie di Isa Crescenzi
dal 19/3/2008 al 25/4/2008
Segnalato da
19/3/2008
Max Bill / fotografie di Isa Crescenzi
Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA, Matera
Sculture, dipinti, disegni, opere grafiche, libri d'artista, immagini e documenti raccontano, la storia di Max Bill, che ha avuto modo di esplorare ogni aspetto della creativita' destinando le sue energie non solo agli oggetti della vita di ogni giorno, ma anche a unita' residenziali e viadotti autostradali. La mostra ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione e la sua tensione a una sintesi delle arti plastiche e a progetti di rinnovamento dei prodotti industriali. Contemporaneamente in esposizione 23 immagini originali di Costantino Nivola in un laboratorio di ceramica, scattate nel 1976 da Isa Crescenzi durante un viaggio in Sardegna.
Nuovo appuntamento al MUSMA Museo della Scultura Contemporanea. Matera. A partire dal 20 marzo 2008 e fino al 26 aprile, nel Salone della Caccia destinato alle attività espositive del Museo: Max Bill (Winterthur, 1908 - Berlino, 1994).
Sculture, dipinti, disegni, opere grafiche, libri d’artista, immagini e documenti racconteranno, in sintesi, la sua storia di “inventore-scienziato dell’arte”, che ha avuto modo di esplorare ogni aspetto della creatività destinando le sue energie non solo agli oggetti della vita di ogni giorno, ma agli stessi spazi che ci circondano, unità residenziali e viadotti autostradali compresi. Questa versatilità, maturata tra il 1927 e il 1929, al Bauhaus di Dessau, sotto la guida di grandi maestri come Paul Klee, Wassily Kandinsky e Josef Albers, lo accompagna per tutta la vita, poggiata su precisi testi teorici, monografie, cataloghi. Suoi sono alcuni testi fondamentali su Mondrian, sua è l’edizione delle opere complete di Le Corbusier, omaggio devoto al maestro “che gli aveva fatto girare la testa” tanto da spingerlo a studiare architettura nella scuola creata da Walter Gropius a Weimar nell’aprile del 1919. Qui, all’insegna della chiarezza, si realizzava la collaborazione tra l’arte e l’industria, la cultura e la società. Ognuno, trovava dentro di sé “l’orientamento culturale progressivo, un atteggiamento spirituale che si potrebbe anche chiamare religione”.
Grazie a tutto ciò, Max Bill sviluppa una personale teoria spiegata in The Mathematical Approach in Contemporary Art. L’opera non deve essere contemplata passivamente perché ha una funzione precisa: essendo generatrice di campi di energia, di ritmi, di sequenze di colori, è concreta. Le figure geometriche che si riavvolgono su se stesse, le variazioni matematiche, spiegano la necessaria interazione dell’osservatore con l’opera d’arte. Nel caso della Curva Infinita, la percezione visiva è impegnata per un tempo imprecisato e dà origine ad una serie di interpretazioni. L’arte concreta è dunque espressione pura dell’armonia. La città, lo spazio funzionano perfettamente benché scomposti in parti differenti, in opere di pittura, scultura e architettura che fanno parte dell’uno armonico.
La mostra del MUSMA ripercorre didatticamente le tappe fondamentali della formazione di Max Bill e la sua tensione a una sintesi delle arti plastiche, a progetti di rinnovamento del prodotto industriale. Fin dall’inizio, le sue ricerche mirano a inserire la forma nello spazio, così da costringerla a rinunciare a qualsiasi aspetto statico e frontale, acquisendo una visuale mobilità. Il Nastro senza fine, ideato nel 1935, definito nel 1953, è l’esempio più calzante delle sue diverse fasi creative e dell’incessante divenire del suo lavoro, costantemente sottoposto alle leggi di una matematica esattezza e di un solido fondamento strutturale. In pittura, sopprime i profili precisi dei piani e li sostituisce con zone di colore che si trasformano in zone di energia, attraverso numerose degradazioni luminose.
Max Bill era nato il 22 dicembre del 1908 a Winterthur, in Svizzera. All’età di 16 anni si iscrive alla Scuola di Arti Applicate di Zurigo per studiare come argentiere. Nel 1927, attratto dalla figura di Le Corbusier decide di frequentare l’ istituto superiore di progettazione, “Bauhaus”, dove riceve i primi insegnamenti da artisti come Vasilij Kandinskij e Paul Klee. Tra il 1929 e il 1932 lavora essenzialmente come grafico ed architetto. Nel 1932 entra a far parte del gruppo parigino “Abstraction-Création”. Conosce numerosi artisti come Max Ernst, Alberto Giacometti, Marcel Duchamp. Il 1938 è l’anno del CIAM, Congrès Internationaux D’architecture Moderne, successivamente si dedica a diversi lavori come designer tanto da ottenere la cattedra presso la Scuola di Arti Applicate di Zurigo. Nel 1951 le sue doti artistiche sono ampiamente riconosciute a livello internazionale con l’assegnazione di due importanti premi: il Gran Premio alla Triennale di Milano e il Grand Prix della Scultura alla Biennale di San Paolo del Brasile. Con la sua passione per l’architettura e per l’insegnamento contribuisce alla nascita dell’Istituto Superiore per la Progettazione di Ulm di cui diventa rettore e direttore delle sezioni di architettura e forma-prodotto.
Da questo momento, diversi impegni lo porteranno a far parte di gruppi e associazioni di artisti, architetti e designer sia a livello europeo che internazionale. Riconoscimenti gli vengono anche da numerose università con la laurea honoris causa in Ingegneria dell’università di Stoccarda del 1979 e quella in Scienze Tecniche dell’Istituto Tecnico Superiore Elvetico di Zurigo del 1994. Ricopre anche incarichi politici tra il 1967-1971 come membro del consiglio nazionale svizzero. Diverse nazioni gli tributano onori e riconoscimenti e nel 1973 diviene consigliere onorario dell’Unione Internazione delle Arti Decorative per l’Unesco. Nel 1979 riceve il premio per l’arte della città di Winterthur, nel 1988 il Premio Marconi per Arte e Scienza di Bologna, nel 1989 il Premio Piepenbrock per la scultura a Osnabrück, nel 1990 il Premio Helmut Kraft per le Arti Figurative di Stoccarda e nel 1993 il Premium Imperiale del Giappone per la scultura. Muore a Berlino il 9 dicembre 1994.
La mostra sarà inaugurata giovedì 20 marzo alle ore 18,00 e si protrarrà fino al 26 aprile 2008.
Nella Biblioteca Scheiwiller, dopo il saluto del presidente della Fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri, il curatore del museo Giuseppe Appella illustrerà la figura dell’artista svizzero. Seguirà la visita guidata alla mostra.
A Max Bill sarà, inoltre, dedicato il quarto Progetto del MUSMA rientrante nel “Programma didattico 2007-2008 sull’arte contemporanea”. Il Progetto si terrà a partire dal 26 marzo fino al 24 aprile 2008 e si compone di due sezioni parallele:
Conosci le forme geometriche e sperimenta la percezione del colore sull’esempio di Max Bill;
Conosci Max Bill giocando con il Nastro di Möbius.
Per visionare e scaricare il progetto consultare il sito internet: www.zetema.org.
Con il sostegno della UBI >< CARIME.
Con il patrocinio del Comune di Matera e del Circolo Culturale La Scaletta.
Per le prenotazioni dei laboratori didattici:
Dott.ssa Mariella Larato: 3290835148 dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 14:00
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23 fotografie originali di Isa Crescenzi donate in ricordo di Costantino Nivola
Dopo la donazione di una grande scultura di Costantino Nivola da parte della moglie Ruth, scomparsa due mesi fa, il Musma. Museo della Scultura Contemporanea Matera, si arricchisce di una ulteriore donazione: 23 immagini originali, scattate nel 1976 da Isa Crescenzi in un viaggio in Sardegna, a Orani, durante una vacanza-lavoro di Nivola in un laboratorio di ceramica. Infatti, il noto scultore sardo, vissuto lungamente in America dove è morto nel 1988, mette in evidenza la sua proverbiale capacità manuale che stupì l'architetto Le Corbusier, tanto da decorargli l’antica e bella casa di legno di East Hampton.
Nivola viene fuori da queste fotografie, che lo mostrano intento a formare e a decorare vasi di argilla, proprio come lo vide Saul Steinberg in un ritratto del 1983: "Un piccolo uomo di proporzioni eroiche: una bella testa dove allegria e melanconia si fondono, un torso poderoso; visto in distanza, un gigante".
Isa Crescenzi, donando queste immagini, che si vanno ad aggiungere a quelle di Henri Cartier Bresson e di Ugo Mulas, ha confermato anche un antico legame con Matera che l'ha vista, in più occasioni, a fianco di Vanni Scheiwiller, José Ortega e Pietro Consagra.
La sua biografia è nota. Nata a Roma nel 1936, fotoreporter di agenzie di stampa e di grandi giornali e riviste (Mondo domani, Vie Nuove, Noi donne...), ha legato il suo nome da inviato speciale, tra il 1968 e il 1980, a viaggi in Vietnam, Laos, Argentina, Uruguay, Cile, Iraq, oltre che a lunghe inchieste per la Rai sul terremoto nella valle del Belice, sulla condizione operaia, sul Natale a Montevago.
Sono suoi tre sceneggiati di successo, mandati in onda più volte dalla Rai, su Carolina Invernizio, Federico Garcia Lorca e Simone de Beauvoir.
La mostra fotografica sarà inaugurata in contemporanea con quella dedicata a Max Bill, già in programmazione, giovedì 20 marzo alle ore 18,00 e si protrarrà fino al 26 aprile 2008.
Con il sostegno della UBI >< CARIME.
Con il patrocinio del Comune di Matera e del Circolo Culturale La Scaletta.
Info utili: Il museo è aperto dal martedì alla domenica ore 10:00 – 14:00 fino al 31 marzo 2008. Dal 1 Aprile dal martedì alla domenica ore 10:00 – 14:00 e dalle ore 16:00 – 20:00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d’ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero Euro 5,00; ridotto Euro 3,50.
Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA
Via San Giacomo - Matera
Orari: dal martedì alla domenica ore 10-14 fino al 31 marzo 2008. Dal 1 Aprile dal martedì alla domenica ore 10-14 e dalle ore 16:00 – 20:00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d’ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero Euro 5,00; ridotto Euro 3,50.