Palazzo Lucerna di Rora' (Museo archeologico)
Bene Vagienna (CN)
via Roma, 125
0172 654152
WEB
Il Novecento italiano
dal 19/3/2008 al 1/6/2008
ven, sab, prefestivi e festivi ore 10/13 - 14,30/19
0172 712922

Segnalato da

Senesi Arte



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Giorgio Barberis



 
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19/3/2008

Il Novecento italiano

Palazzo Lucerna di Rora' (Museo archeologico), Bene Vagienna (CN)

Nei primi 50 anni del secolo XX l'Italia si trova ad occupare una posizione nel panorama europeo, grazie alle novita' del Futurismo, ma anche grazie all'apporto offerto dagli artisti italiani alla riscoperta di una 'misura classica'. L'esposizione indaga i due punti estremi della ricerca artistica italiana di quegli anni, l'anti-tradizione futurista da un lato e il nuovo corso del classico dall'altro. Opere di Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla, Giovanni De Chirico, Carlo Carra', Filippo de Pisis, Alberto savino e molti altri. A cura di Giorgio Barberis.


comunicato stampa

a cura di Giorgio Barberis

Nei primi cinquant'anni del secolo XX nell'arte italiana avvengono grandi cambiamenti. L'Italia si trova ad occupare una significativa posizione nel panorama europeo, grazie alle novità del Futurismo, ma anche grazie all'apporto del tutto originale offerto dagli artisti italiani al riscoperta di quella "misura classica" che percorre tutta l'Europa negli anni che seguono la sperimentazione delle prime avanguardie storiche. L'esposizione indaga i due punti estremi della ricerca artistica italiana di quegli anni, l'anti-tradizione futurista da un lato e il nuovo corso del classico dall'altro. Apre l'esposizione, per questo secondo settore, un quadro di Giacomo Balla in cui la modernità del dipinto, con l'ardito taglio fotografico, già appare come il superamento delle istanze realiste e simboliste che aveva caratterizzato l'Italia artistica della fine '800. Oltre, nei quadri di Boccioni, Carrà e Severini, si respira una nuova ventata di modernità.

E' la modernità intesa come cambiamento e innovazione, la vera protagonista del secolo che si apre: alla modernità e ai suoi nuovi miti, Marinetti e i giovani futuristi affideranno il compito di ridare all'Italia un ruolo di rilievo nel dibattito internazionale e di superare nel giro di pochi anni ogni legame con la tradizione pittorica della fine '800. Ma nei primi mesi del 1911, Giorgio de Chirico dipinge l'autoritratto dal volto melanconico "Et quid amabo nisi quod aenigma est?" Il soggiorno a Parigi, tra il 1911 e il 1915, porta de Chirico e il fratello Savinio a contatto con il milieu internazionale: de Chirico trova l'iniziale appoggio d'Apollinaire e il sostegno di Paul Guillaume. La pittura metafisica di de Chirico ci rivela i valori nascosti delle cose, "quando sono sorprese in una loro solitudine misteriosa e spaesata". Proprio a Parigi nascono alcuni dei suoi capolavori, come "La matinée angoissante" del 1912, già di proprietà Paul Guillaume, o "L'ennemie du poète" (1914).

Dopo il 1916, rientrati in Italia a causa della guerra, de Chirico con il fratello Alberto Savinio condivideranno, con Carlo Carrà, Filippo de Pisis e, dopo il 1918, anche con il giovane Giorgio Moranti, la poetica metafisica, che ciascuno interpreterà in maniera del tutto originale. Dalla metafisica al realismo magico tuttavia il passo è breve, anche se la melanconia tragica della metafisica dechirichiana molto si stempera nelle atmosfere incantate del realismo magico di Felice Casorati, di Antonio Donghi e Severini, di Cagnaccio di San Pietro. E' Carrà, con lo stupendo quadro Le figlie di Loth che annuncia, nel 1919, la riscoperta dei valori antichi della pittura primitiva italiana, di Giotto e Paolo Uccello innazitutto, preceduto dalla lezione di Severini che, nel 1916, dipinge Maternità, un'opera che merita il primato del primo, importante "ritorno" al classico, della pittura europea. Gli anni che seguono saranno in Italia testimoni di molti "ritorni", alcuni dei quali fondati su valori d'autenticità: è il caso appunto del realismo magico e della riscoperta dell'arcaismo dell'antica etruria di Massimo Campigli.

Altri invece, come Novecento, un movimento sostenuto dalla critica d'arte Margherita Sarfatti, di più ambigua natura, negli anni Venti saranno autenticamente interessati alla rifondazione di una misura classica nell'alveo di un sentire ampiamente diffuso in tutta Europa e, negli anni Trenta, votati a sostenere la diffusione dei "valori eterni" imposti dal regime, vaganti tra la raffigurazione dell'identità nazionale, la difesa della famiglia e la ricerca dell'origine e dell’esaltazione dei miti dell'antica Roma. Pochi pittori, grazie alla grandezza della loro arte, scamparono al pericolo della damnatio memoriae, e tra loro dobbiamo ricordare l'espressionismo tragico e monumentale delle grandi composizioni murali di Mario Sironi e la potenza plastica di Arturo Martini.

Unico pittore “indipendente” è da considerarsi Giorgio Morandi il quale si tenne a distanza dalla vita artistica durante tutto il periodo fascista e si dedicò quasi esclusivamente alla rappresentazione d'umili oggetti della vita quotidiana, vasi, bottiglie, coppe e scatole, resi con una notevole economia di mezzi, sia nel colore che nella composizione, eppure magistralmente vivi, tanto da essere stati considerati dalla critica veri e propri autoritratti. Un prolungamento dello sguardo sull'arte dagli anni cinquanta in poi, e che annuncia una nuova grande stagione creativa dell'arte italiana, può essere affidato ad alcuni testimoni d'eccezione tra cui Lucio Fontana, Alberto Burri , Piero Manzoni, Mario Schifano, gli appartenenti al Gruppo Forma ed a quello della Transavanguardia di Achille Bonito Oliva nonché ad Ugo Nespolo ed altri autori di grosso calibro che qui, con le loro avvincenti opere, chiudono a tutto tondo un rassegna che vuole dare un prezioso flash su un secolo di storia dell’arte. (Prof. Giorgio Barberis)

Vernissage: 20 marzo 2008 ore 17

Palazzo Lucerna di Rora'
Via Roma 125, Bene Vagienna (CN)
orario: venerdì ,sabato, prefestivi e festivi ore 10/13 – 14,30/19
biglietti: Interi euro 6,00 - Ridotti (fino a 18 anni,carta argento e studenti universitari) euro 3,00
Gruppi organizzati o prenotati ( minimo 15 persone) euro 3,00
Visite scolastiche (materne, scuola dell’obbligo e superiori) euro 2,00
Speciale residenti Bene Vagienna euro 3,00 - Soci ACT euro 3,00
Festivi e prefestivi visite con guida artistica (compresa nel biglietto)

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