Se è passata e come, oppure no la "febbre postmoderna", ce lo chiediamo al prossimo "incontri/scontri" di Futurarium, a cura di Maria Grazia Schinetti; il primo di altri "incontri/scontri" sulle tecniche, metodi, procedimenti creativi di artisti contemporanei.
Se è passata e come, oppure no la "febbre postmoderna", ce lo chiediamo al prossimo "incontri/scontri" di Futurarium, a cura di Maria Grazia Schinetti; il primo di altri "incontri/scontri" sulle tecniche, metodi, procedimenti creativi di artisti contemporanei.
Mercoledì 19 aprile alle ore 18
si parte con gli anni Ottanta,
quando tornò a comparire la pittura,
ormai data per morta, quando, anzi,
esplose ovunque,
dopo un decennio e più di arte "smaterializzata",
come un'esuberanza, un'euforia.
Era il tempo del "postmoderno",
e l'ondata della nuova pittura
sembrava sostenere quanto ci si chiedeva da più parti:
stava avvenendo un cambiamento epocale?
Che fine aveva fatto la modernità ?
Si era eliminata l'avanguardia?
I procedimenti concreti erano di nuovo significativi?
Oggi, in tempo di nuova "rarefazione" dell'arte,
cominciamo a rivedere il groviglio
di quegli anni e la loro eredità .
FUTURARIUM VIA PIRANESI 10 MILANO T 02715467