Alterazioni. La mostra presenta 20 opere dell'artista napoletano, tutte in rigoroso bianco e nero. Queste fotografie sono una scelta tra le creazioni degli ultimi 10 anni e mostrano la continuita' del suo percorso artistico.
L' associazione artistico-culturale Spazio
Corrosivo inaugura, presso la sua sede, la
prima mostra personale del fotografo Stefano Piancastelli.
La mostra, intitolata Alterazioni, accoglierà venti opere dell¹artista
napoletano. Tutte in rigoroso bianco e nero, le fotografie sono una scelta
tra le creazioni degli ultimi dieci anni e mostrano la continuità del suo
percorso artistico.
Per comprendere lo spessore della fotografia di Stefano Piancastelli non
basta valutare i giochi di luce, i contrasti dei bianchi e dei neri o la
particolarità dei tagli che l'artista effettua sulle fotografie, ma occorre
indagare la specificità delle sue composizioni. Nel trovarci di fronte ad
una fotografia di Stefano Piancastelli l'occhio stenta a identificare
l¹esatta fisionomia delle forme o degli spazi.
Nelle sue immagini non c'è infatti forma o spazio che non risulti
approssimativo o sfuocato, volto o corpo che non sia alterato, paesaggi o
frammenti di ambienti che non siano trasfigurati, trasformati.
Le sue fotografie assomigliano a un testo scritto in un linguaggio che non
sappiamo sempre decifrare e proprio per questo ci stimolano una sensazione
che non può che essere di stupore, di meraviglia.
L'artista è fedele esclusivamente a ciò che si muove, le sue sono immagini
dove le regole dell¹immobilità e della rigidità vengono infrante, i contorni
perdono essenzialità per assoggettarsi a un groviglio di linee spezzate, e i
tratti diventano indefiniti fluidi, fino a far deflagrare l'immagine stessa
in una composizione improbabile che anche quando tende a definirsi non ci
lascia mai raggiungere approdi certi, ma luoghi improvvisi, alterati da un
gioco di sdoppiamenti, di rimandi e riflessi che talvolta l'artista
costruisce attraverso uno strumento magico e ambiguo, docile e imprevedibile
quale è lo specchio.
Il movimento, l'esaltazione quasi ossessiva della mobilità che l'artista
predilige per le sue fotografie è una scelta sia stilistica sia espressiva.
L'immagine alterata, deformata, a conti fatti mossa, così come l'immagine
sdoppiata, destrutturata attraverso lo specchio è critica-infrazione-rifiuto
del senso logico comune, senza la pretesa di ristabilire un nuovo ordine di
idee. L'artista non è alla ricerca di una qualche, seppur provvisoria,
verità. Pur senza abbandonare la volontà di sapere, Piancastelli non vuole
spiegare, convincere, ma punta, esclusivamente, a una continua esplosione
delle tensioni più nascoste: una sorta di confessione lancinante del suo
rifiuto di accettare la realtà come essa si presenta.
Cresciuto professionalmente come assistente di Mimmo Jodice, Stefano
Piancastelli ha capitalizzato negli anni numerose esperienze formative e
lavorative con P.L. Di Corcia, Mario Testino e Alessandro D¹Urso.
Recentemente ha collaborato come fotografo di scena per lo spettacolo di
Giuliana Cianco, Paolo Favero e Nicola Cianco, 'A Global Dionysus' tenutosi
presso il Teatro Nuovo di Napoli.
Piancastelli ha misurato con parsimonia l'allestimento delle sue mostre.
Vanno ricordate, tra le più importanti, la personale presso lo storico
locale napoletano 'Vineria del Centro' nel 1995; la collettiva al Palazzo
Serra di Cassano nel 1999; la collettiva NerodiScena al Chiostro S. Maria
della Pace a Napoli nel 2001.
SPAZIO CORROSIVO, punto d'incontro che ospita e promuove cultura, e'
un'associazione artistico-culturale promossa da artisti e curatori d'eventi
che operano sul territorio nazionale, tra cui Massimiliano Mirabella, Mimmo
Di Dio, Agnieszka Kiersztan, Stefania Aiello.
Inaugurazione 28 marzo ore 19
Spazio Corrosivo
Via G. Foglia 63, Marcianise
Orario: dal lunedi al venerdi 16.30 - 19, sabato e domenica su appuntamento
Ingresso libero