Personnages. Una serie di opere realizzate nel periodo 2003-2008. Il percorso espositivo traccia una lettura del suo lavoro sperimentale che spazia dalla Fiber Art alla pittura, dal libro d'artista alla Shared Art, l'arte condivisa.
Dal 28 marzo al 20 aprile 2008 si terrà a Palazzo Opesso la mostra dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs che presenta una serie di opere realizzate nel periodo 2003-2008. Il percorso espositivo traccia una lettura del suo lavoro sperimentale che spazia dalla Fiber Art alla pittura, dal libro d’artista alla Shared Art, l’arte condivisa.
La mostra dell’artista, ideatrice della Biennale Internazionale di Fiber Art Trame d’autore, fa parte delle iniziative collaterali organizzate dalla Città di Chieri in occasione della presentazione della Collezione Civica di Fiber Art e con queste è inserita nel calendario ufficiale di Torino 2008 World Design Capital.
Catalogo in italiano/inglese a cura di Silvana Nota.
Icsid, (International Council of Societies of Industrial Design) che rappresenta la maggiore Organizzazione Mondiale dedicata all’Industrial Design, ha nominato Torino prima “World Design Capital” per l’anno 2008, riconoscendo alla città, e all’intero territorio piemontese, il successo nel profondo processo di trasformazione in atto, sviluppato coniugando la forte tradizione industriale con la vocazione all’innovazione e alla ricerca.
Oltre 200 gli eventi in Calendario, che ruoteranno intorno a quattro grandi temi principali - Public Design, Economy and Design, Education and Design, Design Policies - quattro modi di pensare al design, con l’obiettivo di rivolgersi ad altrettanti target group specifici: i cittadini, le imprese, il mondo della formazione e le istituzioni. Come World Design Capital, Torino è chiamata a rappresentare tutta l’Italia nell’ambito della cultura del progetto e della tradizione del design e a promuovere i valori del Made in Italy a livello internazionale
Dal testo critico di Silvana Nota pubblicato in catalogo
La libertà dell’artista e il suo compito di comunicare al mondo valori condivisibili di universalità e rispetto, rappresentano l’essenza centrale di tutta l’opera di Martha Nieuwenhuijs, un’artista autenticamente internazionale, capace di andare a fondo nella sua ricerca fino allo sfinimento, in grado di essere così impalpabile ed eterea nei suoi lavori da suscitare commozione.
(…) A caratterizzarne il linguaggio, inconfondibile e sperimentale in ogni fase della sua carriera, è la cifra interdisciplinare e cosmopolita, la cui sintesi i identifica nella volontà costante di “metamorfosi”, intesa come apertura al nuovo e luogo di conoscenza.
(…)Ciò che Martha cerca e intende trasmettere, riuscendovi con forza e chiarezza, è l’esperienza dell’azione creativa del binomio di forma e contenuto, conseguito con lo strumento chiave del dialogo su una molteplicità di fronti.
A coinvolgerla nel confronto sono molti i temi, spazianti dall’esplorazione delle relazioni tra i mondi interiori ed esteriori all’indagine intorno alle culture che ha conosciuto e vissuto e altre ancora che intende comprendere, fino ad arrivare all’esperienza dell’arte condivisa portata avanti con precisa scelta di continuità. (…)L’artista cerca nella possibilità scambievole della comunicazione e del confronto, talvolta anche acceso, il senso del suo contributo all’interno di un coro che s’intreccia nel mondo, tra multicultura e orizzonti osservati da una pluralità di punti di vista .
Con queste premesse, ha indagato e indaga campi linguistici multiformi, come il tessile, la scrittura, il libro d’artista, la scultura gioiello da indossare, la pittura, fino ad affrontare la via dell’improvvisazione e della Shared Art. Lungo questo cammino cerca i colori, la poesia, la natura, per esprimere l’emozione di un’arte che nell’aprirsi si fa, per contro, intimista e lirica. (…)Una poesia che entra sempre più nella vita e nell’espressività di Martha , oggi approdata a una pittura di straordinaria solarità e colta raffinatezza.
In essa colloquia con gli esseri viventi e gli animali, protagonisti di cicli e carteggi pittorici di rilevante valore, in alcuni casi ritmati dal segno calligrafico che si moltiplica, s’infittisce o si dilata divenendo texture. (…)Un caso fra tutti “Il poeta”, dove una gruppo di persone, forse un po’ vinte dalla vita, sono sovrastate da un piccolo uccello blu simbolo di speranza. Esso sembra suggerire di guardare qualche volta più in alto, appena sopra di noi, per trovare possibilità inaspettate. Poggiato su un filo come la riga di un quaderno, il piccolo passerotto s’infila tra i versi del poeta che recita” Mais tous les oiseaux ont des ailes, même le vieil oiseau bleu”.
Tutti possono volare dunque, basta rendersene conto, e l’artista, come dicono i saggi d’oriente, bucando l’astrale se ne accorge e lo suggerisce al mondo.
Martha Nieuwenhuijs è nata ad Amsterdam nel 1946. La sua formazione avviene in un ambiente di artisti cosmopoliti che l'hanno portata a soggiornare in vari paesi europei. Da Parigi, dove ha passato la giovinezza, si è trasferita a Torino nel 1966, dove si è laureata in Scienze Politiche. Nei primi anni '70 inizia le sperimentazioni con la Fiber Art per indagare le potenzialità espressive di questo medium e nello stesso tempo promuove eventi per la sua diffusione in Italia. In questo ambito ha ideato nel 1998 la Biennale Internazionale di Fiber Art Trame d'autore della Città di Chieri. L’assessore alla Cultura l’invita ad esporre in occasione della I Biennale il ciclo delle “opere bianche” (1993-1998) nella mostra personale Incontri monografici d’artista (catalogo a cura di Silvana Nota con testo critico di Piero Simondo). Nello stesso anno l’artista dona alla città l’arazzo La folla come prima opera della nascente Collezione Civica di Fiber Art che oggi, dieci anni dopo, arricchita di circa ottanta opere di artisti internazionali, viene presentata documentata da una monografia curata da Silvana Nota.
Agli inizi degli anni ’90 l’artista crea i suoi primi gioielli in argento con la tecnica della fusione a cera persa. Realizzerà nel decennio 1994-2004 una serie di trenta piccole sculture da indossare, le “Con-Fusioni d’artista” Nel periodo 2001-2004 lavora al ciclo Metamorfosi, tecniche miste di grande formato ispirate al processo di trasformazione dell’habitat umano, in particolare quello metropolitano. Queste opere vengono esposte nel 2004 in una mostra dallo stesso titolo, organizzata con lo scultore performer Rudi Punzo e promossa dalla Città di Collegno.
Attualmente le sue ricerche convergono sulla pittura e sul libro d’artista. Interessata alla condivisione artistica, la Shared Art, ha realizzato con il pittore Claudio Jaccarino le due serie di libri d’artista Metamorfosi (2004) e Sguardi (2005) e con la calligrafa cinese Chen Li la serie di opere Incontri (2005).
Negli ultimi anni si dedica soprattutto alla pittura realizzando varie serie di opere su tela (Las Meninas, Miradas, Diario Bestiario).
Ha partecipato al Simposio Internazionale di arte Contemporanea di Verbania (2003 e 2005), all’ International European Artists Symposium di Essen (Germania, 2006 e 2007), alle sessioni di pittura improvvisata Alea Jacta e al progetto Il Legame misconosciuto organizzati da Adriano Accattino al Museo della Carale di Ivrea (2005-2007). Ha esposto in Italia, Francia, Olanda, Germania, Spagna, Ungheria e Svizzera. Vive e lavora a Torino.
Inaugurazione ore 18.30
Galleria Civica Palazzo Opesso
via San Giorgio, 3 - Chieri (TO)
Orario: feriali 16-19 Sabato e festivi: 10.30-12.30 16-19
Ingresso libero