Factory-Art Contemporanea
Trieste
via Duca D'Aosta, 6a
040 314452
WEB
New far west
dal 9/4/2008 al 16/5/2008

Segnalato da

Beatrice Crastini




 
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9/4/2008

New far west

Factory-Art Contemporanea, Trieste

Under 30 no border. Con riferimento all'allargamento dell'orizzonte globale e la conseguente influenza sulla futura comunicazione culturale ed artistica, e' stato organizzato il primo appuntamento aperto ai giovani. Sono stati selezionati: Enzo Comin, Margareta Lekic, Alexandru Niculescu, Virginia Panichi e Stella Pellegrini.


comunicato stampa

Con riferimento all'allargamento dell'orizzonte globale e la conseguente influenza sulla futura comunicazione culturale ed artistica, è stato organizzato il primo appuntamento aperto ai giovani UNDER 30-NO BORDER.

Con l'intento manifesto di volgere l'attenzione al loro pensiero, è stato assegnato il tema NEW FAR WEST.
Tra i molti che hanno partecipato, cinque sono stati selezionati per l'originalità e intensità dei lavori, supportati da accuratezza e profondità nella poetica.

Enzo Comin, 1979 Pordenone-Italia propone un dvd di cui è l'autore e protagonista. Focalizzando l'attenzione sugli indiani d'America e sulle loro consuetudini, si è immerso nei loro rituali. Rituali che prevedono il digiuno, l'isolamento e la preghiera per il raggiungimento della visione che a sua volta permette all'individuo di definire la sua figura di adulto: ma attenzione, l'indiano privo di visioni rimane ''vuoto'', ''timoroso'', mentre chi ne ha ricevute sarà sicuro di sé e delle proprie capacità, in grado di sfidare le regole comuni.
Margareta Lekic, 1982 Osiek-Croazia propone gli ''aeroplani di carta''. Con lucidità analizza quanto sia prestigioso agli occhi dei paesi dell'est viaggiare con l'aereo. Di conseguenza l'aereo viene idealizzato come uno dei simboli dell'occidente in quanto viene usato da noi occidentali con facilità. Per destabilizzare questo simbolo l'artista costruisce aerei di carta e li intrappola sotto vetro esorcizzando una illusione appartenente all'Occidentale ideale.

Alexandru Niculescu, 1979 Crajova-Romania propone pitture con forte dominante coloristica dal titolo ''Invasions'' dove l'artista si ritrova a giocare con la politica, la storia e le crudeltà dei nostri giorni. Nella visione dell'artista la politica delle invasioni dovrebbe essere rivalutata partendo dalle seguenti domande: chi, dove e quando invade chi. Rimane: chi è in realtà a invadere chi, se é l'est che invade l'ovest oppure viceversa.
Virginia Panichi, 1981 Firenze-Italia propone immagini fotografiche che sono un viaggio nel corpo contemporaneo. In primo piano troviamo il tema della donna, il rapporto con il corpo, con i mass-media, la storia e la religione. Il tema è quello degli stereotipi di bellezza, dei canoni che si impongono sempre più prepotentemente ed è da questo che deriva un'attenzione smodata per il fisico e di conseguenza per il cibo. Un graduale mutamento, spesso attraverso la sofferenza della carne, l'instabilità dell'identità, che si risolve in forme dinamiche o alla sua opposizione statiche: tagli netti o graduali che diventano onirici e surreali.

Stella Pellegrini 1985 Belgrado-Yugoslavia propone immagini con forte partecipazione personale che si evince sin dai titoli forse volutamente in inglese, ulteriore altra lingua, quasi un allontanamento forzato dalla propria madre terra: ''Ignorance-old woman'', ''For the money'', ''War''ed infine''The duel'' che pone l'accento sul duello più pericoloso e senza vincitori: il duello con se stessi.
Beatrice Crastini

Factory-Art Contemporanea
via Duca D'Aosta, 6a - Trieste

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