La citta'. Due artisti, due generazioni, un padre e un figlio si confrontano. Se Mario Girolami legge il rapporto con la citta' attraverso i suoi canonici mezzi espressivi, materici, di grande formato, il figlio sceglie invece una serie di piccoli scatti fotografici.
Due artisti, due generazioni, un padre e un figlio si confrontano sul tema della città. Se Mario Girolami legge il rapporto con la città attraverso i suoi canonici mezzi espressivi, materici, di grande formato, il figlio sceglie invece una serie di piccoli scatti fotografici. Mario Girolami propone due opere che cercano di restituire la città in una visione complessiva pur se intessuta di frammenti, di impronte. Così in Mappa di città l'accostarsi di strisce di legno ricostruiscono la carta topografica di Pistoia, ma solo attraverso una molteplicità di segni spezzati, spazi vuoti, incisioni, solchi, l'intero repertorio di una temporalità umana che lascia il proprio segno.
La seconda opera, Strappo, è una grande carta che, lacerata nel suo centro, fa intravedere un albero, simbolo per l'artista della vita e dell'interiorità, elementi che la città nel suo sviluppo storico mantiene cifrati, coperti dall'impronta umana, ma mai interamente cancellabili. Lorenzo Girolami nei suoi scatti propone invece delle istantenee di cartelloni pubblicitari dove il messaggio è ormai quasi completamente cancellato, dove rimangono leggibili solo brandelli, colori, residui di carta, una intera comunicazione polverizzata. Quello che resta visibile è il supporto, la sua ruggine, il suo mantenere traccia del tempo e del breve passaggio umano.
La mostra verrà presentata dall'artista Andrea Dami.
Lo Spazio di Via dell'Ospizio
Via dell'Ospizio, 26-28 - Pistoia
Ingresso libero