Dialogo con gli artisti. Terzo appuntamento del ciclo 'Milano e...', dopo quelle dedicate a Gigiotti Zanini e a Tino Vaglieri a partire dallo scorso mese di gennaio. La rassegna, a cura di Elena Pontiggia, comprende circa quaranta opere ed e' la prima antologica pubblica che Milano dedica all’artista. La mostra documenta tutti i principali momenti del lavoro di Ferrari, ricostruendo tra l’altro la complessa trama di rapporti intellettuali che l’ha legato ad artisti come Agnetti, Carrega ed Alik Cavaliere.
Dialogo con gli artisti
Il ciclo di mostre "Milano e..."
si sofferma sulla stagione pittorica della "poesia visiva"
di Vincenzo Ferrari con le sue opere che interrogano la realtÃ
e chiedono un senso alla vita e all’estetica
Si inaugura il giorno 13 dicembre alle ore 18.30 presso Fondazione Stelline
di Milano, la mostra "Vincenzo Ferrari. Dialogo con gli artisti", terzo appuntamento del
ciclo "Milano e...", dopo quelle dedicate a Gigiotti Zanini e a Tino
Vaglieri a partire dallo scorso mese di gennaio. La rassegna, a cura di
Elena Pontiggia, comprende circa quaranta opere ed è la prima antologica
pubblica che Milano dedica all’artista.
La mostra documenta tutti i principali momenti del lavoro di Ferrari,
ricostruendo tra l’altro la complessa trama di rapporti intellettuali che
l’ha legato ad artisti come Agnetti, Carrega ed Alik Cavaliere.
Il percorso espositivo parte dai lavori concettuali della fine degli anni
sessanta (L’io estetizzante, 1969) che segnano l’avvio di un sodalizio con
Vincenzo Agnetti.
Si passa poi, alla metà degli anni settanta, quando
Ferrari è vicino a Carrega, Mussio, Accame ed Oberto, alla stagione della
"Nuova Scrittura" all’interno della quale l’artista, pur utilizzando
la parola scritta - inserita come parte integrante delle sue opere pittoriche
-, recupera fortemente la dimensione del colore.
In questo periodo nasce anche l’amicizia e il lavoro a quattro mani con
Alik Cavaliere, impostato sui temi di una classicità visionaria e della
nostalgia della bellezza e testimoniato in mostra dalla suggestiva opera
Attraversare il tempo (1978 - lastra di rame inciso).
La rassegna, che comprende anche una scelta di "libri d’artista"
creati da Ferrari, si conclude con le opere più recenti, tra cui la monumentale Was ist?
formata da cinque tele (Cos’è l’uomo?, Cos’è la vita?, Cos’è il mondo?, Cos’è il bello?, Cos’è la verità ?) in cui si fondono echi
alchemici, reminiscenze classiche e suggestioni poetiche.
Catalogo Medusa (Lit. 60.000. prezzo in
mostra Lit. 50.000) con testi di Elena Pontiggia e con una lunga intervista
all’artista
Vincenzo Ferrari è nato a Cremona nel 1941. Ha compiuto gli studi a Brera,
dove è stato allievo e assistente di Gianfilippo Usellini. Tra le
principali mostre internazionali cui ha partecipato va ricordata
Documenta di Kassel nel 1977, e la Biennale di Venezia del 1984. Nella
sua ricerca la dimensione concettuale si è coniugata con un’attenzione
costante ai valori della pittura. Ferrari vive e lavora a Milano ed insegna
Decorazione all’Accademia di Brera.
Inaugurazione: 13 dicembre alle ore 18.30
Ingresso libero tutti i giorni h. 10 - 19
chiusura il 24, 25, 26, 29, 30, 31 dicembre 2001 - 1 e 6 gennaio 2002
Informazioni al pubblico
Alessandra Klimciuk
Sala del Collezionista
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta, 61 - 20123 Milano
tel. 02/45462.111; fax 02/45462.432